20.05.2013 Views

Introduzione, Eutifrone, Apologia di Socrate, Critone, Fedone ...

Introduzione, Eutifrone, Apologia di Socrate, Critone, Fedone ...

Introduzione, Eutifrone, Apologia di Socrate, Critone, Fedone ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

valutazione del corpo e del cosmo or<strong>di</strong>nato cambierà*. 2- L'anima non purificata rimane<br />

legata al corporeo anche dopo la morte. “Se invece si <strong>di</strong>stacca dal corpo contaminata e<br />

immonda... al punto che nulla le parve essere vero se non ciò che si può vedere o toccare,<br />

bere e mangiare e usare per i piaceri d'amore, essendosi abituata a <strong>di</strong>sprezzare, a temere e a<br />

fuggire tutto ciò che è oscuro agli occhi e invisibile e che è invece intelligibile e raggiungibile<br />

con la filosofia... si <strong>di</strong>staccherà, io credo, impregnata dell'elemento corporeo... che<br />

l'attaccamento... le ha reso connaturale... Se ne va vagando intorno ai monumenti funebri e ai<br />

sepolcri, presso i quali furono visti oscuri fantasmi <strong>di</strong> anime... quelle dei cattivi, le quali sono<br />

costrette ad andare errando attorno a questi luoghi, scontando la pena della loro passata<br />

esistenza malvagia... fino al momento in cui.... non vengano legate <strong>di</strong> nuovo ad un corpo”. 3-<br />

La reincarnazione delle anime. “Le anime... che si abbandonarono ai piaceri dell'ingor<strong>di</strong>gia e<br />

alle <strong>di</strong>ssolutezze e alle ubriachezze e non ebbero alcun ritegno, è verosimile che entrino in<br />

forme <strong>di</strong> asini e <strong>di</strong> altre bestie del genere... in forme <strong>di</strong> lupi, avvoltoi o nibbi... Saranno più<br />

felici e andranno nei luoghi migliori coloro che praticarono la virtù civile e politica, quella<br />

che chiamiamo temperanza e giustizia, quella che nasce dal costume e dall'esercizio, senza<br />

filosofia e senza conoscenza... È probabile che costoro trapassino in un genere <strong>di</strong> animali<br />

socievoli e mansueti come loro, per esempio in api, in vespe o in formiche, oppure anche, <strong>di</strong><br />

nuovo, nel genere umano e che si rigenerino da costoro uomini probi”. 4- La vita etica<br />

perfetta e il vero sapere. “Ma al genere degli dèi non è concesso <strong>di</strong> giungere a chi non abbia<br />

coltivato filosofia e non se ne sia andato dal corpo completamente puro, ma è concesso<br />

solamente a colui che fu amante del sapere... Coloro che amano il sapere sanno che la<br />

filosofia, prendendo la loro anima interamente legata ai lacci del corpo e ad essa congiunta,<br />

costretta a considerare gli esseri me<strong>di</strong>ante il corpo, come attraverso una prigione, non da se<br />

stessa e per se stessa e avvolta in ogni forma <strong>di</strong> ignoranza... dà ad essa consiglio e cerca <strong>di</strong><br />

scioglierla, <strong>di</strong>mostrando che l'indagine che si conduce me<strong>di</strong>ante gli occhi è piena d'inganni...<br />

persuadendola ad abbandonare questi, se non per quel tanto che è necessario far uso <strong>di</strong><br />

essi... si astiene dai piaceri, dai desideri e dalle paure il più possibile... È che l'anima<br />

dell'uomo, provando un forte piacere o un forte dolore... è spinta a credere che ciò che le fa<br />

provare queste sue affezioni sia la cosa più evidente e più vera, mentre non è così... Uscirà<br />

dal corpo tutta piena <strong>di</strong> desiderio del corpo, cosicché cadrà subito nuovamente in un altro<br />

corpo, e, come se fosse semenza, ivi germoglierà”. *La negatività del corpo, pur così<br />

sottolineata come <strong>di</strong>scrimine fra il buono ed il cattivo, non è tale da prescindere che il bene ed<br />

il male si fa nella con<strong>di</strong>zione incarnata e la prigione è la descrizione <strong>di</strong> una convivenza<br />

determinata dal necessario uso del corpo stesso. Prevale la meta sulla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> fatto,<br />

senza che questo venga in qualsiasi modo negato*. 5- La filosofia porta l'anima dell'uomo a<br />

ciò che le è affine. “L'anima del filosofo... procurandosi la tranquillità da queste passioni e<br />

seguendo la ragione e restando costantemente ferma in essa e contemplando ciò che è vero e<br />

<strong>di</strong>vino e non soggetto all'opinione e <strong>di</strong> quello nutrendosi, crede <strong>di</strong> dover vivere così, finché<br />

dovrà vivere... Nutrendosi <strong>di</strong> questo nutrimento, essa non deve temere... che, nell'uscire dal<br />

corpo, ci sia pericolo <strong>di</strong> esser travolta dai venti e soffiata via”. *È una rassicurazione<br />

tranquillizzante sull'esito <strong>di</strong> una vita saggia e virtuosa, senza bisogno <strong>di</strong> apparati formali che<br />

ne sanzionino la conformità. Nessuno e nulla può accampare <strong>di</strong>ritti sulla coscienza<br />

in<strong>di</strong>viduale. L'espropriazione della coscienza intervenuta con l'etica cattolica ha determinato<br />

un infantilismo permanente dei devoti e un'in<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong>ffusa per i valori etici*.<br />

VII- Intermezzo e dubbi sulle precedenti <strong>di</strong>mostrazioni (80C - 91C). 1- Il canto dei cigni. “Se<br />

avete qualche <strong>di</strong>fficoltà sulle cose dette non dovete esitare a parlare e pure ad esporre il<br />

vostro pensiero... Io non ritengo questa mia sorte una sventura... I cigni, poiché sono sacri ad<br />

Apollo, sono indovini e, avendo una visione dei beni dell'Ade, nel giorno della loro morte<br />

cantano e si rallegrano, più che nel passato. Ora, anch'io mi ritengo compagno dei cigni nel<br />

loro servizio... e ritengo <strong>di</strong> aver avuto il dono della <strong>di</strong>vinazione non meno <strong>di</strong> essi e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong><br />

dover andarmene da questa vita non più tristemente <strong>di</strong> loro... Fra questi ragionamenti umani<br />

(bisogna accettare) quello migliore e meno facile da confutare e su quello, come su una<br />

zattera, affrontare il rischio della traversata del mare della vita: a meno che non si possa fare<br />

21

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!