11.06.2013 Views

Messaggi in Bottiglia n.9 - Ais Puglia

Messaggi in Bottiglia n.9 - Ais Puglia

Messaggi in Bottiglia n.9 - Ais Puglia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

propria moda. Secondo il prof. Attilio Scienza, le radici di<br />

tale fenomeno affondano nel movimento culturale ecologista<br />

affermatosi negli anni ’70 e ’80 e, più recentemente, nella<br />

creazione di nicchie di consumo attente a particolari<br />

caratteristiche di orig<strong>in</strong>alità e di personalità dei v<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> reazione<br />

alla diffusione di prodotti piuttosto omologati sul piano del<br />

profilo organolettico e dell’immag<strong>in</strong>e commerciale.<br />

Ne è scaturito uno slancio, sostenuto da produttori,<br />

istituzioni di ricerca e altri addetti ai lavori, teso a recuperare,<br />

anche <strong>in</strong> <strong>Puglia</strong>, l’identità e l’orig<strong>in</strong>alità delle s<strong>in</strong>gole aree<br />

viticole pugliesi, attraverso la valorizzazione di alcuni vitigni<br />

precedentemente piuttosto trascurati o sottovalutati.<br />

Sotto i riflettori da protagonisti<br />

In un viaggio ideale che parta dall’area salent<strong>in</strong>a, come non<br />

parlare del Susumaniello, una varietà a bacca nera utilizzata<br />

tradizionalmente come uva t<strong>in</strong>toria e per la produzione di<br />

filtrati dolci, che, recentemente, v<strong>in</strong>ificata <strong>in</strong> purezza, ha dato<br />

vita a v<strong>in</strong>i rossi di grande temperamento e di sorprendente<br />

complessità. Molto <strong>in</strong>teressanti si sono dimostrati anche i<br />

“blend” con vitigni storici come il negroamaro. Qualche<br />

esperimento <strong>in</strong> corso fa ritenere che questa varietà possa<br />

esprimersi <strong>in</strong> modo altamente positivo anche nell’area<br />

murgiana e nella valle d’Itria.<br />

Ad Ostuni e d<strong>in</strong>torni, <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Br<strong>in</strong>disi, risultati<br />

<strong>in</strong>teressati ha dato, <strong>in</strong> purezza o <strong>in</strong> assemblaggio con altre<br />

uve locali, l’Ottavianello, un’uva a bacca nera corrispondente<br />

al c<strong>in</strong>sau(l)t francese. Ne sono scaturiti v<strong>in</strong>i rossi di media<br />

struttura e rosati di particolare gradevolezza. Un vitigno a<br />

bacca nera più raro della stessa zona e ancora <strong>in</strong> fase di studio<br />

è il Notardomenico.<br />

Un vero e proprio recupero è <strong>in</strong> corso delle uve a bacca bianca<br />

dei vitigni Impigno e Francavilla (Francavidda), impiegate,<br />

solitamente con piccole aggiunte di verdeca e bianco<br />

d’Alessano, nella produzione dell’ormai raro Bianco della<br />

D.O.C. Ostuni.<br />

Passando <strong>in</strong> Valle d’Itria, di anno <strong>in</strong> anno cresce l’<strong>in</strong>teresse<br />

per un vitigno semi-aromatico a bacca bianca, il m<strong>in</strong>utolo<br />

o m<strong>in</strong>utola, impropriamente considerato parente del fiano<br />

ed <strong>in</strong> realtà più vic<strong>in</strong>o al greco aromatico e al moscatello.<br />

Riscoperto <strong>in</strong> vecchi vigneti locali a partire del 2000, ha<br />

dimostrato un promettente potenziale enologico, sia nelle<br />

<strong>Messaggi</strong>o da Giuseppe BALDASSARRE<br />

v<strong>in</strong>ificazioni <strong>in</strong> purezza, sia, <strong>in</strong> aggiunta a verdeca e bianco<br />

d’Alessano, per migliorare il profilo qualitativo dei bianchi<br />

Locorotondo D.O.C. e Mart<strong>in</strong>a Franca D.O.C. La prova<br />

del potenziale successo di tale vitigno sta nel moltiplicarsi<br />

delle etichette che vedono questa varietà come protagonista,<br />

non solo nella zona di orig<strong>in</strong>e, ma anche <strong>in</strong> altre parti delle<br />

prov<strong>in</strong>ce di Bari, Br<strong>in</strong>disi, Taranto e Lecce. Da seguire anche i<br />

tentativi già approdati a qualche risultato <strong>in</strong>iziale di ottenerne<br />

un v<strong>in</strong>o passito.<br />

Le speranze di r<strong>in</strong>ascita per i v<strong>in</strong>i bianchi della valle d’Itria<br />

sono legate anche alle sperimentazioni tutto <strong>in</strong> corso di vitigni<br />

locali a bacca bianca, come il Marchione (o Maricchione) e<br />

il Maruggio, che, secondo il parere degli esperti, sembrano<br />

dotati di caratteristiche <strong>in</strong>coraggianti.<br />

Nel territorio della murgia del sud-barese e del nord-br<strong>in</strong>dis<strong>in</strong>o<br />

si sta lavorando su un rarissimo vitigno locale a bacca bianca<br />

di belle promesse, l’Ant<strong>in</strong>ello.<br />

A Orsara di <strong>Puglia</strong>, <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Foggia, oltre che di una<br />

fantastica gastronomia sono giustamente orgogliosi del<br />

recupero di un vecchio vitigno locale, precedentemente a<br />

rischio di est<strong>in</strong>zione. Si tratta del Tuccanese, già conosciuto<br />

nell’Ottocento come Toccanese, una varietà a bacca nera,<br />

forse imparentata col sangiovese e di orig<strong>in</strong>e storica <strong>in</strong>certa.<br />

Viene v<strong>in</strong>ificata <strong>in</strong> purezza o <strong>in</strong> uvaggio con uva di Troia,<br />

dando vita a v<strong>in</strong>i di notevole personalità, profumati, corposi,<br />

dal gusto <strong>in</strong>tenso e vellutato.<br />

Per concludere<br />

Basta una carrellata, anche rapida e <strong>in</strong>completa, per <strong>in</strong>tuire<br />

che il fenomeno del recupero di antichi vitigni legati alla<br />

storia e alle tradizioni della nostra regione, al di là di facili<br />

<strong>in</strong>fatuazioni modaiole, rappresenta una realtà importante e<br />

irr<strong>in</strong>unciabile ed una reale speranza per i possibili positivi<br />

sviluppi futuri. Non è necessario che da tutti questi vitigni e<br />

da altri che non ho avuto il tempo di citare debbano sempre<br />

emergere grandi v<strong>in</strong>i; probabilmente non <strong>in</strong>contreranno tutti<br />

la stessa fortuna. Certamente ci attendono bellissime sorprese,<br />

ma sapremo apprezzare anche v<strong>in</strong>i semplicemente buoni,<br />

purché siano autentici. E comunque già ci basta di non averli<br />

persi per sempre; se non fossero riemersi dall’anonimato, se<br />

non fossimo riusciti a salvarli, ci sentiremmo sicuramente più<br />

poveri.<br />

55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!