La strada del formaggio - Gustolocale

More documents

Recommendations

Info

Ecco il Pranzo di Natale di quatto ristoranti vicentini: Ristorante Casa Rossa Asiago Classico menu natalizio, personalizzabile a seconda delle esigenze delle famiglie e dei bambini. La specialità della casa è il dessert: Ceppo di Natale. Gradita ospite, particolarmente attesa, la neve: completerà l’ambientazione sull’Altopiano. Vini selezionati per l’occasione. Fascia di prezzo 30/40 euro Isetta La trattoria Grancona Menu tradizionale: antipasto con buffet di prodotti tipici Vicentini, tagliolini in brodo con fegatini, bollito misto, cappone, tacchinella arrosto e vitello al forno. A concludere l’immancabile panettone guarnito con lo zabaione e i dolci della casa. In abbinamento vini selezionati locali. Fascia di prezzo 55/60 euro Ristorante Storione Vicenza Menù alla carta pensato all’ultimo momento in base al mercato, alla disponibilità ed alle caratteristiche del pescato. Solo pesce fresco dell’adriatico, cotture gentili e attente. Qualche attenzione in più ai dolci, con l’immancabile panettone, il torrone e altre delicatessen natalizie. Carta dei vini. Prezzo variabile a seconda delle scelte del cliente, senza variazioni rispetto agli altri periodi. Il Tinello Solagna Menù tradizionale elaborato con prodotti tipici, ma con qualche novità come oramai tradizione vuole succeda nel pranzo di Natale. Per dessert non il solito panettone, ma un gelato estemporaneo abbinato a biscotteria. Vini abbinati al menù, con possibilità di variazione Prezzo fisso 40 euro Pioppeto Romano d’Ezzelino Menu tradizionale natalizio preparato con prodotti del territorio: prosciutto di morganello ai tre pepi, tortello di sfoglia ai carciofi e ricotta su crema d'Asiago, risotto al radicchio e morlacco, maccheroncini alla rapa rossa con guanciale di manzo fumé, bollito misto, spalla di vitello con patate al forno. Millefoglie natalizio e pasticceria secca con degustazione di vini passiti. Prezzo 37 euro 7
8 Bordolese! Il seducente matrimonio tra Cabernet e Merlot C'è chi li ama alla follia. E chi li critica in modo viscerale. Chi non conosce cabernet e merlot? Due diversi vitigni di personalità, che uniti in matrimonio ci donano un nettare completo e coinvolgente. Vitigni originari della zona del Bordeaux, che spopolano in tutto il mondo, compagni inseparabili da secoli. Il cabernet è il re dei vini rossi, in grado di produrre vini intensi, ricchi di tannini e sostanze aromatiche, capaci di un lungo invecchiamento; la grande struttura di questo vitigno permette lunghe macerazioni e affinamento in legno, che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet complesso e affascinante. Il merlot invece, con i suoi vini più morbidi, più fruttati e meno tannici è storicamente usato per tagliare vini, in particolar modo per smussare gli angoli ruvidi del Cabernet, plasmando così ottimi vini di taglio bordolese; un vino completo, equilibrato e maturo che ci svela il perché di una tradizione plurisecolare come quella dell’uvaggio bordolese. È bene sfatare il luogo comune che vuole l'arrivo in Italia dei vitigni bordolesi in seguito alla filossera, il parassita che all’inizio del secolo scorso devastò gran parte dei vitigni europei. Queste uve sono attestate sul nostro territorio sin dal lontano '700, quando, dopo una grandissima gelata che nel 1709 distrusse gran parte della viticoltura europea, i grandi proprietari scelsero i bordolesi per la ricostruzione dei loro vigneti. Il Merlot è compagno inseparabile del Cabernet, i due vitigni si integrano perfettamente: il primo dona al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità, dando vita al taglio bordolese. Questi vini sono da sempre fonte di infinite discussioni fra gli appassionati, mentre i critici li bollano come prodotti dell'internazionalizzazione del mondo del vino e dell'uso a volte eccessivo della barrique, frutto di un mix di vitigni diffusi a tutte le latitudini. Nel tempo della corsa ai vigneti rari, ai vitigni autoctoni, quel taglio bordolese viene giudicato poco “politically correct”. Eppure è una ricetta che, se sapientemente applicata, dona dei grandissimi vini da tempo immemorabile.
Page 2 and 3: Sommario Natale in tavola pagina 2
Page 4 and 5: prestigiose o in sacchetti di plast
Page 6 and 7: Cottura Freddo Lavaggio Pizzeria Pr
Page 10 and 11: Grazie alla loro diffusione globale
Page 13 and 14: 12 Frittata di rane e germogli di t
Page 15 and 16: Il Cocktail del mese 14 Associazion
Page 17: 16 Il Torcolato è il vino dolce di
Page 20 and 21: Le “composte” è un piatto che
Page 22 and 23: “A cena col campione.....” Inco
Page 24 and 25: La strada del formaggio Trissino Ab
Page 26 and 27: La strada del formaggio Schio Schio
Page 28 and 29: Quattro cuochi per un ristorante Vi
Page 30 and 31: oppure le volevano dimenticare. Ric
Page 32 and 33: Proprio così. Oggi, è possibile a
Page 34 and 35: più frequente da parte dei genitor
Page 36 and 37: Mondo HO.RE.CA. Non solo fornitori
Page 38 and 39: Finalmente, sfatati i pregiudizi ch
Page 40 and 41: El conejo imbriago di Paolo Terragi
Page 42 and 43: Val Leogra Ad andar per polenta ci
Page 44 and 45: letti per voi Il tempo del vino Qua
Page 46 and 47: Appuntamenti del mese DICEMBRE 2006
Page 48 and 49: L'Ariete non è molto sensibile all

La strada del formaggio - Gustolocale

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?