16.06.2013 Views

La strada del formaggio - Gustolocale

La strada del formaggio - Gustolocale

La strada del formaggio - Gustolocale

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

El conejo imbriago<br />

di Paolo Terragin<br />

L’ultima partecipazione ad una rassegna gastronomica risale a tempi memorabili. Quella volta, sotto<br />

le insegne <strong>del</strong> “Ponte D’Oro” storico locale alle porte di Schio, lo staff preparò el capon in canavera,<br />

un originale e antico modo per cucinare il cappone diciamo così... con una rudimentale pentola a<br />

pressione. Ma non dilunghiamoci su questo tema.<br />

Torniamo ai giorni nostri con la presentazione di un altro piatto principe <strong>del</strong>la Valleogra. Questa volta<br />

a presentarlo è il ristorante “Noris”, che è una costola <strong>del</strong> “Ponte d’Oro”, nell’ambito <strong>del</strong>la rassegna<br />

enogastronomica “Natura e sapori <strong>del</strong>la Val Leogra-Val d’Astico e Val Posina”. Andrea, Michele<br />

e Sonia, sotto l’attenta regia di Maurizio Zanella, hanno preparato el conejo imbriago, un coniglio<br />

valleogrino al quale, secondo una leggenda, prima di essere ucciso per la cottura veniva somministrato <strong>del</strong> vino per rendere la carne più saporita<br />

(!?). Siamo certi che questo non avveniva, di sicuro è che la macerazione <strong>del</strong>la carne veniva fatta con erbette aromatiche e <strong>del</strong> buon vino.<br />

Ovviamente c’è stato un bel accostamento di antipasti e primi piatti prima <strong>del</strong> piatto principe, e allora ecco <strong>del</strong>la ricotta<br />

nostrana con confetture di prugne e cannella, una terrina di fegato di coniglio con stracaganasse al miele,<br />

quindi <strong>del</strong>le tagliatelle casarecce al piccolo ragù di coniglio e <strong>del</strong> risotto con patate di Posina e tartufo<br />

nostrano. Ecco quindi il coniglio imbriago, accompagnato con polenta, pioppini e una misticanza di<br />

insalatina cruda.<br />

Per finire il tortino alle castagne e noci.<br />

Non facile l’abbinamento dei vini il tutto è iniziato con un Durello <strong>del</strong>la “Val<br />

Leogra” di Malo per conoscere i commensali, e poi da un Soave classico<br />

(Fattori-Monteforte) ad un Riva dei Falchi (Vignato-Gambellara) un Morellino<br />

(San Vincenzo-Grosseto) e per finire un Recioto (Vignato).<br />

Non ci addentriamo in commenti o suggerimenti, ma una cosa lasciatemela<br />

dire. Ben vengano queste rassegne, ben venga la riscoperta di antichi piatti e<br />

usanze, ma sarebbe davvero interessante che questi, ed altri piatti preparati<br />

nelle varie rassegne, siano più spesso nei menù quotidiani dei nostri locali.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!