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Domenica Paola ORSI
trasferisce qui l’esercito. Invece, Agesilao muove contro la Frigia,
nella direzione opposta (Elleniche III 4,11-12).
Nell’Agesilao la narrazione è, nello stesso tempo, identica ma
più ricca, perché contiene osservazioni personali. Senofonte elogia
Agesilao per aver mostrato un Tissaferne p…orkon e averlo reso ¥piston
p©sin, mentre ha mostrato ˜autÕn ... Órkouj mpedoànta, œpeita
sunq»kaj mØ yeudÒmenon (I 12). Ancora, Senofonte osserva che Agesilao
si è comportato da bravo generale perché, essendo stata dichiarata
la guerra, tÕ xapat©n ÓsiÒn te kaˆ d…kaion x ke…nou g°neto,
pa‹da ¢p°deixe tÕn Tissaf°rnhn tÍ ¢p£tV (ibid. 17). Senofonte, dunque,
approva 36 il comportamento di Agesilao, definendo ÓsiÒn te kaˆ
d…kaion l’inganno, riuscito, contro Tissaferne che, in questo campo, a
confronto di Agesilao, risulta essere un pa‹j 37 .
Un’ultima osservazione. Senofonte scrive che Tissaferne riteneva
(≤ge‹to) che Agesilao fosse irritato con lui diå tØn ¢p£thn. Che Senofonte
possa conoscere i pensieri di Tissaferne, cioè sapere che il satrapo
ritiene che Agesilao sia irritato con lui a causa dell’inganno – e
che, quindi, giudichi egli medesimo il proprio comportamento come
inganno – è difficile a credersi 38 . Senofonte, evidentemente, riferisce
o una sua personale interpretazione dei fatti o l’interpretazione che se
ne dava nel campo greco (forse, suggerita proprio da Agesilao), interpretazione
consequenziale al fatto che il precedente comportamento
di Tissaferne era stato giudicato un inganno.
Trascorso un anno (siamo nella primavera del 395), Agesilao
annuncia ai soldati che li avrebbe guidati per la via più breve nella
regione più importante, parole allusive che vengono interpretate da
Tissaferne, sempre ben informato, nel senso che Agesilao si sarebbe
espresso così p£lin boulÒmenon xapatÁsai ma che, in realtà, intenda
attaccare la Caria dove, di nuovo, il satrapo trasferisce le truppe. Agesilao
oÙk yeÚsato: l'inganno è solo immaginato da Tissaferne, gli
36 V. anche Memorabili IV 2,15. Per una analisi del pensiero di Senofonte
sull’opportunità dell’inganno in guerra v. P. Krentz, Deception in Archaic and Classical
Greek Warfare in War and Violence in Ancient Greece, ed. by H. van Wees,
London, 2000, 169-170; v. anche F. Gazzano, op. cit., 10-11. Sull’etica della ritorsione
v. K.-J. Hölkeskamp, La guerra e la pace, in I Greci 2.II, Torino, 1997, 486-488.
37 Lo stesso giudizio è espresso da Plutarco, Vita di Agesilao 9,4
38 Cfr. H. D. Westlake, op. cit., 1981, 265: «To Xenophon there was no means
of determining the opinions and intentions of Tissaphernes except by inference
from his communications with the Spartans and from his actions».