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Libri antichi tra Savona e Albenga

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IL MONDO DEI LIBRI NELLA SAVONA DEL ’500

35

Il 28 aprile 1578 e nei giorni seguenti, mons. Cesare Ferrero, in occasione

della sua visita pastorale alla parrocchia di Calice Ligure, emana una disposizione

che viene di volta in volta ripetuta per le parrocchie di Perti, Rialto,

Calvisio, Varigotti, Vene, Feglino, Carbuta, Orco e San Biagio di Finale di non

cantare più per l’avvenire certe lodi volgari e di distruggere gli antichi e vecchi

libri scritti in volgare 43 .

Conseguenza di tali divieti fu l’epurazione della maggior parte delle opere

liturgiche e della Bibbia in volgare: esse andarono distrutte oppure, se in pergamena,

vennero riutilizzate nella rilegatura di libri di epoca posteriore. E

proprio nell’esaminare antiche rilegature di libri o filze sono stati ritrovati

nell’ASDS frammenti di laudi in volgare ligure 44 .

Nel finalese le liste dei parroci rivelano che essi possedevano una maggiore

quantità di libri: ciò si potrebbe spiegare prendendo in considerazione la situazione

storica di tali zone in quel tempo. Esse erano infatti sotto l’egida del

ricco marchesato del Finale, che si trovava in una buona posizione di viabilità

ed aveva nel suo seno un discreto fermento culturale. Qualche notizia riguardante

i libri ci giunge sporadicamente dalle carte d’archivio. Ad esempio, nel

1562 il prete Antonio Plagia, parroco di San Biagio in Finale, venne inquisito

per eresia e tra le accuse troviamo che leggeva e commentava: «il Calvino, il

Melantone sopra li Evangelii et Epistole di San Paolo, et Cathechismo» 45 . Dal

processo, risultò che effettivamente tali libri erano in suo possesso. Un’altra

particolarità: a Finale, a quel tempo, esisteva un nucleo di protestanti, tra i

quali nel 1565 venne processato Nicolò Burnengo, che confessò di aver letto e

aver fatto leggere libri proibiti. Nella condanna, però, singolarmente, non gli fu

ordinato di leggere o studiare libri inerenti alla dottrina cattolica 46 .

2.3. La biblioteca di prete Merualdo

L’inventario della biblioteca di prete Bernardo Merualdo venne steso alla sua

morte, avvenuta nel 1604 47 . Come si sa, nei tempi antichi, i libri, per il loro

valore intrinseco, erano tenuti in alta considerazione e non è raro trovarli, nel-

43

ASDS, fondo Vescovi di Savona, faldone Vescovi Ferrero, Grimaldi, Centurione, fascicolo

Ferrero Visita 1577-1579, sala 1, scaff. 3.

44

R. Saggini, Laudi sacre e preghiere, p. 49; Eadem, Antiche preghiere di Confraternite savonesi,

«Atti dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere», XLV (1989), pp. 263-286.

45

L. Botta, La Riforma tridentina, p. 179.

46

Ibidem, p. 180.

47

ASDS, fondo Produzione Curia, Inventari 1582, 1588, 1589 e 1604, sala 1, scaffale 9,

cartella A.

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