Edukation Education Educazione - Palliative ch
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<strong>Education</strong> in <strong>Palliative</strong> Care: Past, Present and Future<br />
Articoli originali<br />
di insegnanti specializzati. Una delle più’recenti iniziative<br />
nel Regno Unito è stata l’offerta da parte di un corposo<br />
numero di infermiere specialiste in cure palliative<br />
di educare infermiere generaliste o provenienti da altre<br />
specialità coinvolte nelle cure di fine vita (neurologia,<br />
cardiologia, pneumologia) e nel portare le cure palliative<br />
in altri ambiti. (cure di base e case per anziani).<br />
Oggi il St Christopher’s ha sviluppato una delle più<br />
ampie offerte nel mondo di formazione in cure palliative<br />
con circa 3000 professionisti socio sanitari, <strong>ch</strong>e<br />
regolarmente partecipano ai corsi offerti annualmente<br />
nel suo centro di formazione, ed oltre 5000 altri <strong>ch</strong>e<br />
frequentano programmi di formazione esterni in altri<br />
realtà quali case per anziani, ospedali e centri di cura.<br />
La formazione internazionale è facilitata da borse di<br />
studio e gemellaggi.<br />
I successi sono evidenti, ma possiamo permetterci<br />
di riposare sugli allori? Il movimento Hospice e le<br />
cure palliative sono ad una svolta cruciale. Sino ad<br />
ora sono state in grado di ispirare, innovare, raggiungere<br />
e mantenere i migliori standards di controllo<br />
sintomi e cure olisti<strong>ch</strong>e. Ciò non è in nessun modo<br />
una storia lineare di successo. Nel Regno Unito, la<br />
1. Aargauer <strong>Palliative</strong>-Care-Tagung 29.11.07<br />
maggior parte della crescita negli Hospices è avvenuta<br />
senza una pianificazione strategica e la fornitura di<br />
cure non è omogenea, con ineguaglianze tra le possibilità<br />
di accesso. Nel 1992, Douglas affermava <strong>ch</strong>e<br />
gli Hospices fornivano un morire di lusso per po<strong>ch</strong>i<br />
privilegiati, visione <strong>ch</strong>e fu, a quell’epoca, fortemente<br />
e giustamente contestata. A quel momento infatti,<br />
la cura Hospice ri<strong>ch</strong>iedeva tempo per consolidarsi e<br />
divenire consapevole del suo valore – in effetti «di<br />
divenire adulta».<br />
Ora la situazione è differente ed è sempre più accettata<br />
l’idea <strong>ch</strong>e la visione originale dell’Hospice rimane<br />
lungi dall’essere realizzata. Nel 2004 il comitato<br />
sanitario della Camera dei Comuni ha pubblicato uno<br />
studio <strong>ch</strong>e evidenziava serie ineguaglianze nella fornitura<br />
di cure palliative all’interno del Regno Unito.<br />
In particolare hanno segnalato ineguaglianze geografi<strong>ch</strong>e<br />
per aree meno popolose, mal servite, rispetto ad<br />
aree più popolate, nonostante necessità maggiori per<br />
le prime; ineguaglianze di età con particolari difficoltà<br />
per pazienti molto giovani e anziani ad accedere ad<br />
adeguati servizi. Ineguaglianze tra pazienti tumorali e<br />
non. Trovarono inoltre <strong>ch</strong>e minoranze etni<strong>ch</strong>e e bisogni<br />
complessi avevano difficoltà ad accedere a cure<br />
palliative.<br />
Negli ultimi dieci anni o più sempre maggior consapevolezza<br />
di queste ineguaglianze ha spinto una intera<br />
serie di politi<strong>ch</strong>e governative e proposte mirate a promuovere<br />
le cure palliative ed a permetterne l’accesso a<br />
tutti i pazienti bisognosi. Alcuni hospices hanno svolto<br />
un ruolo <strong>ch</strong>iave in queste iniziative. La Liverpool Care<br />
Pathway (Ellershaw &Wilkinson 2003) ed Il Gold Standards<br />
Framework (Thomas 2003) sono solo due esempi.<br />
