AREA FORESTALE: MONFERRATO ... - Sistema Piemonte
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UdT Morfologia<br />
Rilievi collinari con crinali arrotondati<br />
Litologia<br />
Copertura delle<br />
terre<br />
T 067 ramificati, a pendenza prevalentemente da Pietra da Cantoni (classe 6)<br />
medio-alta ad alta<br />
Bosco<br />
T 068<br />
Rilievi collinari con crinali arrotondati<br />
Conglomerati delle<br />
ramificati, a pendenza prevalentemente da<br />
Ranzano (classe 5)<br />
medio-alta ad alta<br />
Rilievi collinari con crinali arrotondati,<br />
Arenarie di<br />
Bosco<br />
T 069<br />
allungati con direzione principale E-O, a<br />
Pietra da Cantoni (classe 6)<br />
pendenza prevalentemente da medio-alta<br />
ad alta<br />
Rilievi collinari con crinali arrotondati,<br />
Coltivi<br />
T 070<br />
allungati con direzione principale N-S, a<br />
Pietra da Cantoni (classe 6)<br />
pendenza prevalentemente da medio-alta<br />
ad alta<br />
Rilievi collinari con crinali arrotondati<br />
Coltivi<br />
T 071 ramificati, a pendenza prevalentemente da Pietra da Cantoni (classe 6)<br />
media a medio-alta<br />
Rilievi collinari con crinali arrotondati,<br />
Coltivi<br />
T 072 allungati con direzione principale N-S, a Marne di Antognola (classe 7)<br />
pendenza prevalentemente media<br />
Coltivi<br />
Depositi alluvionali nelle aree<br />
T 073 Pianura principale uniforme, pianeggiante<br />
pianura e fondovalle - classe 1<br />
di<br />
Coltivi<br />
2.3.4. Campagna pedologica<br />
Le attività di rilevamento pedologico sono state realizzate secondo una pianificazione che ha<br />
contemplato lo studio di più finestre di approfondimento. Il primo problema che si è<br />
presentato al rilevatore è stata proprio la scelta della localizzazione delle finestre, in quanto<br />
esiste già una carta pedologica regionale (in scala 1:50.000) che copre tutta l’area di indagine<br />
ad esclusione dei fondovalle alluvionali dei corsi d’acqua e del tratto di piana del Po che<br />
rientra nel comprensorio. La richiesta dell’ufficio pianificazione di ottenere, alla fine, una<br />
serie di profili pedologici dominanti che potessero essere singolarmente (quindi senza suoli<br />
codominanti, subordinati o accessori) associati ad ogni UdT, e l’analisi delle Unità<br />
Cartografiche Pedologiche della carta regionale, che coprono ampie unità morfologiche e che<br />
sono composte, spesso, da consociazioni o complessi di suoli, ha costretto il geomorfologo a<br />
ridurre l’ampiezza di tali unità tenendo maggiormente in conto la variabilità litologica. Sulla<br />
base delle UdT così individuate e con l’obiettivo anche di migliorare la conoscenza delle<br />
principali tipologie di suolo a suo tempo riconosciute e di compiere il rilevamento nelle zone<br />
non coperte dalla carta regionale, si è optato per la localizzazione delle seguenti finestre:<br />
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