R Classica&Christiana _nr7_2_2012_curbe - Facultatea de Istorie ...
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420<br />
Nicola BIFFI<br />
spina nel fianco di Ariarate, capeggiando la fronda dalla fortezza di<br />
Ca<strong>de</strong>na di cui si è fatto cenno più sopra.<br />
Sugli Ariobarzanidi in generale Strabone non esprime un giudizio<br />
di assenso, ma pren<strong>de</strong> atto che la loro è stata una dinastia liberamente<br />
accolta dal popolo. Infatti, ricorda che, venuto a mancare l’ultimo<br />
<strong>de</strong>gli Ariaratidi (la stirpe che aveva regnato ancor prima), la popolazione,<br />
riconoscendosi incapace di fruire <strong>de</strong>lla riacquistata libertà<br />
(leuqer…a) e di governarsi da sola (aÙtonome‹sqai), aveva richiesto<br />
un nuovo re ai Romani, i quali le avevano lasciato la facoltà di nominarselo<br />
da sé; allora avevano eletto, kat¦ ceiroton…an, Ariobarzane 50 .<br />
Di questo re il Geografo si occupa più avanti e, senza nominarlo,<br />
racconta che aveva venduto al collega <strong>de</strong>ll’attigua regione Sofene (forse<br />
l’Arsace che poco dopo sarebbe stato <strong>de</strong>tronizzato dall’armeno Tigrane) 51 ,<br />
l’importante fortezza di Tomisa (l’odierna Tomisa Kale), costruita in<br />
posizione strategica sulla dorsale <strong>de</strong>l Tauro rivolta all’Eufrate; un errore<br />
cui aveva rimediato Lucullo, restituendogliela a compenso <strong>de</strong>l<br />
sostegno ricevutone durante la guerra mitridatica 52 . Degli altri due<br />
Ariobarzane non fa parola, mentre si interessa di Ariarate, <strong>de</strong>l cui regno<br />
poco prima non ha tenuto conto 53 , per metterne in risalto l’insipienza;<br />
giacché si era fatta venire la poco geniale i<strong>de</strong>a di sbarrare con una<br />
diga il corso <strong>de</strong>l fiume Melas (il Sarmakli Su) là dove esso si restringe,<br />
prima di immettersi nell’Eufrate (il Kara Su) 54 ; e ciò al solo fine di<br />
50 12,2,11, C 540; cfr. Trog.-Iust. 38,2.<br />
51 Mi si perdonerà il rinvio ancora a Scampoli cit., 129 s.<br />
52 12,2,1, C 535; cfr. Memnon, FGrHist 434 F 38,2. Per la posizione di Tomisa,<br />
nella Sofene, cfr. 14,2,29, C 663.<br />
53 La mancanza di specificazione fa pensare a lui (cfr. Pani, Roma e i re d’Oriente<br />
cit., 106; Sullivan, Dynasty cit., 1148, ma meno perentoriamente), piuttosto che ad<br />
Ariarate V, come riteneva già B. Niese, RE s.v., 818, seguito da Magie, Roman Rule<br />
cit., I, 770; Panichi, La Cappadocia cit., 528; Radt, Strabons Geographika cit., 343.<br />
Peraltro, fino al 130, anno di morte di Ariarate V, pare un po’ prematura tanta<br />
autorità di Roma su di lui, da imporgli ben 300 talenti di risarcimento ai ricorrenti;<br />
ancor più perché lo stesso re sembra aver concorso non da vassallo, ma da socius et<br />
amicus, alla repressione <strong>de</strong>lla rivolta di Aristonico (stroncata nel 129), come Strabone<br />
riferisce in 14,1,38, C 646 . Sul fatto cfr. Eutr. 4,20,1; Trog.-Iust. 37,1,2-5, dove<br />
è <strong>de</strong>tto anche che Ariarate vi fu ucciso e i suoi figli, per l’aiuto prestato dal padre ai<br />
Romani, furono da questi ricompensati con il dono <strong>de</strong>lla Licaonia e parte <strong>de</strong>lla Cilicia.<br />
Tutt’al più, dunque, si potrà pensare ad Ariarate VI.<br />
54 Questo a sua volta si getta nell’Halys (il Kizil Hirmak), a nord ovest <strong>de</strong>lla città<br />
di Mazaca (Kayseri); per le i<strong>de</strong>ntificazioni, cfr. F. Lasserre, Strabon. Géographie, tome<br />
IX, livre XII, Paris, 1981, 153, n. 2 (di 57); 220, s.v. Melas. Altri (W. Aly, Strabon von