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Introduzione, Eutifrone, Apologia di Socrate, Critone, Fedone ...

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non consiste nell'opinare il <strong>di</strong>verso da ciò che è. “Quando uno opina che una cosa è brutta<br />

invece che bella... allora è proprio vero che opina il falso... Col 'pensare'... io intendo il<br />

<strong>di</strong>alogo che l'anima per sé instaura con se stessa su ciò che sta esaminando... Quando è<br />

giunta a una definizione... e non è più incerta, è questa che noi poniamo essere la sua<br />

opinione. Per conseguenza io chiamo l'opinare '<strong>di</strong>scorrere' e l'opinione '<strong>di</strong>scorso<br />

pronunciato'... ma in silenzio rivolto a se stesso... Quando uno opina una cosa per un'altra,<br />

costui anche <strong>di</strong>ce a se stesso che una cosa è l'altra... Nemmeno in sogno hai osato <strong>di</strong>re a te<br />

stesso che in senso assoluto il <strong>di</strong>spari è il pari... Nessuno opina che il brutto sia il bello o<br />

qualche altra cosa <strong>di</strong> simile... Se si definirà essere falsa opinione l'opinare ciò che è <strong>di</strong>verso,<br />

non si <strong>di</strong>rà niente”. 4- L'opinione falsa come scambio tra opinioni.“È impossibile che uno<br />

opini che quello che conosce sia quello che non conosce e così si inganni... Tutti questi casi si<br />

<strong>di</strong>stinguono per l'assoluta impossibilità che in essi si abbiano opinioni false... È possibile che<br />

<strong>di</strong> ciò che uno sa non abbia sensazione, ma è possibile anche che ce l'abbia... Io conosco<br />

Teodoro... e conosco Teeteto e ne ricordo le qualità... ma altre volte non ho alcuna<br />

sensazione <strong>di</strong> voi, eppure, non<strong>di</strong>meno, mi ricordo <strong>di</strong> voi e sono proprio io che ho in me stesso<br />

scienza <strong>di</strong> voi... È possibile che <strong>di</strong> ciò che uno sa non abbia sensazione, ma è possibile anche<br />

che ce l'abbia... È dunque possibile che <strong>di</strong> ciò che uno sa spesso non abbia neppure<br />

sensazione, ma spesso ne abbia soltanto sensazione... Se conosco uno <strong>di</strong> voi, ma non conosco<br />

l'altro e non ho la sensazione <strong>di</strong> nessuno dei due, non potrò mai credere che quello che<br />

conosco sia quello che non conosco... Se poi non conosco nessuno dei due e neppure ne ho<br />

sensazione, non potrò credere che quello che non conosco sia un altro <strong>di</strong> quelli che non<br />

conosco... Io non avrò mai un'opinione falsa su <strong>di</strong> te e Teodoro, sia che vi conosca entrambi,<br />

sia che entrambi non vi conosca, sia che conosca l'uno ma non l'altro... Come accade negli<br />

specchi, che fa passare a sinistra ciò che è a destra, mi capita d'incorrere nel medesimo<br />

errore. Ed è allora che si verifica lo scambio <strong>di</strong> un'opinione con l'altra, cioè l'opinare il<br />

falso”. 5- L'opinione falsa come mancata corrispondenza tra ricordo e sensazione. “È proprio<br />

tra le cose che sappiamo e <strong>di</strong> cui abbiamo sensazione che si aggira e si avvolge l'opinione<br />

<strong>di</strong>ventando vera e falsa: vera se mette insieme l'una <strong>di</strong> fronte all'altra e <strong>di</strong>rettamente, le<br />

immagini appropriate e il loro modelli; falsa, se il confronto avviene tra immagini e modelli<br />

<strong>di</strong> traverso e obliquamente... Quando la cera nell'anima <strong>di</strong> qualcuno è profonda, abbondante,<br />

liscia, impastata nella giusta misura, ciò che vi entra per mezzo dei sensi, restando impresso<br />

in questa parte, che Omero chiamò 'cuore' dell'anima, alludendo alla sua somiglianza con la<br />

parola 'cera', allora avviene anche che in costoro le impronte nascano pure, sufficientemente<br />

profonde e che siano molto durature... Allora questi uomini vengono chiamati sapienti...<br />

Quando invece il cuore è irsuto... sporco e fatto <strong>di</strong> cera non pura, o troppo molle sono sì<br />

pronti ad apprendere, ma <strong>di</strong>menticano facilmente; quelli invece che ce l'hanno duro, il<br />

contrario... Costoro vengono a trovarsi pre<strong>di</strong>sposti a opinare il falso”. 6- L'opinione falsa<br />

non è mancata corrispondenza tra pensiero e sensazione o tra pensiero e pensiero. “Si torna <strong>di</strong><br />

nuovo ai <strong>di</strong>scorsi <strong>di</strong> prima. Infatti, colui al quale capita questo pensa che ciò che sa sia una<br />

cosa <strong>di</strong>versa da quelle che pure sa:... e, proprio per questo siamo stati costretti a <strong>di</strong>re che non<br />

esiste opinione falsa, affinché lo stesso uomo non si trovi necessariamente nello stesso tempo<br />

a non sapere proprio le stesse cose che sa”. *<strong>Socrate</strong> vuol <strong>di</strong>re che nella sensazione e nel<br />

pensiero così presi non c'è criterio <strong>di</strong>stintivo e se si ammette che ci si può sbagliare senza<br />

saperne il perché tutto si sfalda e lo scetticismo domina sovrano. Si deve <strong>di</strong>stinguere prima <strong>di</strong><br />

tutto tra “avere” scienza e “possedere” scienza come segue*. 7- Appren<strong>di</strong>mento, memoria,<br />

sensazione, scienza e possibilità <strong>di</strong> opinione falsa. “Allora bisogna <strong>di</strong>mostrare che l'opinare il<br />

falso è un'altra cosa qualsiasi, <strong>di</strong>versa da uno scambio <strong>di</strong> pensiero con una sensazione...<br />

decidendoci a <strong>di</strong>re che cosa sia mai 'avere scienza'... Tutto il nostro <strong>di</strong>scorso, fin dall'inizio, è<br />

stato ricerca <strong>di</strong> 'scienza'... È spudorato che uomini che non sanno che cosa è scienza<br />

definiscano che cosa è l'avere scienza... Noi cambiamo un po' e <strong>di</strong>ciamo un 'possedere<br />

scienza'... 'Avere' non è la stessa cosa che 'possedere'... In ciascuna anima faremo una specie<br />

<strong>di</strong> colombaia... Quando si è piccoli questo serbatoio è vuoto... Quando uno si è impossessato<br />

<strong>di</strong> una scienza e l'abbia rinchiusa in questo recinto, dobbiamo <strong>di</strong>re che costui ha appreso,<br />

ovvero che ha trovato l'oggetto <strong>di</strong> cui quella era la scienza, e questo è l'avere scienza...<br />

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