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166 G Ital Med Lav Erg 2006; 28:2 www.gimle.fsm.it iter burocratici. Inoltre, i responsabili della associazione pubblicizzano il nostro “filo diretto” tra gli iscritti a li invitano a rivolgersi a noi qualora presentino dei sintomi sospetti. In questo modo, in alcuni casi, abbiamo potuto fare tempestiva diagnosi di malattia professionale e tranquillizzare altri ex lavoratori preoccupati di una sintomatologia dimostratasi non riferibile a patologia da amianto. METODI Dei 121 lavoratori ex esposti ad amianto seguiti dal Servizio Pre.S.A.L., nell’anno 2005 ne sono pervenuti 46 nel nostro ambulatorio. Di questi, 12 (gruppo A) sono stati chiamati per sedute di controllo di patologie professionali già accertate e 16 per controllo dello stato di salute (gruppo B). Altri 14 hanno avuto accesso dopo contatto tramite filo diretto (gruppo C) e 4 ci sono stati segnalati dall’Associazione ex Esposti ad Amianto (tab. I). Tabella I. Modalità di accesso al Servizio Pre.S.A.L. RISULTATI Non sono emerse patologie nuove, né significativi peggioramenti nei gruppi A e B, mentre nel gruppo C sono state rilevate riacutizzazioni di stati cronici già presenti. Nel gruppo D sono stati accertati un caso di mesotelioma pleurico e un caso di eteroformazione escavata del lobo polmonare inferiore destro per i quali è stata fatta denuncia di malattia professionale all’INAIL ed alla Procura della Repubblica. DISCUSSIONE La sinergia tra la ASL e l’AEA è stata fondamentale in quanto, in due dei quattro casi segnalati dall’associazione, è stata tempestivamente diagnosticata una patologia professionale; i soggetti sono stati, quindi, inviati presso strutture specialistiche di riferimento, mediante canali preferenziali, con tutti gli accertamenti eseguiti e copia della documentazione pregressa. Questa procedura ha fatto guadagnare tempo prezioso per il paziente poiché l’invio diretto e la puntuale documentazione sia anamnestica che clinica consentono di saltare alcune fasi preliminari che possono richiedere tempi lunghi. In entrambi i casi è stata avviata subito la procedura di indennizzo presso l’INAIL seguita dagli associati dell’AEA, dietro esplicita richiesta degli interessati. L’associazione, infatti, esplica la sua attività soprattutto sul piano sociale ed umano in quanto molti degli ex esposti sono anziani, vivono in aree rurali e quindi hanno bisogno di un supporto nella gestione delle pratiche burocratiche. BIBLIOGRAFIA 1) Sartorelli P. Quale sorveglianza per gli ex esposti ad amianto? Med Lav 2001; 92: 215. 2) Innocenti A, Carnevale F, Ciani Passeri A, Loi AM, Seniori Costantini A. La sorveglianza sanitaria degli ex esposti a cancerogeni occupazionali: qualche riflessione operativa. Med Lav 2002; 93: 118-20. 3) Terracini B. Quale sorveglianza per gli esposti a cancerogeni? Med Lav 2003; 94: 331. 4) Ambrosi L, Pira E. Re: Screening di massa o sorveglianza sanitaria? Med Lav 2003; 94:331-333. 5) Alessio A, Porru S. La sorveglianza sanitaria in medicina del lavoro: il problema dei lavoratori ex esposti. Med Lav 2004; 95: 72-73. 6) Boschero L, Malpassini A, D’Orazio G, Ferri R, Pizzutelli G. L’esperienza della ASL di Frosinone per gli ex esposti ad amianto. G Ital Med Lav Erg. 2004; 26: 4, Suppl. 7) Murgia A. Sorveglianza sanitaria in ex esposti ad asbesto: valutazione dell’impatto psicologico. Atti Convegno Nazionale “Le patologie correlate all’amianto e la sorveglianza sanitaria degli ex esposti” Pisa 21-22/04/05. 