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Introduzione, Eutifrone, Apologia di Socrate, Critone, Fedone ...

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queste cose <strong>di</strong> cui crede <strong>di</strong> essere esperto e che anzi la specie <strong>di</strong> educazione me<strong>di</strong>ante<br />

ammonimenti, pur con molta fatica, ottiene poco... Per tutte queste ragioni noi dobbiamo <strong>di</strong>re<br />

che la confutazione è la più grande e la più potente delle purificazioni... e chi non è stato<br />

confutato... poiché non è stato purificato per quanto riguarda le cose più gran<strong>di</strong>, è privo <strong>di</strong><br />

educazione ed anche brutto, in relazione a ciò in cui, a chi ha intenzione <strong>di</strong> essere veramente<br />

felice, converrebbe essere puro e bello in massimo grado... L'arte della purificazione sia<br />

dunque parte dell'arte del separare, ma dell'arte della purificazione si tenga <strong>di</strong>stinta la parte<br />

relativa all'anima e parte <strong>di</strong> questa sia <strong>di</strong> insegnare e parte dell'arte <strong>di</strong> insegnare sia l'arte <strong>di</strong><br />

educare. Dell'arte <strong>di</strong> educare, la confutazione relativa alla vana apparenza <strong>di</strong> sapere... è la<br />

sofistica <strong>di</strong> nobile stirpe”. È la sofistica in quanto svolge un'utile funzione critica e che non si<br />

limita a giocare, o a contendere, con le parole. Platone sa conoscere il giusto valore a questo<br />

tipo <strong>di</strong> sofistica. 6- Sesta definizione: il sofista è un imitatore delle cose con parole secondo<br />

apparenza. “Il sofista ci si è presentato... come cacciatore <strong>di</strong> giovani ricchi... come<br />

importatore ed esportatore <strong>di</strong> cognizioni che interessano l'anima... come ven<strong>di</strong>tore al minuto<br />

<strong>di</strong> queste stesse nozioni... come ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> nozioni prodotte in proprio... un atleta nell'arte<br />

della lotta fatta con i <strong>di</strong>scorsi... purificatore dell'anima dalle opinioni che sono un ostacolo<br />

all'appren<strong>di</strong>mento... Se uno si presenta come possessore <strong>di</strong> molte scienze, ma in<strong>di</strong>cato col<br />

nome <strong>di</strong> una sola arte, questa apparenza non è sana... Abbiamo detto che egli è esperto<br />

nell'arte <strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>re... e si fa maestro anche agli altri... sulle cose <strong>di</strong>vine... il <strong>di</strong>venire e<br />

l'essere... sulle leggi e sui problemi politici... su tutte le arti... L'arte del contrad<strong>di</strong>re... è<br />

finalizzata a <strong>di</strong>sputare su tutti gli argomenti... Questa meraviglia della capacità sofistica... <strong>di</strong><br />

ingenerare nei giovani l'opinione <strong>di</strong> essere proprio loro i più sapienti <strong>di</strong> tutti, su tutto... fa<br />

loro dare del denaro... Essi sembrano avere competenza scientifica... appaiono sapienti in<br />

tutto... pur non essendolo... Dunque a noi il sofista si è rivelato come uno che possiede su<br />

tutte le cose una scienza apparente, ma non la verità... Del sofista... già da prima era chiaro<br />

che è un incantatore... ed una specie <strong>di</strong> imitatore... uno degli appartenenti al genere dei<br />

facitori <strong>di</strong> pro<strong>di</strong>gi... Seguendo, dunque, il metodo fin qui usato, della <strong>di</strong>visione, a me... pare<br />

anche ora <strong>di</strong> vedere chiaramente due specie dell'arte dell'imitazione... ma in quale delle due<br />

si trovi l'Idea che stiamo cercando, mi sembra <strong>di</strong> non essere ora in nessun modo capace <strong>di</strong><br />

comprenderlo... Un'arte che io vedo inclusa in quella è l'arte della raffigurazione. Questa si<br />

ha soprattutto quando uno porta a termine l'opera dell'imitazione seguendo le proporzioni del<br />

modello in lunghezza, larghezza e dando a ciascuno dei particolari colori che ad essi<br />

convengono... Se riproducessero la vera proporzione delle cose belle, sappi che le parti in<br />

alto ci apparirebbero più piccole del dovuto, le parti in basso, invece, più gran<strong>di</strong>... Gli artisti<br />

<strong>di</strong> oggi, lasciando perdere la verità, riproducono nelle immagini non le proporzioni reali, ma<br />

quelle che sembrano belle... Arte della raffigurazione... e arte dell'apparenza... In quale delle<br />

due si dovesse porre il sofista, neanche adesso riesco a <strong>di</strong>scernerlo chiaramente”. L’arte<br />

imitativa si <strong>di</strong>ce “raffigurazione” (arte "icastica") quando copia fedelmente la realtà,<br />

“apparenza” (arte "fantastica") quando invece dà a<strong>di</strong>to a parvenze illusorie che <strong>di</strong>storcono la<br />

realtà anziché riprodurla; dunque parvenza come <strong>di</strong> un qualcosa che è e nello stesso tempo<br />

che non è, violando la prescrizione <strong>di</strong> Parmenide secondo cui il non-essere non è e non può<br />

essere pronunciato. Con il caso dell’immagine ci troviamo costretti ad ammettere che il nonessere<br />

è, poiché altrimenti non sarebbe ammissibile la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>re il falso; e si<br />

violerebbero le prescrizioni <strong>di</strong> Parmenide sull’impossibilità <strong>di</strong> ammettere che il non-essere<br />

sia.<br />

IV- L'Eleatismo e il problema del non-essere (236D - 242B). 1- Il non-essere non è pensabile,<br />

né pre<strong>di</strong>cabile, né esprimibile. “Questo apparire e sembrare, ma non essere, e il <strong>di</strong>re, sì,<br />

qualcosa, ma qualcosa <strong>di</strong> non vero... è pieno <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà nel passato e nel presente... si cade<br />

in contrad<strong>di</strong>zione... Questo <strong>di</strong>scorso ha osato supporre che il non-ente sia: il falso, infatti,<br />

non potrebbe <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>ventare reale... Parmenide:... 'non potrà mai imporsi che siano<br />

le cose che non sono'... Possiamo osar pronunciare, in qualche modo, l'espressione<br />

'l'assolutamente non-ente'?... Questo è chiaro: il non-ente non deve essere attribuito a<br />

qualcuno degli enti.. e neppure riferirlo a 'qualcosa'. ”. Accanto alla valenza assoluta del<br />

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