28° Congresso Internazionale ICOH - Giornale Italiano di Medicina ...
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G Ital Med Lav Erg 2006; 28:2 223<br />
www.gimle.fsm.it<br />
186 milioni i “child labourers” nella fascia d’età tra i<br />
5 e i 14 anni, mentre 171 milioni <strong>di</strong> bambini sono impegnati<br />
in lavori rischiosi (Tab. I e II). La <strong>di</strong>stribuzione<br />
regionale <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong>fferenze significative: la situazione<br />
dell’Europa appare molto <strong>di</strong>versa se paragonata<br />
con le altre regioni nel mondo. Lo sviluppo economico,<br />
il livello tecnologico delle attività industriali,<br />
la presenza <strong>di</strong> istituzioni democratiche e il rispetto dei<br />
<strong>di</strong>ritti fondamentali della popolazione in generale e<br />
dei lavoratori in particolare, rende il lavoro minorile<br />
un fenomeno limitato. Nonostante ciò in Europa il<br />
problema esiste, manifestandosi con tipologie <strong>di</strong>fferenti<br />
a seconda dei paesi.<br />
È molto <strong>di</strong>fficile valutare l’entità dei lavori rischiosi<br />
in Europa dal momento che i dati sono molto scarsi. Possiamo<br />
affermare che la grande maggioranza dei minori<br />
sono impegnati in attività lavorative nel settore agricolo,<br />
nell’industria, nei servizi e nelle piccole me<strong>di</strong>e imprese a<br />
conduzione familiare (2).<br />
La rilevanza politica del problema del lavoro minorile<br />
nelle Regioni Europee è testimoniata dal fatto che ben<br />
42 dei 52 Stati Membri dell’Ufficio Regionale per l’Europa<br />
dell’OMS hanno ratificato la Convenzione 182 sulle<br />
peggiori forme <strong>di</strong> lavoro minorile. Questo processo è<br />
stato <strong>di</strong>fficoltoso per alcuni Paesi, soprattutto nell’Europa<br />
Orientale.<br />
Tabella I. Stima, per gruppi <strong>di</strong> età, del lavoro minorile,<br />
dei bambini economicamente attivi e dei bambini<br />
impegnati in lavori rischiosi nel mondo, anno 2000 (1)<br />
Fasce<br />
d’età<br />
Bambini Lavoro Bambini<br />
economicamente minorile impegnati in lavori<br />
attivi (milioni) (milioni) rischiosi (milioni)<br />
5-14 210,8 186,3 111,3<br />
15-17 140,9 59,2 59,2<br />
Totale 351,7 245,5 170,5<br />
Tabella II. Distribuzione regionale dei bambini tra 5-14<br />
anni economicamente attivi, anno 2000 (1)<br />
Regione<br />
Numero <strong>di</strong> bambini<br />
(in milioni)<br />
Economie sviluppate 2,5 2,0<br />
Economie in transizione 2,4 4,0<br />
Asia e Pacifico 127,3 19,0<br />
America Latina e Carabi 17,4 16,0<br />
Africa Sub Sahariana 48,0 29,0<br />
Me<strong>di</strong>o oriente e Nord Africa 13,4 15,0<br />
Totale 211,0 18,0<br />
MAGGIORE VULNERABILITÀ DEI BAMBINI SUL LAVORO<br />
Gli effetti dei lavori rischiosi sulla salute fisica, psicologica<br />
ed evolutiva dei bambini sono ben noti. La ricerca<br />
moderna fornisce nuove informazioni riguardo<br />
%<br />
l’impatto sulla salute dei minori <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro<br />
avverse compresi gli effetti neurologici, immunologici,<br />
comportamentali e psicosociali che conducono alla violenza,<br />
al torpore mentale ed alla riduzione del quoziente<br />
intellettivo. Nonostante ciò molti aspetti sono ancora<br />
da approfon<strong>di</strong>re relativamente agli effetti a lungo termine<br />
(nella vita adulta), psicosociali e <strong>di</strong> esposizioni combinate<br />
a particolari rischi. In questo contesto numerosi<br />
altri fattori, <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura, rendono i bambini più vulnerabili<br />
nei confronti dei rischi occupazionali rispetto<br />
agli adulti:<br />
• Bambini e adolescenti sono frequentemente impiegati<br />
in settori particolarmente a rischio per la loro salute<br />
(es. Costruzioni, etc.).<br />
• La percezione dei rischi da parte dei bambini è bassa:<br />
normalmente essi sottostimano i rischi per la loro salute<br />
e sicurezza.<br />
• Le misure <strong>di</strong> protezione attualmente previste per la<br />
salute e la sicurezza (DPI, postazioni <strong>di</strong> lavoro, strumenti<br />
ergonomici e valori limite <strong>di</strong> soglia per il rischio<br />
chimico) sono stu<strong>di</strong>ati e finalizzati alla protezione<br />
<strong>di</strong> lavoratori adulti.<br />
• Bambini e adolescenti non sono rappresentati nell’ambito<br />
dei contesti sindacali e quin<strong>di</strong> i loro interessi<br />
non possono essere protetti attraverso il consueto<br />
<strong>di</strong>alogo tra le parti sociali sul tema della salute e sicurezza<br />
sul lavoro.<br />
• Il lavoro minorile è spesso sommerso pertanto la sua<br />
prevenzione non può essere organizzata nell’ambito<br />
della legislazione esistente in materia.<br />
ATTIVITÀ E PROPOSTE DEI CC OMS<br />
L’azione dell’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità<br />
(OMS) con i suoi Centri <strong>di</strong> Collaborazione (CC OMS) si<br />
è concentrata nell’attivazione <strong>di</strong> importanti cooperazioni,<br />
progetti e linee d’intervento sulla tematica.<br />
In particolare il Work Plan 2001-2005 del network<br />
dei CC OMS ha attivato una specifica Task Force sui<br />
lavori pericolosi per i bambini (Hazardous Child Labour)<br />
per sviluppare progetti nazionali e internazionali<br />
sul tema. I rischi lavorativi per la salute dei bambini sono<br />
stati sottolineati anche dalla Global Alliance on<br />
Healthy Environments for Children (HECA) dell’OMS.<br />
L’OIL ha dato particolare risalto ai lavori pericolosi per<br />
i minori all’interno dell’International Programme on<br />
Elimination of Child Labour (IPEC), che fornisce assistenza<br />
a molti paesi della regione Europea. Infine anche<br />
l’International Commission on Occupational Health<br />
(<strong>ICOH</strong>), ha creato un gruppo <strong>di</strong> lavoro specifico per lo<br />
stu<strong>di</strong>o degli aspetti sulla salute occupazionale del lavoro<br />
minorile.<br />
Altre attività sono state portate avanti a livello internazionale.<br />
Tra queste, nel febbraio del 2004 si è<br />
svolta a Fiuggi la “WHO Consultation on Occupational<br />
Health Risks for Children” che ha prodotto importanti<br />
in<strong>di</strong>cazioni e strategie per affrontare il problema<br />
<strong>di</strong> bambini ed adolescenti che lavorano. Il meeting ha<br />
riunito oltre agli esperti <strong>di</strong> organismi internazionali<br />
quali OMS, OIL e <strong>ICOH</strong>, anche rappresentanti provenienti<br />
da <strong>di</strong>versi paesi europei. L’Ufficio Regionale per