La strada del formaggio - Gustolocale

Grazie alla loro diffusione globale possiamo
ritrovare in loro molteplici “terroir”, che ci
fanno apprezzare i sapori e i profumi del
territorio di origine.
Proprio questo è stato il principale tema di
dibattito al “Bmc06”: il prestigioso
appuntamento internazionale che il 15 e 16
ottobre ha saputo convogliare oltre 2000 tra
appassionati, ristoratori e amanti del vino di
firma in quel di Villa Da Porto “La Favorita” di
Sarego.
Già, i vitigni autoctoni non mettono in
evidenza le diversità fra i vari territori di
produzione, poiché si parte da basi differenti
non paragonabili. Nei vini che nascono dagli
stessi vitigni e hanno tecniche di produzione
simili, invece, la differenza la fa davvero il
territorio, e le sue caratteristiche possono
emergere in modo netto e chiaro. Quello che
è oramai definito il “paradosso bordolese” si
estende a tanti Paesi lontani innamorati
come noi di questa magica unione.
Per tutta la durata dell’evento non è mancata
la possibilità di degustare i prodotti tipici
locali, tra cui spiccavano i nostri meravigliosi
oli d’eccellenza, vanto della provincia nel
Mondo.
Erano presenti 17 regioni italiane, e una
rappresentanza delle produzioni americane,
australiane, canadesi e cilene. Un ricco
parterre di vini che, prezzo da enoteca,
superava i 90mila euro, con un prezzo medio
di 24€ bottiglia per i bordolesi, di 25 per i
Cabernet e di 26 per i Merlot.
Una vetrina che per due giorni ha dato la
possibilità di degustare numerose etichette
di prestigio, con vini che forse si provano una
volta sola nella vita, e mai tutti assieme.
Paolo Gasparin
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