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Introduzione, Eutifrone, Apologia di Socrate, Critone, Fedone ...

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anch'io parenti e figli, o citta<strong>di</strong>ni ateniesi: ho tre figli <strong>di</strong> cui uno giovinetto e due bambini.<br />

Tuttavia, io non ne ho portato qui in tribunale nessuno, per scongiurarvi <strong>di</strong> assolvermi. Non<br />

credo che sia neppure giusto supplicare il giu<strong>di</strong>ce e schivare la condanna con suppliche, ma<br />

mi sembra giusto fornirgli spiegazioni e persuaderlo. Infatti il giu<strong>di</strong>ce ha la funzione non già<br />

<strong>di</strong> fare regalo del giusto, ma <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care il giusto... Io, o citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Atene, credo agli dèi<br />

come nessuno dei miei accusatori ed affido a voi e al <strong>di</strong>o il compito <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care <strong>di</strong> me in quel<br />

modo che sarà il migliore e per voi”. *Per <strong>Socrate</strong> la sua è una vocazione dal profondo<br />

significato religioso e teologico. Per questo, come si è comportato in vita sempre secondo<br />

giustizia, anche ora si appella alla stessa sia pure sottoponendosi al giu<strong>di</strong>zio del tribunale. Il<br />

criterio del giusto qui è lasciato alla "coscienza"-responsabilità delle singole parti in causa con<br />

esiti sorprendenti*.<br />

VII- Discorso <strong>di</strong> <strong>Socrate</strong> dopo la prima votazione (35E - 36B). 1- Giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> <strong>Socrate</strong> sulla<br />

condanna. “Questo che mi è accaduto non mi è accaduto inaspettato... Non credevo che si<br />

sarebbe verificata una <strong>di</strong>fferenza così piccola... Se solo trenta dei voti si fossero trasferiti<br />

dall'altra parte, io sarei stato assolto dall'accusa... Per quanto si riferisce a Meleto... io sono<br />

stato assolto anche ora... e avrebbe dovuto pagare anche una multa <strong>di</strong> mille dracme per non<br />

aver ottenuto in suo favore la quinta parte dei voti”. Essendo i giu<strong>di</strong>ci 500 <strong>di</strong> numero, i voti<br />

contrari a <strong>Socrate</strong> furono 280, quelli a favore 220. Ciascuno dei tre accusatori, pertanto, se si<br />

<strong>di</strong>vidono i voti che davano a loro ragione, avrebbe avuto meno <strong>di</strong> 100 voti e, dunque, Meleto,<br />

da solo, avrebbe avuto meno <strong>di</strong> un quinto dei 500 voti, se non ci fossero stati anche gli altri<br />

due. 2- <strong>Socrate</strong> pensa <strong>di</strong> meritare non la pena, ma un premio per ciò che ha fatto. "Non mi<br />

sono intromesso in quelle cose in cui non avrei potuto essere <strong>di</strong> giovamento né a me né a voi<br />

e invece mi sono impegnato <strong>di</strong> persuadere ognuno <strong>di</strong> voi che non deve prendersi cura delle<br />

proprie cose prima <strong>di</strong> se medesimo, per <strong>di</strong>ventare il più saggio possibile... Pertanto, se devo<br />

chiedere secondo il giusto ciò che merito è <strong>di</strong> essere mantenuto nel Pritaneo a pubbliche<br />

spese”. Il Pritaneo è un pubblico e<strong>di</strong>ficio dove venivano mantenuti a pubbliche spese i<br />

citta<strong>di</strong>ni particolarmente benemeriti della Città. 3- <strong>Socrate</strong> non propone alcuna pena<br />

alternativa, perché si ritiene innocente. “Io sono persuaso <strong>di</strong> non aver mai commesso<br />

deliberatamente ingiustizia contro nessun uomo, ma non riesco a persuadere voi <strong>di</strong> questo...<br />

Invece, ora non è facile, in così poco tempo, <strong>di</strong>ssipare gran<strong>di</strong> calunnie". 4- <strong>Socrate</strong> non<br />

cesserà mai <strong>di</strong> fare ricerche, perché una vita senza ricerche non è degna <strong>di</strong> essere vissuta. "Se<br />

io vi <strong>di</strong>cessi che (stare in silenzio) significherebbe <strong>di</strong>subbi<strong>di</strong>re al <strong>di</strong>o e che per questa ragione<br />

non sarebbe possibile che io vivessi in tranquillità, voi non mi credereste... Se poi vi <strong>di</strong>cessi<br />

che il bene più grande per l'uomo è fare ogni giorno ragionamenti sulla virtù... sottoporre ad<br />

esame me stesso e gli altri e che una vita senza ricerche non è degna per l'uomo <strong>di</strong> essere<br />

vissuta, ebbene... mi credereste ancora <strong>di</strong> meno". È questa una espressione che può<br />

considerarsi come una cifra veramente emblematica del pensiero socratico, *nonché<br />

platonico, volto alla definizione la più esatta possibile della giusta misura per una condotta<br />

santa. I "valori" non si deducono da principi astratti, ma da un esame sistematico ed<br />

incessante nella riflessione logica e nel ragionamento*. 5- <strong>Socrate</strong> proporrebbe per sé una<br />

multa <strong>di</strong> trenta mine, che pagherebbero i suoi amici. “Avrei potuto proporre <strong>di</strong> pagare una<br />

multa... ma io non ho ricchezze... Sarei forse in grado <strong>di</strong> pagare una mina d'argento e dunque<br />

mi multo <strong>di</strong> una mina d'argento. Ma ci sono qui Platone, <strong>Critone</strong>, Critobulo e Apollodoro, i<br />

quali mi esortano a multarmi <strong>di</strong> trenta mine e sono loro stessi che ne danno garanzia”. *Si<br />

percepisce in parte l'eco dei 30 denari pagati dai sommi sacerdoti a Giuda per il suo<br />

tra<strong>di</strong>mento*.<br />

VIII- Discorso <strong>di</strong> <strong>Socrate</strong> dopo la seconda votazione (38C - 42A). 1- Sfuggire alla morte è<br />

più facile che sfuggire alla malvagità. "Sono stato colto sprovveduto, non però <strong>di</strong> argomenti,<br />

bensì <strong>di</strong> audacia e <strong>di</strong> impudenza... Ma preferisco molto più morire per essermi <strong>di</strong>feso in<br />

questo modo, che non vivere per essermi <strong>di</strong>feso in quello... Ma badate bene, o citta<strong>di</strong>ni, che<br />

non sia questa la cosa più <strong>di</strong>fficile, ossia sfuggire alla morte, ma che molto più <strong>di</strong>fficile sia<br />

sfuggire alla malvagità; infatti la malvagità corre più veloce della morte... Io sto alla mia<br />

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