28° Congresso Internazionale ICOH - Giornale Italiano di Medicina ...

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210 G Ital Med Lav Erg 2006; 28:2 www.gimle.fsm.it tori a flusso costante (1.7 - 2.2 litri/minuto) e filtri in esteri misti di cellulosa (25 mm Ø e porosità 0,8 micron). La determinazione successiva del quarzo sui filtri campionati è stata effettuata per via diffrattometrica a RX utilizzando allo scopo un diffrattometro PHILIPS tipo PW 1729, il cui limite di rivelabilità (LDR) del quarzo è stato stimato pari a 0.01 mg. Nell’operazione di sabbiatura a causa dell’elevata produzione di polvere l’operatore utilizzava come protezione per il corpo una tuta di cotone e per la testa uno “scafandro” con respirazione assistita e, per problemi di visibilità, l’attività si interrompeva ogni 10-30 minuti; sono stati eseguiti campionamenti statici anche durante le pause lavorative. RISULTATI I risultati indicano un’importante presenza di polveri respirabili durante le varie attività del cantiere (intervallo: 0,2 - 12,5 mg/m3 ) (Tab. I) ed in alcune fasi, una significativa presenza di silice libera cristallina SLC (valore massimo 0.09 mg/m3 ). Nell’attività di sabbiatura si è fatta una distinzione tra due fasi: pausa lavorativa in cui il valore medio della concentrazione di polvere respirabile è risultato di 71.3 mg/m3 (range: 36 mg/m3 a 486 mg/m3 , con concentrazione media di SLC di 0.25 mg/m3 ) e fase lavorativa in cui la concentrazione media di polvere respirabile risultava pari a 154.3 mg/m3 (SLC respirabile pari a 2.9 mg/m3 ): 10 volte superiore al valore medio ottenuto nelle fasi di pausa e più di 50 volte superiore al valore di TLV-TWA di 0.05 mg/m3 indicato dall’ACGIH sino al 2005 (Tab. II). Tabella I. Risultati campionamenti personali in varie fasi lavorative Tempo (min) (range 100 - 222) Polvere respirabile SiO 2 mg/m 3 mg/m 3 Range (min-max) Range (min-max) 0.2 - 12.5
G Ital Med Lav Erg 2006; 28:2 211 www.gimle.fsm.it and in particular the data that describe what/how has the accident happened and the sector/subsector of workers. In order to continue this activity during the next years, it will be useful to control the trend. PREMESSA L’analisi statistica degli infortuni sul lavoro è uno strumento fondamentale per programmare interventi mirati di prevenzione e di formazione nei settori che risultano più a rischio. Tra i compiti principali degli S.P.E.S.A.L. rientrano il monitoraggio e la verifica degli infortuni sul lavoro avvenuti nel territorio di competenza della ASL. Il numero degli infortuni nel corso degli ultimi decenni è notevolmente diminuito. Conferme giungono dalle ultime stime previsionali effettuate dall’INAIL elaborate per l’anno 2005 che indicano un calo delle denunce di infortunio sul lavoro valutabile, in via prudenziale, intorno al 2%, in misura cioè sensibilmente più accentuata rispetto ai risultati comunque positivi raggiunti negli ultimi anni. Ciò deve essere di ulteriore stimolo per la ricerca e l’attuazione di nuovi programmi di intervento tesi alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. MATERIALI E METODI Nell’ottica quindi di meglio monitorare gli infortuni per poter intervenire poi in ambito preventivo e/o sanzionatorio, lo S.P.E.S.A.L. della A.S.L. FG/1 nel corso del 2005 ha attivato un sistema informatico di registrazione degli eventi infortunistici. Le fonti informative sono principalmente i Servizi di Pronto Soccorso dove i medici compilano i certificati di infortunio con annotazione delle generalità dell’infortunato, il nome della ditta di appartenenza, il luogo e modalità dell’evento, la diagnosi clinica, la prognosi. Altre fonti di informazione sono l’INAIL e le Procure della Repubblica che inviano gli atti per delega al Servizio ad effettuare le indagini di Polizia Giudiziaria. Inoltre pervengono atti relativi ad infortuni su cui indagano altri S.P.E.S.A.L. i quali poi sub-delegano al nostro Servizio per competenza territoriale. In fase di elaborazione dei dati registrati sui moduli di denuncia sono stati ricavati altri dati tra cui la sede anatomica delle lesioni riportate in