La sfida a cimentarsi con queste iniziative è aperta ai<br />
servizi di cure palliative in generale. Monroe et al (2007)<br />
si domandano in particolare se cure palliative specialistice,<br />
soprattutto il movimento hospice, possano essere<br />
oggi in una posizione di stallo rispetto all’iniziale ruolo<br />
pionieristico.<br />
La necessità di agire è urgente. Il regno Unito,<br />
come molti dei paesi sviluppati, sta affrontando una<br />
pressione demografica senza precedenti, con una<br />
popolazione <strong>ch</strong>e invec<strong>ch</strong>ia e <strong>ch</strong>e riflette la bassa fertilità<br />
e la aumentata aspettativa di vita. Tra il 1971<br />
ed il 2006 la popolazione del Regno Unito con oltre<br />
65 anni è cresciuta del 31%, con la crescita principale<br />
individuabile tra le persone di 85 anni o oltre (National<br />
Statistics Online). Questo aumento nella aspettativa<br />
di vita significa <strong>ch</strong>e più persone vivono e muoiono<br />
con o per malattie degenerative croni<strong>ch</strong>e, tra cui<br />
demenza. Queste condizioni si associano spesso a<br />
difficoltà nel predire la prognosi e nel riconoscere la<br />
fase finale della vita. I progressi delle cure sempre più<br />
trasformano le malattie maligne in croni<strong>ch</strong>e, ri<strong>ch</strong>iedendo<br />
approcci diversi nella gestione e nella cura.<br />
Oltre ai cambiamenti demografici, si osservano mutamenti<br />
sociali con famiglie frammentate e messe sotto<br />
pressione dai datori di lavoro e quindi incapaci di assumere<br />
il ruolo di datore di cure. L’aumento significativo<br />
di persone <strong>ch</strong>e vivono sole significa <strong>ch</strong>e meno<br />
persone hanno qualcuno in grado di accudirli in caso<br />
di necessità. Tali fattori, associati alla scarsità di servizi<br />
di cura extra ospedaliero, implicano <strong>ch</strong>e le persone<br />
non possono morire a casa come desidererebbero.<br />
Appare generalmente riconosciuto <strong>ch</strong>e la formazione<br />
gio<strong>ch</strong>i un ruolo critico nell’affrontare queste sfide.<br />
Il suo significato non è mai stato così importante, ma è<br />
probabile <strong>ch</strong>e in futuro vi saranno tensioni tra le parti.<br />
E’utile a questo punto soffermarsi sulle ri<strong>ch</strong>ieste particolari,<br />
a cui ogni servizio di formazione in cure palliative<br />
farà fronte. In particolar modo di fornire una formazione<br />
sia di base sia avanzata, adattata a forze lavoro<br />
multi professionale. Deve essere a conoscenza dei recenti<br />
sviluppi clinici e di ricerca e capace di rispondere<br />
alle novità specifi<strong>ch</strong>e delle varie professioni. Allo stesso<br />
tempo deve essere conscia del contesto locale, delle<br />
risorse disponibili sia per la cura sia per la formazione,<br />
oltre<strong>ch</strong>é del contesto legislativo-politico <strong>ch</strong>e favoriscono<br />
o limitano le cure palliative e delle necessità delle<br />
comunità particolari <strong>ch</strong>e serve. Deve inoltre essere in<br />
grado di rispondere alla voce ed alle ri<strong>ch</strong>ieste dei fruitori<br />
del servizio, senza dimenticare l’impossibilità di<br />
garantire per tutti libera scelta ed eguaglianza.<br />
Le cure palliative devono affrontare tre sfide <strong>ch</strong>iave.<br />
Primo, dobbiamo rimanere aggiornati riguardo a<br />
conoscenze clini<strong>ch</strong>e e dobbiamo esercitare una medicina<br />
basata sull’evidenza, mentre allo stesso tempo non<br />
dobbiamo trascurare settori precedentemente trascurati.<br />
Secondo, dobbiamo raggiungere categorie di in-<br />
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