8) Pira E, Discalzi G, Palmas A, Bosio D. La sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad agenti cancerogeni nei luoghi di lavoro. Atti Convegno Nazionale “Le patologie correlate all’amianto e la sorveglianza sanitaria degli ex esposti” Pisa 21-22/04/05. Richiesta estratti: Resp. Dott. Lucilla Boschero - Servizio Pre. S. A. L. ASL Frosinone - Via A. Fabi - 03100 Frosinone, Italy Tel. 0775/882646- 882551, Cell. 338/4280991, e-mail: LUCILLA.BOSCHERO@libero.it CS-02 SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI EX-ESPOSTI AD AMIANTO IN PUGLIA V. Luisi, R. Dario, E. Mera, F. Mininni, R. Molinini U.O. Ospedaliera di Medicina del Lavoro, Azienda Ospedaliera Policlinico Consorziale-Bari RIASSUNTO. Nella Regione Puglia sono stati numerosi i siti industriali interessati da un uso massivo di amianto nei decenni passati. §I lavoratori professionalmente esposti ad amianto nella nostra regione sono stimati in diverse migliaia di cui almeno 10.000 sono stati certificati dalla CONTARP-INAIL con esposizione superiore a 10 anni ex D.L. 257/92. In assenza di norme e linee guida regionali sulla sorveglianza di questi ex-esposti, la nostra U.O. ospedaliera, a partire dal 1994, ha attivato un protocollo sanitario per soddisfare le richieste di assistenza e di accertamenti emergenti in questo gruppo di popolazione. In 12 anni di attività sono stati visitati 629 lavoratori esposti o exesposti ad amianto. Il 21% di questi è tornato a controllo almeno per una seconda volta consentendo il riconoscimento di 22 nuove patologie tumorali e non tumorali asbesto-correlate. Sulla base della nostra esperienza emerge la necessità di attivare procedure per la diagnosi precoce di talune patologie asbestocorrelate e si avanzano proposte per l’adeguamento dell’assistenza sanitaria in ambito regionale. Parole chiave: asbesto, ex-esposti, sorveglianza sanitaria.
G Ital Med Lav Erg 2006; 28:2 167 www.gimle.fsm.it ABSTRACT. The massive use of asbestos affected several industrial areas of Apulian region in the last decade. It has been estimated that in our country there are thousands of asbestos exposed workers and about 10.000 of them received CONTARP-INAIL document attesting their asbestos exposure for over ten years ex D.L. 257/92. Owing to the lack of any regional rules and guidelines on the medical surveillance of asbestos ex-exposed people, since 1994 our operative hospital unit has activated a sanitary protocol in order to satisfy growing requests of assistance and emergent controls for this part of people. During a 12 year activity 629 asbestos ex-exposed workers have been examined. 21% of these workers had two checks, thanks to these the recognition of 22 new tumoral and non-tumoral asbestoscorrelated pathologies has been possible. This experience makes it clear that the activation of new procedures for early diagnoses of some asbestos-correlated pathologies is necessary, in fact more proposals for a redevelopment of sanitary assistance in the regional field are suggested. Key words: asbestos, ex-exposed, medical surveillance. INTRODUZIONE I residenti pugliesi riconosciuti dalla CONTARP- INAIL come esposti ad amianto ed ammessi ai benefici dei DD.LL. 257/92 e 271/93 rappresentavano, al dicembre 2001, il 17% dei circa 55.000 riconoscimenti in Italia; gli abitanti della Puglia sono il 6,6% della popolazione italiana. Questo dato da solo illumina l’emergenza conseguente al massivo utilizzo di amianto nella nostra regione nei settori della cantieristica navale, della siderurgia, del cemento-amianto, della petrolchimica. Garantire prestazioni diagnostiche, curative e medico-legali in favore di questi cittadini avrebbe dovuto rappresentare una priorità del Servizio Sanitario Regionale. Così non è stato; i lavoratori interessati pertanto hanno perseguito