La strada del formaggio - Gustolocale

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La strada del formaggio
Altavilla
Vicentina
Primo documento storico su Altavilla Vicentina è la citazione in un privilegio dell’imperatore Ottone III datato all’anno Mille.
Nel 1221 il privilegio fu rinnovato da Federico II in favore del Vescovo Vicentino Zimberto, con riferimento particolare al castello che si trova
sul colle di Sant’Urbano, sovrastante l’odierna chiesa parrocchiale.
E qui, sulla sommità del colle che guarda verso la pianura vicentina e i vicini colli di Sovizzo e Montecchio, che si stabilirono in epoca remota i
primi abitanti del territorio di Altavilla, in un punto protetto sia dalle inclemenze della natura, e dalle piene del Rettone in particolare, sia da
eventuali attacchi di genti ostili. Proprio le vestigia del castello dato al Vescovo Zimberto presero il nome di “rocca” rimasto tradizionale per la
zona.
Da visitare: Villa Valmarana Morosini, edificata nella prima metà del ‘700 su progetto di Francesco Mattoni è oggi sede del Cuoa, Centro
Universitario Organizzazione Aziendale, famoso in tutto il mondo per i Master e i corsi che si svolgono per formazione di quadri aziendali di alto
livello.
Caseificio “L’arte casearia”
Nato attorno all’anno 1951 come Cooperativa produttori latte S Antonio Abate il caseificio è stato rilevato nel 1962 dal signor
Battistin Francesco e nel 1986 ha preso l’attuale denominazione.
Il 90% del latte, proveniente dai comuni e frazioni limitrofi il comune di Altavilla (Gambugliano, Sovizzo, Monteviale), viene
trasformato in Asiago pressato D.O.P. il rimanente 10 %
In stracchino, tosella, caciotta destinati allo spaccio annesso al caseificio. Si produce inoltre burro e ricotta. La famiglia Battistin
svolge la professione casearia da ben 4 generazioni.
Tosella
Abitanti: 9.467; superficie: 16.61 kmq.;
distanza da Vicenza: 7,5 km;frazioni: Valmarana, Tavernelle.
Comuni limitrofi: Sovizzo, Creazzo, Vicenza, Arcugnano, Brendola, Montecchio Maggiore.
Si porta il latte intero appena munto a circa 38-39 gradi e si aggiunge caglio in polvere.
Coagula in 15-20 minuti, quindi si taglia la cagliata, si fa asciugare scaldandola leggermente e si lascia riposare per altri 10 minuti circa. Dopo
queste operazioni, la massa viene messa in stampi di forma rettangolare ( o di forma variabile) ed è pronta al consumo. Non si effettua alcuna
salatura.
E’ un prodotto da consumarsi freschissimo.
Caratteristiche del formaggio:
forma variabile, crosta assente, pasta morbida ed elastica intrisa di siero e di colore bianco.
Etimologicamente significa formaggio da “ tosare”, operazione cui deve essere sottoposto prima di essere messo in forma. Si consuma solitamente
cotto in padella con burro fresco e un po’ di sale.