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La strada del formaggio - Gustolocale

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ALLA SCOPERTA DEL WHISKY A TAVOLA<br />

Al ristorante 5sensi di Malo una degustazione verticale<br />

di Whisky Caol Ila<br />

abbinata a piatti vicentini<br />

È di certo un viaggio quello proposto dal ristorante “5sensi” di Malo. Viaggio, perché i profumi <strong>del</strong><br />

whisky rimandano subito alla Scozia: al torbato dei boschi, al salmastro <strong>del</strong> mare. Viaggio, perché<br />

abbinare una verticale di whisky a piatti <strong>del</strong> territorio vicentino è un’esperienza sensoriale nuova,<br />

che porta a scoprire nuove concordanze gustative. Viaggio, perché al ritorno – come da tutti i<br />

viaggi importanti – ci si sente un po’ cambiati.<br />

Grazie alla creatività e al coraggio di sperimentare di Morgan Pasqualin <strong>del</strong> ristorante “5sensi”<br />

cambia l’idea che il Whisky debba essere relegato a fine pasto e non possa essere un giusto<br />

complemento a tavola. Questo in base alla tradizione scozzese di diluire una parte di distillato con<br />

tre di acqua naturale.<br />

E che whisky, perché stiamo parlando di Caol Ila, un Single Malt prodotto ad Islay, isola nel nord <strong>del</strong>la Scozia con 3500 abitanti e 9 distillerie.<br />

Dopo un aperitivo a base di whisky curato da Renato Cumerlato, la cena si apre con un duetto di schiacciate di patata di Rotzo. Una proposta<br />

con salmerino fumé, le sue uova e chips di mela; l’altra con carne salada di Asiago e mandorla Pizzuta di Avola. L’abbinamento è realizzato<br />

con il Caol Ila 12 anni, in cui spicca potente il torbato e la nota salmastra.<br />

Il primo piatto è una <strong>del</strong>iziosa zuppa d’orzo allo speck e mirtilli, con profumo di arancia e pecorino Macomer. Qui si accosta il Caol Ila 18<br />

anni, in cui il torbato svanisce nei profumi per riemergere nel retrogusto insieme a note floreali e fruttate.<br />

Seguono tre versioni di cervo: carrè con composta di cavolo rosso e the; hamburger con cipolle rosse e goulash alla liquirizia. <strong>La</strong> dolcezza<br />

<strong>del</strong>la carne di cervo esalta l’abbinamento con il Caol Ila 12 anni Cask, dalla gradazione naturale di 63,5 gradi. Caldo e avvolgente.<br />

Si gusta in purezza invece il Caol Ila 25 anni che restituisce spiccate note fruttate e sentori di tabacco e vaniglia. Accompagna<br />

la degustazione di tre versioni <strong>del</strong>l’Asiago di Fossa Tanzerloch. Un prodotto che nasce dalla felice intuizione di<br />

Renato Novello e Flavio Costa di recuperare la tradizione di infossare i formaggi, risalente sull’altopiano al<br />

quindicesimo secolo. Si potrà trovare solo nei migliori ristoranti con il nome di Formaggio d’autore, in onore<br />

<strong>del</strong>l’amico pittore Gerry Lunardi.<br />

<strong>La</strong> conclusione è affidata ad un mantecato alle nocciole piemontesi con tortino al cacao, su cui spicca ancora<br />

il Caol Ila 25 anni.<br />

“Non c’è innovazione senza tradizione” spiega Morgan Pasqualin, titolare <strong>del</strong> “5sensi” insieme alla moglie<br />

Luciana e alla cognata Antonella. “<strong>La</strong>vorando molto all’estero ho imparato a sperimentare, ma mi sono<br />

reso conto che tutto deve partire dal patrimonio culinario <strong>del</strong> territorio che ci appartiene”. Da qui è nata<br />

la filosofia che anima il 5sensi, quella <strong>del</strong> cibo come un’esperienza a tutto tondo, che dal gusto si<br />

spinge a sublimare gli altri quattro sensi: olfatto, vista, tatto, udito.<br />

Michele Bertuzzo

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