31.05.2013 Views

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

5.5a - Conclusioni<br />

Le antenne di D. kuriphilus perecepiscono i segnali chimici emessi dalle<br />

piante. Dall’analisi delle risposte olfattive è emerso un significativo effetto attrattivo<br />

dei composti volatili emessi dai rami di castagno con danno meccanico non recente<br />

(60-120 minuti dopo il danno) verso gli adulti dell’insetto. Piantine intere, rami<br />

integri e rami con danno meccanico recente, invece, non sono risultati attrattivi.<br />

L’importanza dei composti volatili emessi da piante danneggiate nel processo di<br />

localizzazione della pianta ospite da parte di insetti fitofagi è stata evidenziata anche<br />

in altri studi (Bolter et al., 1997; Ruther et al., 2000; van Tol et al., 2004). Il<br />

significato biologico di tale fenomeno, tuttavia, è ancora poco chiaro. E’ probabile<br />

che odori emessi da piante danneggiate possano segnalare un substrato più<br />

facilmente attaccabile rispetto ad una pianta sana. In alcune specie, inoltre, è stato<br />

osservato un comportamento di aggregazione degli adulti in risposta a composti<br />

volatili emessi dalla pianta a seguito del danno provocato dall’attività trofica e di<br />

ovideposizione di individui conspecifici (Loughrin et al., 1996; Bolter et al., 1997;<br />

Sun et al., 2010). Gli odori emessi dalla pianta non ospite sono risultati repellenti<br />

verso gli adulti di D. kuriphilus. La capacità del cinipide di evitare attivamente le<br />

piante non ospiti, attraverso la percezione di stimoli chimici volatili, e non<br />

semplicemente di ignorarli, potrebbe costituire un meccanismo ulteriore per<br />

ottimizzare la localizzazione della pianta e potrebbe avere rilevanti conseguenze<br />

evolutive (Forbes et al., 2005; Feder e Forbes, 2007). Effetti deterrenti e repellenti di<br />

composti di piante non ospiti sono stati osservati anche in altri insetti monofagi<br />

(Bernays et al., 2000; Linn et al., 2005). I componenti repellenti della pianta non<br />

ospite potrebbero essere potenzialmente impiegati nel controllo del fitofago (Ukeh et<br />

al., 2010).<br />

Sono state evidenziate differenze quali-quantitative tra le miscele di composti<br />

emesse durante la prima ora dopo il danno e l’ora successiva. Dalla prima alla<br />

seconda ora dopo il taglio è stata rilevata una presenza aggiuntiva di (E)-2-esenale,<br />

60

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!