La strada del formaggio - Gustolocale
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8<br />
Bordolese!<br />
Il seducente matrimonio tra Cabernet e Merlot<br />
C'è chi li ama alla follia. E chi li critica in modo<br />
viscerale.<br />
Chi non conosce cabernet e merlot? Due diversi<br />
vitigni di personalità, che uniti in matrimonio ci<br />
donano un nettare completo e coinvolgente.<br />
Vitigni originari <strong>del</strong>la zona <strong>del</strong> Bordeaux, che<br />
spopolano in tutto il mondo, compagni inseparabili<br />
da secoli.<br />
Il cabernet è il re dei vini rossi, in grado di produrre vini intensi, ricchi<br />
di tannini e sostanze aromatiche, capaci di un lungo invecchiamento;<br />
la grande struttura di questo vitigno permette lunghe macerazioni e<br />
affinamento in legno, che gli consentono di esprimere nel tempo un<br />
bouquet complesso e affascinante.<br />
Il merlot invece, con i suoi vini più morbidi, più fruttati e meno tannici<br />
è storicamente usato per tagliare vini, in particolar modo per smussare<br />
gli angoli ruvidi <strong>del</strong> Cabernet, plasmando così ottimi vini di taglio<br />
bordolese; un vino completo, equilibrato e maturo che ci svela il<br />
perché di una tradizione plurisecolare come quella <strong>del</strong>l’uvaggio<br />
bordolese.<br />
È bene sfatare il luogo comune che vuole l'arrivo in Italia dei vitigni<br />
bordolesi in seguito alla filossera, il parassita che all’inizio <strong>del</strong> secolo<br />
scorso devastò gran parte dei vitigni europei. Queste uve sono<br />
attestate sul nostro territorio sin dal lontano '700, quando, dopo una<br />
grandissima gelata che nel 1709 distrusse gran parte <strong>del</strong>la viticoltura<br />
europea, i grandi proprietari scelsero i bordolesi per la ricostruzione dei<br />
loro vigneti.<br />
Il Merlot è compagno inseparabile <strong>del</strong> Cabernet, i due vitigni si<br />
integrano perfettamente: il primo dona al vino il suo frutto pieno e<br />
precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità, dando vita<br />
al taglio bordolese.<br />
Questi vini sono da sempre fonte di infinite discussioni fra gli<br />
appassionati, mentre i critici li bollano come prodotti <strong>del</strong>l'internazionalizzazione<br />
<strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> vino e <strong>del</strong>l'uso a volte eccessivo <strong>del</strong>la<br />
barrique, frutto di un mix di vitigni diffusi a tutte le latitudini. Nel<br />
tempo <strong>del</strong>la corsa ai vigneti rari, ai vitigni autoctoni, quel taglio<br />
bordolese viene giudicato poco “politically correct”. Eppure è una<br />
ricetta che, se sapientemente applicata, dona dei grandissimi vini da<br />
tempo immemorabile.