AREA FORESTALE: MONFERRATO ... - Sistema Piemonte
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Figura 44 – Ripartizione in percentuale sul numero delle specie nelle “altre latifoglie”<br />
latifoglie varie Arbusti Orniello Carpino b.<br />
18%<br />
96<br />
3%<br />
7%<br />
72%<br />
Tabella 47 - Ripartizione in tipi, sottotipi e varianti dei popolamenti QV.<br />
Cod. Descrizione Superficie [ha] %<br />
Querceto di rovere a Physospermun Cornubiense dei rilievi collinari<br />
QV51X<br />
interni<br />
Querceto di rovere a Physospermun Cornubiense dei rilievi collinari<br />
129,20 70,64<br />
QV51A interni<br />
var. con castagno<br />
Querceto di rovere a Physospermun Cornubiense dei rilievi collinari<br />
16,12 8,81<br />
QV51C interni<br />
var. con robinia<br />
37,58 20,55<br />
Totale 182,90 100,00<br />
La principale caratterizzazione delle varianti è data dalla presenza più o meno elevata di<br />
castagno e di robinia. Quest’ultima dovrebbe essere una specie poco auspicata in queste<br />
formazioni poiché costituisce una degradazione vegetazionale rilevante. Bisogna comunque<br />
ricordare come questa specie sia presente un po’ in tutta la categoria dei querceti di rovere<br />
poiché tende a diffondersi nelle aree più lacunose dei soprassuoli forestali, attraverso gli<br />
interventi di ceduazione e in seguito anche a incendi boschivi. Il migliore modo per contenere<br />
l’espansione della robinia è di fare in modo che subisca la concorrenza per la luce da parte<br />
delle specie autoctone contigue e inoltre ridurne la capacità pollonante attraverso<br />
l’invecchiamento dei polloni. Quest’ultimo aspetto va comunque ben regolato poiché con<br />
l’invecchiamento aumenta anche la capacità di disseminazione della specie.