La strada del formaggio - Gustolocale
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Val Leogra<br />
Ad andar per polenta ci ha pensato la condotta Slow Food <strong>del</strong>la Val<br />
Leogra, creando un laboratorio <strong>del</strong> gusto: la polenta.<br />
L’introduzione alla degustazione con la storia e la descrizione <strong>del</strong>le<br />
caratteristiche <strong>del</strong> Mais Marano, è stata redatta da Giandomenico<br />
Cortiana, presidente <strong>del</strong> consorzio Mais Marano. Della<br />
preparazione di 5 polente da degustare, tutte fatte con il<br />
medesimo procedimento, stessa quantità di farina, acqua, sale e<br />
uguali tempi di cottura ma mais diversi, si è occupato Claudio<br />
Ballardin <strong>del</strong> ristorante “da<br />
Beppino”. Moderatore di questa<br />
interessante e curiosa serata: il<br />
fiduciario <strong>del</strong>la condotta Val<br />
Leogra, Roberto Agosti.<br />
Tutto semplice? Tutto scontato?<br />
E no!!! troppo facile… Ad ogni<br />
convenuto è stata consegnata<br />
una scheda ove assegnare un<br />
giudizio olfattivo, visivo e<br />
gustativo - tattile; le polente<br />
sono state servite con una<br />
numerazione progressiva e<br />
senza indicazioni, una<br />
degustazione alla cieca in cui<br />
ognuno ha giudicato queste<br />
cinque polente con il suo palato<br />
e secondo il proprio concetto di buono.<br />
Non si voleva fare un concorso a premi ne discriminare su alcuni<br />
tipi di mais bensì trovare la miglior polenta, quella più affine ai<br />
propri gusti… ognuno ha detto la sua e non sono certo mancate le<br />
sorprese.<br />
Oggi in troppi abbiamo perso il sapore <strong>del</strong> buono, i palati si sono<br />
adeguati all’offerta standard dei prodotti commerciali facilmente<br />
reperibili, ma il gusto si affina solo educandolo se lo metti a<br />
confronto con vari prodotti riconosce sempre quello più buono,<br />
magari non sappiamo il perché, non riusciamo descriverlo, ma<br />
certamente sapremo discriminarlo.<br />
Un laboratorio che ha fatto ben riflettere i polentoni… anche la<br />
polenta nella sua semplicità, offre interessanti spunti d’approfondimento.<br />
<strong>La</strong>boratorio <strong>del</strong> gusto<br />
<strong>La</strong> polenta<br />
‘Ndemo a poenta,<br />
così avrebbero detto i nostri padri…<br />
quotidianità <strong>del</strong>la fame…<br />
Superata la prima parte dedita alla degustazione ci si è rivolti<br />
all’aspetto godereccio, e qui Claudio ha detto la sua… raccontando<br />
storie e caratteristiche dei vari piatti, spiegazioni e aneddoti.<br />
Poenta de palo per scumisiare… par passar a poenta e minestron<br />
de fasui… e ancora salado e poenta brustolà… usei scapà e poenta<br />
onta… e dato che la boca no xe straca se prima no la sa de vaca…<br />
na pendola de formaio stravecio de malga nel calore de na bela<br />
feta de polenta brustolà… e par finire groste de poenta compagnà<br />
col la mostarda de fighi.<br />
Ma qua se magna e no se beve?<br />
I piatti tipici <strong>del</strong>la Val Leogra non<br />
potevano che essere abbinati a<br />
dei vini <strong>del</strong> territorio, ci ha<br />
pensato la “nuova” Cantina<br />
Sociale Val Leogra, presieduta da<br />
Gianni Pinton, che ha<br />
accompagnato le prime portate<br />
con il Piccolin, un vino rosso<br />
leggero, piacevole e garbato,<br />
caratteristico per tipicità (un<br />
vitigno di uve merlot che produce<br />
dei grappoli con acini molti<br />
piccoli).<br />
Per i piatti più importanti e di<br />
carattere è stato scelto un vino di<br />
carattere: Sojo rosso, taglio bordolese cabernet e merlot, affinato<br />
in botte di rovere, dove la tradizione vitivinicola <strong>del</strong>la Val Leogra si<br />
è abilmente sposata con tecnica e modernità <strong>del</strong>l’evoluzione.<br />
Roberto Agosti, presentatore e moderatore <strong>del</strong>la serata, ci ha<br />
intrattenuto con simpatici e costruttivi aneddoti ed indovinelli sul<br />
mais, sulla polenta e i suoi attrezzi. Interessante la relazione <strong>del</strong><br />
palo da poenta… la scelta <strong>del</strong> legno, la forma e le caratteristiche di<br />
un buon palo da poenta.<br />
Originale, costruttiva e piacevolissima serata per i conviviali, che<br />
si è conclusa con l’auspicio che di temi così apparentemente<br />
semplici si ritorni a trattare con approfondimenti e laboratori, per<br />
riscoprire quel piacere <strong>del</strong> gusto a tanti dimenticato.<br />
Roberto Gasparin<br />
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