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28° Congresso Internazionale ICOH - Giornale Italiano di Medicina ...

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180 G Ital Med Lav Erg 2006; 28:2<br />

www.gimle.fsm.it<br />

(46%), i gruppi costituiti da patologie muscoloscheletriche<br />

ed ematologiche hanno mostrato un sostanziale aumento<br />

delle ore lavorate con incrementi rispettivamente<br />

pari al 50.3% e 71.5%. Giova ricordare, tuttavia, come<br />

nel caso delle patologie ematologiche, la scarsa numerosità<br />

del campione (3 casi in tutto) conferisca una scarsa<br />

significatività al dato osservato.<br />

CONCLUSIONI<br />

I risultati, analizzati per gruppi omogenei <strong>di</strong> patologie,<br />

hanno evidenziato come l’in<strong>di</strong>cazione sanitaria<br />

espressa abbia consentito, in oltre l’80% dei soggetti oggetto<br />

del presente stu<strong>di</strong>, <strong>di</strong> ridurre il numero <strong>di</strong> assenze<br />

per malattia nel periodo successivo all’applicazione della<br />

limitazione stessa consentendo, così, un rapido e proficuo<br />

reinserimento del lavoratore. Si sottolinea, inoltre,<br />

come tale osservazione non appaia con<strong>di</strong>zionato da singoli<br />

o isolati gruppi <strong>di</strong> patologie ma sia un dato sostanzialmente<br />

uniforme in tutte le classi omogenee <strong>di</strong> patologie<br />

considerate ad eccezione dell’area psichiatrico-psicologica<br />

dove tuttavia l’esiguità del campione conferisce<br />

scarsa significatività al dato.<br />

Per quanto riguarda, invece, le ore straor<strong>di</strong>narie lavorate<br />

si evidenzia una complessiva riduzione, come per altro<br />

atteso, delle stesse da attribuire alla sostanziale regolarizzazione<br />

dell’orario imposta attraverso la formulazione<br />

<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> idoneità con limitazioni/prescrizioni. Tale<br />

dato tuttavia non appare uniforme nelle <strong>di</strong>verse classi<br />

<strong>di</strong> patologie considerate: in alcuni gruppi (muscoloscheletrico<br />

ed ematologico), infatti, l’attento piano <strong>di</strong> monitoraggio<br />

intrapreso dal me<strong>di</strong>co del lavoro ha consentito<br />

un pieno e progressivo reinserimento del lavoratore così<br />

da consentire una piena utilizzabilità dello stesso anche<br />

all’interno <strong>di</strong> eventuali turni straor<strong>di</strong>nari.<br />

La nostra esperienza condotta nell’ambito del personale<br />

addetto alla conduzione <strong>di</strong> automezzi <strong>di</strong> trasporto<br />

pubblico, su gomma e rotaia, conferma il ruolo determinante<br />

del me<strong>di</strong>co del lavoro nel garantire, nel caso delle<br />

più comuni patologie <strong>di</strong> tipo cronico-degenerativo, una<br />

rapida ripresa dell’attività lavorativa in con<strong>di</strong>zioni che<br />

consentano la piena tutela della con<strong>di</strong>zione clinica del lavoratore,<br />

un’ottimale compliance nei confronti delle terapie<br />

prescritte e che permettano <strong>di</strong> valorizzare la professionalità<br />

acquisita negli anni dal lavoratore stesso.<br />

SESSIONE: MEDICO DEL LAVORO<br />

E RISCHIO BIOMECCANICO<br />

CS-09<br />

SINTOMI ED ALTERAZIONI MUSCOLO-SCHELETRICHE<br />

IN PERSONALE DELLA POLIZIA DI STATO ESPOSTO<br />

A RISCHIO BIOMECCANICO<br />

V. Borraccia1 , E. Buongiorno2 , D. De Cicco3 ,<br />

C. Di Pierri2 , G.A. Mantineo1 , N. Montrone3 ,<br />

M. Pesola3 , C. Volpe1 , L. Ambrosi3 1 Polizia <strong>di</strong> Stato - Ministero dell’Interno, Dipartimento della<br />

