AREA FORESTALE: MONFERRATO ... - Sistema Piemonte

More documents

Recommendations

Info

Tabella 55 - quadro tassonomico dei 30 profili descritti e campionati nelle finestre di riferimento (Classificazione U.S.D.A. - SOIL TAXONOMY, 2003). Ordine Sottordine Grande Gruppo Alfisol Ustalf Haplustalfs Typic Inceptisol Ustept Haplustepts Entisol 114 Sottogruppo Fam. Gran. n. profilo Calcic Typic AF510084 very fine AF510083 fine sandy fine fine loamy fine silty fine coarse loamy AF510068 AF510091 AF510072 AF510081 AF510085 AF510076 AF510078 AF510079 AF510082 AF510074 AF510067 AF510080 loamy skeletal AF510075 Aquic fine loamy AF510063 Psamment Ustipsamments Typic sandy AF510077 Orthent Ustorthents Typic Fluvent Ustifluvent Typic fine fine loamy very fine fine silty AF510086 AF510066 AF510087 AF510090 AF510089 AF510071 AF510073 loamy skeletal AF510064 Aquic fine loamy AF510062 fine AF510070 Vertic very fine AF510069 sandy fine loamy AF510088 AF510065 Nella prima finestra, che comprende tutto il settore orientale dell’area di indagine, ricadono suoli che si sono sviluppati da substrati litologici di diversa origine ed età: nell’area compresa
fra l’alveo del F. Po (comune di Coniolo) fino all’altezza di S. Giorgio Monferrato, in destra del T. Stura, i rilievi collinari, modellati sulla formazione marina dei flysch calcareomarnoso-arenacei, sono uniformi, arrotondati ed a pendenza modesta, nella parte più settentrionale con andamento E-O mentre nel resto della zona non sono isorientati; la maggior parte dei terreni, soggetti ad uso agrario, si sono evoluti su un substrato costituito da argille scure plastiche che danno luogo a suoli profondi e pesanti ma caratterizzati dalla presenza di crepacciature superficiali che si spingono relativamente in profondità e da segni di self mulching (Entisuoli vertici, profilo AF510069). La presenza di orizzonti profondi compatti ed impermeabili (CR) e la chiara presenza di minerali argillosi espandibili, spiega come in quest’area siano frequentissimi i dissesti legati a fenomeni di soliflusso. Nei versanti occupati dai pochi boschi residuali, i suoli si sviluppano su materiali calcareo-marnosi giustificando così la maggior pendenza del terreno, sono sempre scuri, meno profondi ma più evoluti (Inceptisuoli) per il minor disturbo antropico, e caratterizzati da orizzonti di accumulo di carbonati (AF510072). Le forme di raccordo con i fondovalle dei corsi d’acqua principali ed i rilievi collinari formati sulle Marne di S. Agata (in sinistra del T. Stura e lungo il Rio Gaminella di Gabiano) ed i rilievi dolci delle colline argillose plioceniche (lungo il Rio Colobrio ed il T. Rotaldo) sono rappresentate da versanti uniformi e basse colline simmetriche ondulate debolmente inclinati, i cui suoli si sono originati da litologie riferibili alla Formazione gessoso-solfifera: l’uso è prevalentemente agrario. I suoli sono profondi, privi di scheletro, a tessitura limoso fine, calcarei (AF510082). I litotipi marnosi (Marne di S. Agata, Marne di Antognola) danno prevalentemente luogo a forme che vengono indicate, nella carta dei suoli del <strong>Piemonte</strong>, appropriatamente “gianduiotti”: si tratta di