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Introduzione, Eutifrone, Apologia di Socrate, Critone, Fedone ...

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1- Riproposizione del tema iniziale. “Abbiamo <strong>di</strong>stinto due specie dell'arte della<br />

raffigurazione, quella delle immagini e quella delle apparenze... e abbiamo detto che<br />

eravamo in dubbio in quale delle due avremmo messo il sofista... Quin<strong>di</strong> ci si obiettava che<br />

immagine, raffigurazione e apparenza non sono proprio nulla, per il fatto che il falso non è<br />

mai... Poiché è risultato evidente che esistono sia il <strong>di</strong>scorso falso sia l'opinione falsa è<br />

possibile che siano imitazioni degli enti e che ci sia, in base a questa <strong>di</strong>sposizione, un'arte<br />

dell'inganno e che il sofista fosse una <strong>di</strong> queste due cose... Cerchiamo <strong>di</strong> nuovo, <strong>di</strong>videndo in<br />

due il genere che abbiamo davanti, <strong>di</strong> procedere seguendo sempre la parte destra del genere<br />

<strong>di</strong>viso... Ora, poiché l'arte dell'imitazione lo (il sofista) abbraccia per intero, è chiaro che va<br />

sud<strong>di</strong>visa per prima la stessa arte produttiva, giacché l'imitazione è, in un certo modo, una<br />

specie <strong>di</strong> produzione, <strong>di</strong> raffigurazione... ma non <strong>di</strong> ciascuna delle stesse cose reali”. 2- Arte<br />

produttiva <strong>di</strong>vina e umana. “Poniamo due parti dell'arte produttiva:... quella <strong>di</strong>vina e quella<br />

umana... Dicevamo che l'arte produttiva è ogni potenza che <strong>di</strong>venta causa per le cose che<br />

ancora non erano che poi si producono... La convinzione... dei più (afferma) che la natura<br />

genera (ogni cosa) per opera <strong>di</strong> qualche causa spontanea e lo fa nascere senza<br />

un'intelligenza. (Noi però pensiamo) che quelle cose si producano ad opera <strong>di</strong> un <strong>di</strong>o... Porrò<br />

dunque, che quelle cose che si <strong>di</strong>cono essere per natura sono prodotte per un'arte <strong>di</strong>vina,<br />

mentre quelle che sono costituite ad opera degli uomini sono prodotte da arte umana e che<br />

secondo questo ragionamento ci sono due generi dell'arte produttiva: quello umano e quello<br />

<strong>di</strong>vino”. 3- Produzione <strong>di</strong> cose reali e <strong>di</strong> apparenze. “Come prima hai tagliato l'intera arte<br />

produttiva nel senso della larghezza, ora tagliala <strong>di</strong> nuovo nel senso della lunghezza... Così le<br />

sue parti <strong>di</strong>ventano quattro in tutto, due rispetto a noi: umane e due rispetto agli dèi: <strong>di</strong>vine”.<br />

L'arte produttiva si <strong>di</strong>stingue così: produzione umana <strong>di</strong> oggetti, produzione umana <strong>di</strong><br />

raffigurazioni, produzione <strong>di</strong>vina <strong>di</strong> cosa reali; produzione <strong>di</strong>vina <strong>di</strong> raffigurazioni. Dio crea<br />

anche gli elementi: fuoco, acqua, terra, aria. “A ciascuna <strong>di</strong> queste cose si accompagnano<br />

delle raffigurazioni, anche queste generate da un artificio <strong>di</strong>vino, ma che in sé e per sé non<br />

esistono:... le apparizioni nei sogni... un'ombra che produce quando nel fuoco viene a trovarsi<br />

oscurità... luce doppia... sopra superfici lucide e lisce”. Si tratta della dottrina della vista e<br />

quella degli specchi. “Anche gli altri prodotti della nostra azione produttiva sono <strong>di</strong> due<br />

tipi:... la cosa in sé (esempio la casa)... e la sua raffigurazione (<strong>di</strong>pinto)... Dell'arte <strong>di</strong><br />

comporre raffigurazioni ci doveva essere, da una parte l'arte delle immagini e dall'altra<br />

quella delle apparenze, qualora il falso risultasse nella realtà un ente falso, cioè, per sua<br />

natura, uno degli enti”. 4- Imitazione con il corpo e la voce. “Distinguiamo <strong>di</strong> nuovo in due<br />

la specie delle apparenze... quando... servendosi del proprio corpo, lo fa apparire simile alla<br />

sua figura, oppure, fa, con la propria voce, apparire la tua; questa specie dell'arte... si<br />

chiama... imitazione... o mimetica”. 5- Imitazione <strong>di</strong> ciò che si conosce o <strong>di</strong> ciò che si ignora.<br />

“Anche questa... è giusto considerarla ancora duplice:... quelli che imitano... conoscendo<br />

quello che imitano, altri... senza conoscerlo... La figura della giustizia ed in generale della<br />

virtù... pur non conoscendola, molti fanno gran<strong>di</strong> e ardenti sforzi per far apparire come in<br />

loro presente ciò che a loro sembra virtù... Credo che si debba <strong>di</strong>re... quello che non conosce<br />

<strong>di</strong>verso da quello che conosce”.<br />

X- Definizione conclusiva del problema dell'essenza del sofista (267D - 268D). “Nei nostri<br />

predecessori c'era un'antica e <strong>di</strong>ssennata pigrizia a sud<strong>di</strong>videre i generi in specie... Perciò è<br />

inevitabile che non si abbia una gran abbondanza <strong>di</strong> nomi. Tuttavia... chiamiamo pure<br />

'imitazione in base ad opinione' l'imitazione accompagnata da opinione ed invece 'opinione<br />

dotta' quella accompagnata da scienza... Il sofista non si trova tra coloro che sanno, ma tra<br />

coloro che imitano... L'imitatore in base ad opinione esaminiamolo come un pezzo <strong>di</strong> ferro,<br />

per vedere se è sano o se ha ancora qualche incrinatura... Uno <strong>di</strong> loro è un ingenuo che crede<br />

<strong>di</strong> sapere ciò <strong>di</strong> cui ha solo un'opinione; la figura dell'altro, invece, per la pratica nei<br />

<strong>di</strong>scorsi, ha molto sospetto e molta paura <strong>di</strong> ignorare quello che, <strong>di</strong> fronte agli altri, vuol far<br />

la figura <strong>di</strong> sapere... E <strong>di</strong> nuovo... se ne presentano due: scorgo l'uno... capace <strong>di</strong> simulare <strong>di</strong><br />

fronte alle masse (il demagogo), e l'altro (il sofista) che privatamente e con <strong>di</strong>scorsi concisi<br />

costringe l'interlocutore a contrad<strong>di</strong>re se medesimo... (Del sofista) sarà l'imitare l'arte che<br />

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