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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE

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particolare). Un flusso di aria (60 ml/min), generato da una pompa e regolato<br />

attraverso due flussometri, veniva fatto passare attraverso una trappola a carbone<br />

attivo ed una beuta contenente acqua distillata. L’aria, una volta purificata ed<br />

umidificata, attraversava le due “camere di scelta”, costituite da due cilindri di vetro<br />

(L= 9 cm; Ø interno 3 cm) chiuse da setti in teflon. Successivamente l’aria fluiva nel<br />

tubo ad Y dove erano registrate le risposte comportamentali degli insetti.<br />

L’apparato è stato collocato in un contenitore (90 cm x 75 cm x 40 cm), il cui<br />

fondo era rivestito di carta bianca per consentire alla luce di diffondersi in maniera<br />

uniforme; la sorgente luminosa, rappresentata da due neon bianchi rispettivamente<br />

di 36 W posti ad un’altezza di circa 1 m dal fondo e posizionati sul tubo ad Y in<br />

modo da non influenzare la scelta degli insetti garantiva un’illuminazione, all’interno<br />

del tubo, di 2,500 Lux.<br />

Le prove sono state condotte saggiando un prodotto alla volta e lasciando<br />

vuota una delle camere di scelta o inserendo un disco di carta da filtro (Whatman<br />

N°1, Ø 0,8 cm) impregnato con acqua distillata o con solvente. Al fine di verificare<br />

la specificità dell’insetto nei confronti dei segnali emessi dalla pianta ospite, sono<br />

stati condotti tre esperimenti aggiuntivi: (1) rametti intatti di pianta non ospite vs aria<br />

pura; (2) rametti di pianta non ospite a cui era stato inferto un danno remoto vs aria<br />

pura; (3) rametti di pianta ospite con lesione remota vs rametti della pianta non ospite<br />

con lesione simile. I rami utilizzati nella sperimentazione erano asportati dalla pianta<br />

solo prima di iniziare l’esperimento ed erano posti in contenitori d’acqua per non<br />

alterarne il contenuto fisiologico (Tasin et al., 2005). Ogni ramo del peso di circa 2 g<br />

era provvisto di 2 foglie e di 3 gemme. Il danno meccanico era ottenuto tagliando le<br />

parti vegetali in pezzi della larghezza di 0,5 cm (van Tol et al., 2002).<br />

E’ stata, inoltre, determinata la risposta comportamentale dell’insetto ad una<br />

miscela sintetica contenete i 14 componenti identificati nello stesso rapporto presente<br />

nello spazio di testa di un campione di rametti della pianta ospite a cui era stata<br />

inferta una lesione. In tal caso, in una camera di scelta era inserito un dischetto di<br />

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