colline generalmente isorientate con direzione N-S, separate da valli a V svasata, con pendenza medio-bassa e limitati dislivelli soprattutto nei rilievi delle Marne di S. Agata: su questo substrato si sviluppano entisuoli a tessitura fine, calcarei, a scarsa permeabilità (AF510090). I rilievi ed i versanti derivanti dalle Marne di Antognola mostrano pendenze relativamente maggiori rispetto alle precedenti e suoli con tessiture più limose (limoso fini), sempre calcarei ma senza segni di idromorfia (AF510074). L’uso del suolo è prevalentemente agricolo. Nella parte centro-meridionale dell’area di indagine, il raccordo fra i fondovalle alluvionali degli affluenti dei corsi d’acqua principali ed i versanti dei rilievi marnosi, invece, avviene tramite le colline derivanti da sedimenti fini del mare pliocenico (Argille di Lugagnano): la morfologia e l’uso del suolo sono simili ai precedenti, i suoli sono calcarei, le tessiture fini 115
Page 1:
AREA FORESTALE: MONFERRATO ALESSAND
Page 5 and 6:
INDICE 0. INTRODUZIONE 6 0.1. Prese
Page 7 and 8:
4.2. Problemi fitosanitari ed emerg
Page 9 and 10:
9. VIABILITÀ silvo-pastorale POLIF
Page 11 and 12:
sperimentali l’IPLA si avvalse de
Page 13 and 14:
0.3. Aspetti normativi e rapporti c
Page 15 and 16:
All’interno dell’Area Forestale
Page 17 and 18:
Comune FR NA Destinazione PD PP PT
Page 19 and 20:
Comune CC CE CF Interventi CO DC DR
Page 21 and 22:
classi diamet. ALTRE QUERCE FARNIA
Page 23 and 24:
Codice tip. Tipologia Superficie [h
Page 25 and 26:
forestali) delle formazioni foresta
Page 27 and 28:
sufficientemente omogenee le aree c
Page 29 and 30:
TOPONIMO ISTAT Superficie [ha] PONZ
Page 31 and 32:
Figura 4 - Collocazione geografica
Page 33 and 34:
Secondo la classificazione climatic
Page 35 and 36:
P (mm P (mm Graf. 3 - Diagramma ter
Page 37 and 38:
1.3. Caratteri geologico-struttural
Page 39 and 40:
• Marne di S. Agata Fossili (M 4
Page 41 and 42:
• Alluvioni sabbioso-limose (Pl w
Page 43 and 44:
collinare (fronte appenninico sepol
Page 45 and 46:
2. ASSETTO TERRITORIALE 2.1. Suddiv
Page 47 and 48:
Figura 17: Carta dell’uso del suo
Page 49 and 50:
I seminativi indifferenziati SE00X,
Page 51 and 52:
CATEGORIE Tabella 13 - Ripartizione
Page 53 and 54:
2.2. Individuazione e caratterizzaz
Page 55 and 56:
classificazione di questa categoria
Page 57 and 58:
Figura 12 - Ads rilevate (in nero q
Page 59 and 60:
Tabella 17: ripartizione delle espo
Page 61 and 62:
Interessante infine la distribuzion
Page 63 and 64:
Dalla Tabella 21 esce un quadro piu
Page 65 and 66:
Tabella 24: ripartizione delle supe
Page 67 and 68: 2.2.1. Robinieti (superficie comple
Page 69 and 70: Tabella 27 - Popolamenti di RB: vol
Page 71 and 72: matricinato il 41%. La restante sup
Page 73 and 74: densità e ridotti volumi oltre ad
Page 75 and 76: Figura 21 - Distribuzione delle spe
Page 77 and 78: 2.2.2. Querceti di roverella (super
Page 79 and 80: Figura 25 - Distribuzione delle spe
Page 81 and 82: Tabella 34 - Ripartizione in tipolo
Page 83 and 84: Tabella 36 - Popolamenti di BS: vol
Page 85 and 86: Gli altri tipi che sono presenti, a
Page 87 and 88: Nei popolamenti di castagno sono st
