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28° Congresso Internazionale ICOH - Giornale Italiano di Medicina ...

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202 G Ital Med Lav Erg 2006; 28:2<br />

www.gimle.fsm.it<br />

CS-20<br />

BIOMONITORAGGIO DELL’IRIDIO<br />

IN UNA POPOLAZIONE URBANA<br />

I. Iavicoli1 , B. Bocca2 , S. Caimi2 , A. Alimonti2 ,<br />

G. Carelli1 , A. Bergamaschi1 1 Centro <strong>di</strong> Igiene Industriale. Università Cattolica del Sacro Cuore,<br />

Roma<br />

2 Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione. Primaria. Istituto<br />

Superiore <strong>di</strong> Sanità, Roma<br />

RIASSUNTO. L’iri<strong>di</strong>o (Ir) è uno dei sei elementi, <strong>di</strong>ffusamente<br />

conosciuti come i metalli del gruppo del platino. Per le sue<br />

eccellenti proprietà catalitiche, l’Ir è stato recentemente<br />

introdotto nei DeNOx, una nuova generazione <strong>di</strong> catalizzatori.<br />

Scopo del nostro stu<strong>di</strong>o è stato determinare i livelli urinari <strong>di</strong> Ir<br />

in una popolazione urbana. Sono stati stu<strong>di</strong>ati 122 soggetti maschi<br />

sani della città <strong>di</strong> Roma (Italia). La determinazione dell’Ir nei<br />

campioni <strong>di</strong> urine <strong>di</strong> questi soggetti è stata effettuata me<strong>di</strong>ante<br />

spettrometria <strong>di</strong> massa a emissione a plasma con accoppiamento<br />

induttivo ad alta risoluzione.<br />

Il livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Ir urinario è stato <strong>di</strong> 10.41 ng/g creatinina<br />

(deviazione standard: 9.67; 25°-75° percentile: 3,62 -12,74 ng/g<br />

creatinina).<br />

L’ipotizzabile aumento dell’esposizione ambientale ad Ir dovuto<br />

al suo crescente utilizzo impone pertanto alla comunità scientifica<br />

<strong>di</strong> porre maggiore attenzione alla valutazione dei livelli biologici<br />

<strong>di</strong> questo metallo, estendendo auspicabilmente l’attività <strong>di</strong><br />

monitoraggio anche al materiale aero<strong>di</strong>sperso presente<br />

nell’ambiente <strong>di</strong> vita.<br />

In questo contesto <strong>di</strong> sorveglianza si inserisce il nostro lavoro i cui<br />

risultati potranno essere confermati e integrati da stu<strong>di</strong> futuri.<br />

ABSTRACT. Iri<strong>di</strong>um (Ir) is one of the six elements collectively<br />

known as the platinum group metals. For its excellent catalytic<br />

properties, Ir was recently introduced into DeNOx, a new<br />

generation of automotive catalysts.<br />

The aim of our study was to evaluate urinary Ir levels in an urban<br />

population. A total of 122 healthy male subjects of Rome (Italy)<br />

were stu<strong>di</strong>ed. Ir quantification in the urine samples of these subjects<br />

was carried out by sector field inductively coupled plasma mass<br />

spectrometry.<br />

The mean urinary Ir level was 10.41 ng/g creatinine (standard<br />

deviation: 9.67; 25th-75th percentile: 3,62 - 12,74 ng/g creatinine).<br />

The scientific community should respond to a potential increase in<br />

environmental exposure to Ir, due to its growing use as a catalyst,<br />

with very careful evaluation of the biological levels of this metal<br />

and monitoring of airborne particulate present in the life<br />

environment. Further investigation will enable researchers to<br />

confirm and integrate the fin<strong>di</strong>ngs of our present study undertaken<br />

in the context of surveillance.<br />

INTRODUZIONE<br />

L’Iri<strong>di</strong>o (Ir) è un metallo che appartiene con il Platino<br />

(Pt), il Palla<strong>di</strong>o (Pd), il Ro<strong>di</strong>o (Rh), il Rutenio (Ru) e l’Osmio<br />

(Os) agli elementi del gruppo del Platino (PGEs).<br />

L’Ir è impiegato, in lega con il Pt, come agente indurente<br />

ed una delle sue principali applicazioni industriali è rappresentata<br />

dalla fabbricazione <strong>di</strong> attrezzature utilizzate ad<br />

alte temperature. Nell’industria elettronica è usato nella<br />

produzione <strong>di</strong> contatti elettrici come le candele al Pt/Ir. In<br />

lega con l’Os viene adoperato nella costruzione dei pennini<br />

delle penne stilografiche e dei perni per le bussole.<br />

L’utilizzo <strong>di</strong> Ir si è, inoltre, recentemente <strong>di</strong>ffuso nei catalizzatori<br />