il soddisfacimento dei legittimi bisogni di salute anche fuori dalla nostra regione, in maniera autonoma e non orientata da progetti o linee guida come in altre regioni italiane(1). Questa U.O. ha esaudito le richieste di una parte di loro mettendo a disposizione le diagnostiche complete del più grande Ospedale della Regione Puglia nel cui contesto opera. CASISTICA E METODI In 12 anni, dal 1994 al 2005, sono stati ricoverati/visitati, a seguito di accesso spontaneo o disposto dall’INAIL, 629 soggetti esposti o ex-esposti ad amianto di Puglia e Basilicata appartenenti a diversi settori produttivi: Tabella I. All’atto della prima dimissione a tutti è stata fornita adeguata informazione sulle patologie asbesto-correlate e sui tempi della loro latenza nonché norme di igiene e prevenzione. Sono tornati spontaneamente a controllo negli anni successivi il 21% dei visitati, 133 lavoratori, tutti maschi, per un totale di n. 379 accessi così distribuiti: 70 soggetti per 2 volte, 36 per 3 volte, 27 per 4-7 volte. Gli accessi sono stati in media 3 (min 2 - max 7). In aggiunta alle usuali procedure anamnestiche e cliniche di medicina del lavoro, tutti sono stati sottoposti almeno per una volta a TCHR del torace. Sono stati sempre eseguiti: spirometria globale con DLCO, visita ORL, conta dei corpuscoli di asbesto nei soggetti sottoposti a BAL, esami di routine con i comuni marcatori tumorali e, da luglio 2005, anche della mesotelina (2). Tabella I. Numero totale dei soggetti visitati suddivisi per settori produttivi (1994-2005) SETTORE PRODUTTIVO SOGGETTI VISITATI Rotabili ferroviari 190 Cemento-amianto 180 Siderurgia 95 Cantieristica navale 64 Marittimi e militari 21 Esposizioni ambientali e familiari 21 Altri settori 58 Totale 629 Di volta in volta, sulla base delle patologie emergenti, venivano aggiunti altri esami: coltura espettorato, emogasanalisi, walking test, TAC torace con contrasto, FBS con BAL, biopsie pleuriche e polmonari. RISULTATI Età media alla prima osservazione 55 anni (range 31- 81), all’ultima 60 anni (range 44-83). Solo il 27% erano fumatori. L’esposizione media ad amianto era stata di anni 24 + 7 (min 3- max 40). Fra i 133 soggetti con 2 o più accessi le diagnosi alla prima osservazione erano: asbestosi con placche pleuriche 45 (34%), solo placche pleuriche 41 (31%), BPCO 10 (7%), altre patologie polmonari 4 (3%), negativi 33 (25%). Nel primo accesso sono state denunciate 28 malattie professionali Tabella II. Nel successivo periodo di osservazione, nel gruppo di soggetti con 2 o più controlli, sono state di seguito individuate nuove patologie asbesto-correlate: 3 neoplasie maligne polmonari, 4 mesoteliomi (3 pleurici e 1 peritoneale), 2 atelettasie rotonde, 2 insufficienze respiratorie, tutte queste comparse in pazienti già affetti da asbestosi; 5 asbestosi in soggetti già portatori di placche, 4 nuovi casi con placche in soggetti già negativi, 2 versamenti pleurici (1 in portatore di sole placche e 1 su asbestosi). Sono state, quindi, denunciate altre 16 malattie professionali. Tabella II. Patologie asbesto-correlate accertate nei 133 soggetti che hanno effettuato almeno 2 accessi: diagnosi alla 1° visita e nei controlli successivi (1994-2005) 1° Visita Controlli successivi Asbestosi con placche 45 (34%) 3 Carcinomi polmonari 4 Mesoteliomi 2 Atelettasie rotonde 2 Insufficienze respiratorie 1 Versamento pleurico benigno Placche pleuriche 41 (31%) 5 Asbestosi 1 Versamento pleurico benigno BPCO 10 (7%) Altre patologie polmonari 4 (3%) Negativi 33 (25%) 4 Ispessimenti a placche 1° Certificato di Malattia 28 16 Professionale
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