Page 89 and 90: ma che come si osserva anche dalla
Page 91 and 92: Poiché quelli acidofili costituisc
Page 93 and 94: Tabella 43 - Querco-carpineti: volu
Page 95 and 96: Figura 40 - Ripartizione degli asse
Page 97 and 98: 2.2.6. Querceti di rovere (superfic
Page 99 and 100: 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5
Page 101 and 102: Pertanto per questi soprassuoli, co
Page 103 and 104: Come si osserva dalla Tabella 48 qu
Page 105 and 106: Come si osserva dalla Figura 46 si
Page 107 and 108: 2.2.9. Rimboschimenti, Acero-tiglio
Page 109 and 110: Queste formazioni, per la ricchezza
Page 111 and 112: Per quanto riguarda l’uso della l
Page 113 and 114: UdT Morfologia Litologia Depositi a
Page 115 and 116: UdT Morfologia Litologia Copertura
Page 117: • La prima finestra, molto ampia,
Page 121 and 122: ed a reazione calcarea (Psamments -
Page 123 and 124: Allegato A - Tipi di habitat di int
Page 125 and 126: Speciale” (Z.P.S.) i territori pi
Page 127 and 128: 2.4.2.2. Elenco degli habitat poten
Page 129 and 130: Tipo fisionomico Tipologia vegetazi
Page 131 and 132: 127 mesofili igrofili Rilievo N° 2
Page 133 and 134: 129 mesofili igrofili Rilievo N° 2
Page 135 and 136: Località Tabella 57 Bosco mesoigro
Page 137 and 138: Località Rilievo N° 5 17 6 13 14
Page 139 and 140: Rilievo N° 3 23 25 26 33 Località
Page 141 and 142: seppur sempre contenuta, acidificaz
Page 149 and 150: Rilievo N° 7 11 16 Tipologia Salic
Page 151 and 152: Populetalia albae 1931 Buxo semperv
Page 153 and 154: Aruncus dioicus (Walter) Fernald Ly
Page 155 and 156: Classe Famiglia Nome scientifico No
Page 157 and 158: Oltre a ciò, il documento “Indiv
Page 159 and 160: Tabella 65. Ripartizione dei punti
Page 161 and 162: I rilievi sono stati eseguiti nella
Page 163 and 164: Euring specie 12000 Tordo bottaccio
Page 165 and 166: Il sistema della pianura e del fium
Page 167 and 168: 163 IV nei macrosistemi Specie macr
Page 169 and 170:
L’ultimo sistema, (contrassegnato
Page 171 and 172:
Figura 57. Confronto tra i valori p
Page 173 and 174:
2.4.8. Aree Protette 2.4.8.1. Quadr
Page 175 and 176:
2.4.8.2. Sistema delle Aree Protett
Page 177 and 178:
Figura 60 - Distribuzione delle des
Page 179 and 180:
Figura 61 - Tavola 1 del piano terr
Page 181 and 182:
Importante l’indicazione del rapp
Page 183 and 184:
ISTAT COMUNE 179 Principali tipolog
Page 185 and 186:
- Area di inondazione per piena cat
Page 187 and 188:
3.2. Vincoli territoriali esistenti
Page 189 and 190:
Figura 66 - Carta del vincolo idrog
Page 191 and 192:
Figura 67 - Aree vincolate ai sensi
Page 193 and 194:
Comune totale 1991 totale 2004 delt
Page 195 and 196:
La densità di popolazione dlel’A
Page 197 and 198:
3.3.2 Attività economiche 3.3.2.1
Page 199 and 200:
La riduzione del numero di aziende
Page 201 and 202:
icreative. All’interno della SAU
Page 203 and 204:
Si analizza infine l’impiego dell
Page 205 and 206:
Unita' Locali Dipendenti Maschi Dip
Page 207 and 208:
AT AL CM DE PR PI Comune altre prop
Page 209 and 210:
intestatrio AL AT CM DE PI PR TOTAL
Page 211:
Urbano Frutteti Acque-Greti-Rocce A
show all

AREA FORESTALE: MONFERRATO ... - Sistema Piemonte

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?