R Classica&Christiana _nr7_2_2012_curbe - Facultatea de Istorie ...
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534<br />
Domenica Paola ORSI<br />
crileghi. Non si tratta di una posizione solo ateniese: essa appare condivisa<br />
in Grecia. Come traditore è <strong>de</strong>scritto da Senofonte, oltre Teramene<br />
(nel discorso pronunciato da Crizia), Eufrone di Sicione 45 , passato disinvoltamente<br />
dall'appoggio al tradizionale governo oligarchico all’appoggio<br />
a quello <strong>de</strong>mocratico fino a farsi tiranno <strong>de</strong>lla sua città; in<br />
politica estera passato dalla tradizionale alleanza con Sparta a quella<br />
con Tebe, poi, di nuovo a quella con Sparta; egli è ucciso a Tebe,<br />
mentre tenta di ristabilire buoni rapporti con questa città. Il suo assassino,<br />
un Sicionio di ceto elevato – di cui non conosciamo il nome<br />
ma il discorso, pronunciato in difesa di sé alla presenza <strong>de</strong>lle autorità<br />
tebane – ha buon gioco nel presentare Eufrone come un traditore e<br />
due passi <strong>de</strong>l suo discorso sono interessanti perché accostano il traditore<br />
ad altre figure ugualmente odiose. L'assassino inizia la sua<br />
autodifesa ricordando ai Tebani che essi hanno ucciso subito, senza<br />
regolare processo, Archia, Ipate e i loro sostenitori, che si erano comportati<br />
come Eufrone, nom…zontej tîn te perifanîj ¢nos…wn kaˆ tîn<br />
fanerîj prodotîn kaˆ turanne‹n piceiroÚntwn ØpÕ p£ntwn ¢nqrèpwn<br />
q£naton kategnîsqai (VII 3,7), luogo nel quale è rilevante la<br />
successione: empi, traditori, aspiranti tiranni. Eufrone, secondo il suo<br />
assassino, quando si era fatto tiranno, aveva trovato i templi pieni di offerte<br />
in oro e in argento e li aveva svuotati 46 . La legge ateniese, come<br />
si è visto, colpiva congiuntamente chi rubasse beni sacri e il traditore.<br />
Ancora, l'assassino afferma (il passo non è chiarissimo ma il senso<br />
generale dovrebbe essere questo) che in nessun luogo in Grecia sono<br />
ammesse spondaí prodÒtaij À palinautomÒloij À tur£nnoij (ibid.<br />
10), passo nel quale sia ritorna la giustapposizione traditore / tiranno,<br />
beni siano confiscati. E' ovvio che questo comporta una condanna a morte. Non fu<br />
sepolto in Attica, dopo l'esecuzione con cicuta, Focione, condannato per tradimento<br />
(Plutarco, Vita di Focione 37,3-38,1).<br />
45 Senofonte, Elleniche VII 1,44-46; 3,1-5; Diodoro, XV 70,3. Per una analisi<br />
di queste vicen<strong>de</strong> v. H. Berve, Die Tyrannis bei <strong>de</strong>n Griechen, München, 1967, I,<br />
305-307; II, 676; E. Frolov, Tyrannis und Monarchie im Balkanischen Griechenland,<br />
in Hellenische Poleis, hrs. von E. Ch. Welskopf, I, Berlin, 1974, 376-388; J.<br />
Seibert, Die Politischen Flüchtlinge und Verbannten in <strong>de</strong>r Griechischen Geschichte,<br />
Darmstadt, 1979, I, 119-133; II, 484-492; A. Griffin, Sikyon, Oxford, 1982, 70-74;<br />
Chr. Tuplin, op. cit., 1993, 121-124; S. Lewis, kaˆ safîj tÚrannoj Ãn: Xenophon’s<br />
Account of Euphron of Sicyon, JHS, 124, 2004, 65-74.<br />
46 Ibid. 8; v. anche VII 1,46: Eufrone, divenuto tiranno, non aveva risparmiato<br />
né le ricchezze pubbliche né quelle sacre. Le ricchezze così acquisite servivano,<br />
probabilmente, per assicurarsi la fe<strong>de</strong>ltà <strong>de</strong>i mercenari e per ottenere il favore <strong>de</strong>i<br />
nuovi alleati, Arcadi e Argivi.