Pubblica Sicurezza<br />

2 Cultore della materia<br />

3 Fondazione Clinica del Lavoro “S. Maugeri” - Centro <strong>di</strong> Cassano<br />

Murge (BA)<br />

RIASSUNTO. L’obiettivo del presente stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong><br />

indagare su alterazioni morfofunzionali del rachide in lavoratori<br />

della Polizia <strong>di</strong> Stato, addetti a mansioni considerate<br />

potenzialmente a rischio, al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare alterazioni<br />

precliniche a carico del rachide e <strong>di</strong> impostare adeguate misure<br />

preventive. Un’anamnesi fisiopatologica e lavorativa è stata<br />

ottenuta me<strong>di</strong>ante la somministrazione ad agenti della Polizia <strong>di</strong><br />

Stato, in servizio presso la Questura <strong>di</strong> Bari, <strong>di</strong> un questionario su<br />

caratteristiche anagrafiche, attività lavorativa, sintomatologia<br />

rachidea riferita e presenza <strong>di</strong> patologie <strong>di</strong> tipo ortope<strong>di</strong>co. Tutti i<br />

lavoratori selezionati sono stati sottoposti a valutazione<br />

neurologica ed ortope<strong>di</strong>ca, esame ra<strong>di</strong>ografico del rachide, esame<br />

tri<strong>di</strong>mensionale Formetric, esame teletermografico del rachide. Il<br />

campione è stato stratificato per classi <strong>di</strong> età e per mansione. In<br />

base alla mansione svolta sono state in<strong>di</strong>viduate 4 attività<br />

potenzialmente a rischio biomeccanico, svolte singolarmente o in<br />

associazione tra loro: guida <strong>di</strong> moto, auto, elicotteri, uso <strong>di</strong><br />

videoterminale. L’età me<strong>di</strong>a dell’intero campione, costituito da<br />

211 soggetti, tutti <strong>di</strong> sesso maschile, era <strong>di</strong> 39 aa. (DS: ± 4). Per<br />

quanto riguarda la sintomatologia lamentata a carico del rachide,<br />

solo 41 soggetti (17,98%) si <strong>di</strong>chiaravano asintomatici, in<br />

contrasto con i dati riguardanti l’obiettività clinica; questi ultimi<br />

risultavano normali nella quasi totalità del campione, ad<br />

eccezione <strong>di</strong> 3 lavoratori (1,31%), i quali presentavano alterazioni<br />

cliniche <strong>di</strong> tipo neurologico. Alterazioni strutturali del rachide<br />

erano evidenziabili ra<strong>di</strong>ologicamente nel 64,9% dei soggetti.<br />

L’esame Formetric rilevava alterazioni in <strong>di</strong>fferenti tratti del<br />

rachide, anche coesistenti tra loro. Alterazioni all’esame<br />

teletermografico riguardavano il 63,99% del campione ed<br />

interessavano soprattutto il tratto lombare (38,86%), la regione<br />

dorsale (18%) e cervicale (7,1%). La frequenza relativa del tratto<br />

dorsale tendeva ad aumentare con l’aumentare dell’età. Le<br />

alterazioni morfo- funzionali riscontate nel campione sembrano<br />

più dovute alla mansione svolta, che a fenomeni degenerativi<br />

propri dell’aumentare dell’età, anche in considerazione dell’età<br />

me<strong>di</strong>a poco elevata del campione e del fatto che l’arruolamento<br />

nella Polizia <strong>di</strong> Stato è subor<strong>di</strong>nato al riscontro <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione<br />

fisica ottimale, caratterizzata anche dall’assenza <strong>di</strong> alterazioni del<br />

rachide. L’assenza <strong>di</strong> alterazioni clinicamente evidenti, in<br />

contrasto con il quadro sintomatologico riferito dall’82,02% degli<br />

esaminati e con l’obiettività strumentale riscontrata, impone<br />

l’esecuzione più approfon<strong>di</strong>ta dell’esame clinico in presenza <strong>di</strong><br />

sintomatologia e suggerisce l’utilizzo complementare <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>che<br />

strumentali non invasive, come la teletermografia e l’esame<br />

Formetric.<br />

Parole chiave: polizia, alterazioni muscolo-scheletriche.

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