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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE

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tra 4,5 e 6,8), che può dare tuttavia anche ottimi risultati su suoli carbonatici; inoltre,<br />

esige terreni fertili per una buona crescita ed una buona produzione di frutti. Al fine<br />

di conseguire risultati tecnico-economici positivi è indispensabile coltivare il<br />

castagno in ambienti che rispettino le sue specifiche esigenze pedoclimatiche ed in<br />

condizioni che permettano di applicare in modo razionale adeguate tecniche colturali.<br />

Il castagno è coltivato tra i 200 ed i 1200 m s.l.m. e preferisce ambienti caratterizzati<br />

da temperature medie annue comprese tra gli 8 ed i 15ºC. La coltura predilige<br />

ambienti con precipitazioni in genere superiori ai 600-700 mm/anno, distribuite in<br />

modo uniforme durante tutta la stagione vegetativa (Nicese e Ferrini, 1999). Durante<br />

la fioritura e la fecondazione sono importanti il fattore termico e la pioggia, in quanto<br />

per la germinazione del polline sono necessarie temperature di 27-30ºC (Solignat,<br />

1958). In queste fasi sono dannose le piogge prolungate che ostacolano il trasporto<br />

del polline, riducono l’allegagione ed aumentano l’incidenza del vuoto (guscioni)<br />

(Bolvansky, 1989).<br />

3.3a - Materiali e Metodi<br />

3.3.1a - Insetti<br />

Galle contenenti stadi preimmaginali di D. kuriphilus, sono state raccolte nei<br />

mesi di giugno e luglio in un castagneto da frutto fortemente infestato, ubicato in<br />

provincia di Avellino (Campania, Italia). Le galle sono state conservate in gabbie alla<br />

temperatura di 25 ± 2ºC, umidità relativa di 55 ± 5 % ed in condizioni di luce<br />

naturale.<br />

Gli adulti sfarfallati sono stati collezionati quotidianamente ed isolati<br />

individualmente in provette di vetro ( Ø 2 cm x 8 cm) chiuse da una rete a maglia<br />

stretta (1 mm). Gli individui isolati sono stati utilizzati dopo almeno 12 ore in saggi<br />

elettrofisiologici e comportamentali.<br />

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