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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE

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del feromone, ad una concentrazione (1 ng/m 3 ) pari a quella impiegata in un<br />

dispenser commercialmente disponibile, non ha influenzato l’abilità di ricerca del<br />

partner. L’esposizione dei maschi ad una miscela contenente uguali quantità di ogni<br />

componente del feromone della specie, od al solo componente principale, non ha<br />

prodotto effetti sul comportamento sessuale. I risultati avvalorano quelli ottenuti da<br />

Trimble (2012) (in preparazione) e Faraone (2012) (in preparazione) che sostengono<br />

che l’esposizione dei maschi di G. molesta ad 1 ng Z8-12:OAc /m 3 aria, per un<br />

periodo di tempo di 15 minuti, non interferisce con la loro capacità di orientarsi, in<br />

un tunnel di volo, verso femmine in fase di richiamo sessuale.<br />

Nel presente studio, i maschi di G. molesta sono stati esposti al feromone per<br />

15 minuti, ma in condizioni naturali potrebbero esserne esposti per molte ore prima<br />

che le femmine divengano sessualmente attive e comincino ad emettere feromone. In<br />

prove condotte in tunnel di volo, Trimble (2012) ha osservato una riduzione del 10%<br />

nel numero di maschi che localizzavano una femmina con successo dopo 30 minuti<br />

di esposizione ad 1 ng di Z8-12:OAc /m 3 aria. Un maggior periodo di esposizione<br />

potrebbe avere un più grande impatto sul comportamento maschile e/o essere in<br />

grado di rilevare altri effetti imputabili alla composizione del feromone.<br />

Le condizioni ideali presenti nel tunnel di volo potrebbero aver compensato le<br />

eventuali disabilità indotte nel maschio dalla pre-esposizione ad atmosfera<br />

condizionata con feromone. I maschi di G. molesta sono stati, infatti, posizionati a<br />

130 cm da una femmina, in assenza di turbolenze ed in una zona in cui era molto<br />

probabile la presenza del feromone. In un frutteto, il maschio potrebbe essere<br />

maggiormente distanziato dalla femmina, ed un flusso d’aria con turbolenze potrebbe<br />

essere la causa di una scia non continua a concentrazioni di feromone più basse; in<br />

queste condizioni, il grado di adattamento sensoriale, osservato dopo esposizione al<br />

feromone, potrebbe manifestare effetti sull’abilità dei maschi nel localizzare le<br />

femmine.<br />

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