conseguenza dell’evento infortunistico, il settore ed il sub-settore lavorativo. Per quanto concerne la sede anatomica, la stessa è stata suddivisa in: arti - rachide - tronco - cranio - occhi; laddove le lesioni abbiano interessato più sedi anatomiche l’infortunio è stato classificato come politrauma. Le modalità di insorgenza degli infortuni sono state suddivise in: caduto in piano - caduto dall’alto - si è colpito con - taglio - colpito da - schiacciato da - sforzo - ustione. Le ditte sono state suddivise in settori lavorativi: agricoltura - commercio - industria - pesca - servizi. All’interno del settore industria sono stati ulteriormente individuati i sub-settori: agroalimentare, edilizia, lapidei, legno, metalmeccanica, varie. All’interno del settore servizi sono stati individuati i sub-settori: istruzione - pubblica amministrazione - trasporti - pulizie - turismo - sanità. RISULTATI L’analisi include n° 870 eventi infortunistici avvenuti nel corso del 2005. L’età media del campione è pari a 36,51 anni (DS = 14.10). Gli infortunati sono in 714 casi maschi ed in 156 femmine, di età inferiore/uguale a 29 anni in 280 casi, compresa tra 30 e 49 in 413 casi e maggiore/uguale di 50 anni in 177 casi. La distribuzione per Settore lavorativo mostra che l’Industria rappresenta quasi la metà del totale con 421 infortuni, segue il settore Servizi con 289 infortuni, l’Agricoltura con 117, quindi la Pesca con 6 infortuni ed il Commercio con 6 infortuni; per 30 infortuni non è stato possibile individuare il settore di appartenenza. La distribuzione degli infortuni nel settore Industria indica che l’Edilizia rappresenta il 53% degli infortuni del settore con 220 eventi, segue l’Agroalimentare con 58 eventi, quindi il sub-settore Varie con 26, Metalmeccanica con 10, Lapidei con 7, il Legno con 2 infortuni; per 98 eventi infortunistici non è stato possibile individuare il sub-settore di appartenenza. La distribuzione degli infortuni nel settore Servizi mostra che il sub-settore Istruzione rappresenta esattamente il 50% degli infortuni con 144 eventi, segue Trasporti con 26, Pubblica Amministrazione con 25, Sanità con 24, Pulizie con 19, infine Turismo con 7 infortuni; per 44 infortuni non è stato possibile assegnare un subsettore di appartenenza. L’analisi delle modalità di accadimento degli infortuni indica che 155 infortuni sono avvenuti in seguito a caduto in piano, 112 colpito da, 99 caduto dall’alto, 91 in seguito a taglio, 65 in itinere, 57 si è colpito con, 42 schiacciato da, 24 da sforzo, 4 da ustione; per 219 infortuni non è stato possibile ricavare la modalità di accadimento. Le sedi anatomiche più colpite sono gli arti con 577 casi, il cranio con 118, tronco e colonna vengono interessati entrambi in 58 casi, più sedi anatomiche sono interessate in 44 casi, gli occhi in 12 casi, per 3 casi non è stato possibile individuare la sede delle lesioni. La stratificazione della durata della prognosi indica che la maggior parte degli infortuni ha una prognosi contenuta nei 10 gg. In 100 infortuni la prognosi ha superato i 30 gg, in 4 casi è riservata, in 2 casi vi è stato il decesso: di questi 1 caso è avvenuto per folgorazione su un impianto industriale (settore Industria) ed 1 caso in itinere in seguito ad incidente stradale (settore Servizi). I 4 casi con prognosi riservata riguardano tutti il comparto Industria. La durata media della prognosi è pari a 11,6 giorni. La mediana è pari a 7 giorni. Tali indici sono sostanzialmente identici per maschi e femmine. La proporzione di infortuni gravi sul totale ( n° di infortuni con prognosi > 40 gg / totale x 100) è pari 1,72%; tale proporzione riferita al sesso maschile è pari a 1.98, mentre per il sesso femminile è pari a 0.64. Gli stessi indici di gravità suddivisi per settore lavorativo vengono riportati nella tabella seguente (Tab. I). Si evince chiaramente che il settore ad alto indice di gravità è l’Industria. Le differenze di media e mediana sono minime.
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Page 70: 7. M. Buonocore, C. Bonezzi: Sindro

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