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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE

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una riduzione significativa di (Z)-3-esenil acetato ed un aumento significativo di<br />

esanolo e (E)-2-esenolo. Tali differenze probabilmente spiegano la diversa attrattività<br />

dei rami danneggiati (danno recente e non).<br />

Gli estratti ottenuti da C. sativa sono rappresentati principalmente da<br />

composti volatili della foglia verde, oltre che da due terpeni ed un composto<br />

aromatico. I composti emessi dal materiale attrattivo per D. kuriphilus sono<br />

ampiamente diffusi nel regno vegetale e sono stati identificati in numerose piante a<br />

seguito di danno meccanico o di attacco di fitofagi (Visser, 1986; Loughrin et al.,<br />

1996; Turlings et al., 1998; Ruther et al., 2002; Takabayashi et al., 1994; Bolter et<br />

al., 1997; Hoballah e Turlings, 2005; Bruce et al., 2005). In natura, il rilascio di tali<br />

sostanze potrebbe avvenire attraverso ferite e microlesioni causate da fattori biotici e<br />

abiotici. Alcuni GLVs, inoltre, possono essere emessi in risposta ai cambiamenti<br />

fotoperiodici, durante la transizione dalla fase di luce a quella di buio (Graus et al.,<br />

2004; Chamberlain et al., 2006). I componenti volatili emessi dalla pianta<br />

conseguentemente ad un danno meccanico e/o da fitofago agevolano l’insetto nel<br />

processo di selezione della pianta ospite (Loughrin et al., 1996; Dickens, 2000;<br />

Kalberer et al., 2001; van Tol et al., 2002). Un componente presente nella miscela<br />

attrattiva di C. sativa risulta non ancora identificato, per cui non è stato possibile<br />

includerlo nelle prove comportamentali ed elettroantennografiche, sebbene, sembrerebbe<br />

poco probabile il suo coinvolgimento nella localizzazione dell’ospite da parte<br />

dell’insetto, poiché il quantitativo presente nel blend naturale non varia<br />

significativamente nel tempo.<br />

In un precedente studio (Germinara et al., 2009a), l’(E)-2-esenale non induceva<br />

una risposta significativa negli insetti, la maggiore presenza di questo componente nella<br />

miscela odorosa di rametti a con danno non recente, potrebbe non giustificare la<br />

maggiore attrattività rispetto alla miscela presente in materiale vegetale con danno<br />

recente. Tale informazione, in associazione con il carattere ubiquitario in natura dei<br />

composti del castagno identificati, suggerisce che la localizzazione della pianta ospite è<br />

probabilmente mediata da uno specifico rapporto dei volatili presenti in miscela piuttosto<br />

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