<strong>di</strong> ultima generazione “DeNOx” nell’industria<br />

automobilistica per ridurre drasticamente l’emissione de-<br />

gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NO x ) da parte dei motori automobilistici<br />

(1). Lo sviluppo e l’adozione <strong>di</strong> questi catalizzatori<br />

innovativi si è reso necessario per l’esigenza delle case<br />

produttrici <strong>di</strong> automobili <strong>di</strong> adeguarsi alle sempre più severe<br />

normative, che regolano l’emissione degli inquinanti<br />

dai motori a combustione. Se da un lato questi <strong>di</strong>spositivi<br />

migliorano significativamente la qualità dell’aria, tuttavia<br />

determinano l’emissione nell’ambiente dei PGEs<br />

che si depositano nella polvere stradale, nel terreno e nelle<br />

acque. Il recente utilizzo dell’Ir nell’industria automobilistica<br />

ha comportato una crescente esposizione della<br />

popolazione generale a questo xenobiotico.<br />

In letteratura le informazioni relative agli effetti che<br />

questo metallo provoca sulla salute dell’uomo sono<br />

estremamente ridotte. Nel 1955 un caso <strong>di</strong> dermatite da<br />

contatto venne attribuito all’esposizione ad una lega metallica<br />

<strong>di</strong> Pt/Ir (2). Stu<strong>di</strong> condotti sui lavoratori in raffinerie<br />

<strong>di</strong> Pt hanno evidenziato la presenza <strong>di</strong> prick tests<br />

cutanei positivi ai sali <strong>di</strong> Pt, Pd, Rh, Ru ed Ir (3, 4). Nel<br />

1995 è stato riportato un caso <strong>di</strong> orticaria da contatto con<br />

reazioni anafilattiche provocate dall’esposizione professionale<br />

a sali <strong>di</strong> Ir (5). Il rischio principale per la salute<br />

dell’uomo, correlato con l’esposizione ad Ir, è quin<strong>di</strong><br />

rappresentato dalla possibilità <strong>di</strong> sviluppare ipersensibilità<br />

e reazioni allergiche a questo metallo. Tale rischio sarebbe<br />

particolarmente elevato per le categorie <strong>di</strong> lavoratori<br />

che sono professionalmente esposte all’Ir mentre<br />

sembrerebbe ancora trascurabile per la popolazione generale.<br />

Scopo <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o è stato <strong>di</strong> valutare i livelli<br />

urinari <strong>di</strong> Ir in una popolazione <strong>di</strong> Roma (Italia).<br />

MATERIALI E METODI<br />

Soggetti<br />

Il gruppo stu<strong>di</strong>ato è costituito da 118 soggetti sani <strong>di</strong><br />

sesso maschile (età 45,3 ± 9,9 anni, me<strong>di</strong>a ± DS; intervallo<br />

23 - 64).<br />

Tutti i soggetti sono stati intervistati utilizzando un<br />

questionario. Le informazioni ottenute hanno riguardato<br />

l’età, il peso, l’altezza, la presenza <strong>di</strong> metalli nobili nelle<br />

restaurazioni dentali, lo stato <strong>di</strong> salute generale, l’uso<br />

abituale <strong>di</strong> farmaci, il consumo <strong>di</strong> alcool e caffè, le abitu<strong>di</strong>ni<br />

alimentari e l’esercizio fisico.<br />

Tutti i soggetti arruolati nello stu<strong>di</strong>o, ai quali sono<br />

stati illustrati gli obiettivi della ricerca, hanno fornito il<br />

loro consenso informato.<br />

Raccolta e trattamento dei campioni<br />

I campioni <strong>di</strong> urina sono stati raccolti in provette <strong>di</strong><br />

polietilene da 50 ml (Kartell, Milano, Italia). Le provette<br />

sono state preventivamente decontaminate con HNO 3<br />

al 10% e quin<strong>di</strong> risciacquate <strong>di</strong>verse volte con acqua<br />

deionizzata ad elevata purezza (Idrolab-a System, Idron,<br />

Rome, Italy). Le urine sono state congelate entro due ore<br />

dal prelievo e conservate a - 20 °C fino al momento dell’analisi.<br />

Successivamente sono state trattate all’interno<br />

<strong>di</strong> un laboratorio a contaminazione controllata <strong>di</strong> Classe-<br />

100 (Tamco, Roma, Italia) per preservarne l’integrità e<br />

minimizzare il rischio <strong>di</strong> contaminazione o per<strong>di</strong>ta degli<br />

analiti. Lo scongelamento dei campioni è avvenuto a

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