La strada del formaggio - Gustolocale
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Rotolino<br />
da Porto<br />
20<br />
Preparazione<br />
Preparate la pasta sfoglia secondo la ricetta<br />
tradizionale e con l’aiuto <strong>del</strong> matterello formate un<br />
rettangolo di circa 20 cm per 30. In una terrina<br />
mettete le composte tagliate a pezzetti, unitevi la<br />
ricotta, il parmigiano, un tuorlo, sale, pepe, un pizzico<br />
di noce moscata e amalgamate bene.<br />
Disponete il composto lungo il lato lungo <strong>del</strong>la pasta,<br />
fategli assumere la forma di salame quindi avvolgetelo<br />
con la pasta, arrotolandola.<br />
Imburrate una teglia da forno, deponetevi il<br />
rotolino, spennellatelo con l’altro tuorlo e infornate<br />
a 180° per 30-35 minuti.<br />
In una casseruola mettete il burro, fatelo<br />
fondere lentamente, incorporate la farina e<br />
fatelo cuocere per 2 minuti.<br />
Ritirate e fate raffreddare.<br />
Dosi per 10 persone<br />
700g di pasta sfoglia<br />
300g di Ricotta fresca<br />
150g di composte<br />
50g di Parmigiano<br />
100g di Asiago<br />
150cl di latte<br />
30g di farina bianca<br />
20g di burro<br />
2 tuorli<br />
sale, pepe, noce moscata<br />
Aggiungete il latte e l’Asiago tagliato a dadini, portate ad ebollizione e cuocete per<br />
5 minuti a fuoco lento, mescolando in continuazione per evitare che si formino<br />
grumi.<br />
Togliete dal forno il rotolino ben dorato, lasciatelo riposare per qualche minuto e<br />
tagliatelo a fette.<br />
Spalmate al centro <strong>del</strong> piatto da antipasto un po’ di crema di Asiago, adagiatevi la<br />
fetta di rotolino e date una leggere grattuggiata di noce moscata, quindi servite caldo.<br />
El crinto in cusina<br />
Per una volta protagonista nel piatto<br />
Una serata dedicata a el crinto in cusina è stata “sperimentata” da Nori Marzio <strong>del</strong> Ristorante “Giulietta e Romeo” di<br />
Montorso Vicentino, in collaborazione con l’associazione Coghi Veneti. Un gruppo di amici con la passione per la cucina<br />
tipica <strong>del</strong>la tradizione storico-veneta, con l’intento di riscoprire e far riscoprire i cibi dei nostri veci, e di salvare quelli<br />
che oramai sembrano destinati all’estinzione. Come primo obiettivo si sono prefissati di far conoscere un prodotto<br />
tipico locale: “Le composte di Montorso”. Un gruppo desideroso di coinvolgere altri colleghi alla riscoperta dei “cibi di<br />
ieri per genti di oggi”.<br />
Nonostante la presenza di numerose personalità non si è trattato di una serata di gala, ma più semplicemente di un<br />
incontro conviviale, per valutare, conoscere e gustare alcuni piatti preparati con il crinto. Dalle piacevolissime elaborazioni tradizionali a piatti<br />
innovativi e di ricerca, non sono certo mancate <strong>del</strong>le provocazioni utili ad affinare il palato e metterlo in discussione. L’abbinamento dei vini è<br />
stato curato dall’azienda agricola “<strong>La</strong> Vignaga di Chiampo”, che ha proposto i “suoi” vini lavorati in purezza; accostamenti che hanno fatto scuola<br />
a tutti i presenti.<br />
Sapori qualche volta difficili e dimenticati dal nostro palato, che hanno fatto la storia <strong>del</strong> nostro passato. Affinché le tradizioni ci accompagnino<br />
anche nel futuro.