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Paolo Cucchiarelli - Misteri d'Italia

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informato di tutto ogni mezz’ora. “L’impressione di Ferrari è che a Roma, in Piazza del Gesù, si<br />

tema il peggio e ci si prepari al peggio” 62 . Nelle sue memorie Mariano Rumor annota commentando<br />

l’immediato dopo-strage: “Era un segno di un attacco allo Stato? Era l’inizio di una rivolta<br />

terroristica contro i cittadini per colpire le istituzioni?”. Rumor decide di rivolgersi direttamente alla<br />

nazione dal tg delle 20. Non sembra avvertire nessuno di questa sua iniziativa. Subito dopo è<br />

previsto un Consiglio dei ministri notturno “per dare al paese la certezza che tutto il governo era<br />

consapevole della gravità della situazione e deciso a contrastare ogni tentativo d’intimidazione, di<br />

sovversione e di violenza”. A folle corsa su una macchina con pochi amici, senza scorta, Rumor va<br />

verso via Teulada, sede degli studi dei Tg.“I tempi stringevano e bisognava correre ogni rischio per<br />

non perdere la possibilità di parlare al primo tg della sera, dando un segno di immediatezza della<br />

reazione del governo all’evento tragico che aveva sconvolto la coscienza nazionale”. L’appello fu<br />

improntato a una dura condanna e al richiamo ai valori della Costituzione. “Occorre, cittadini, che<br />

ognuno di noi si riconosca nella legge, si senta parte di una comunità che può perdere se stessa se<br />

non si unisce alla legge che la garantisce e la difende”. 63 Andò bene. L’appello stemperò lo<br />

sbandamento: “C’era un Governo che aveva precisa la dimensione drammatica e rischiosa degli<br />

eventi ed era deciso a fronteggiare ogni attacco alla pace e alla serenità degli italiani e alla sicurezza<br />

dello Stato”. 64 Subito dopo il Consiglio dei ministri notturno che fu “più un fatto politico che<br />

operativo” 65 , Rumor s’incontra con Piccoli e Forlani e si decide di riproporre subito la formula di<br />

centrosinistra. Poi Milano, i funerali, con Nenni che piange in Duomo e l’invito a Rumor di uscire<br />

da una porta laterale per evitare problemi. “E’ un ricordo che non mi si cancellerà mai dalla mente.<br />

Una folla pressoché tutta di lavoratori gremiva la piazza del Duomo e gli accessi circostanti; senza<br />

vessilli, senza bandiere: era il popolo di Milano…”. “Nella mia vita politica non ricordo di aver<br />

partecipato ad un momento di tanta compostezza, di tanta austerità, di tanto rispetto: per i morti e<br />

per quelli che li avevano perduti”. Rumor sottolinea: “La partecipazione al funerale di Milano mi<br />

aveva infuso una strana fiducia di poter superare le tremende difficoltà che mi si paravano<br />

davanti” 66 . Il 23 mentre si svolge al Quirinale l’incontro Moro-Saragat Rumor vola a Milano per<br />

incontrare nuovamente i feriti.<br />

Per capire fino in fondo come si sia arrivati a tanto si deve ritornare nuovamente al fondamentale<br />

novembre 1968. Dopo il maggio francese, l’emarginazione di Moro, il suo “rientro” su posizioni<br />

nuove. “Era molto cambiato. Aveva avuto un periodo di calma e di riflessione e poi era tornato alla<br />

vita politica, ma in maniera nuova. E’ da quella pausa che emerge la sua elaborazione sul grande<br />

cambiamento in atto nella società (‘tempi nuovi si annunciano’) 67 . Nascono i ‘morotei’ e poche<br />

settimane dopo, a Battipaglia, la polizia spara su braccianti agricoli in lotta da 10 giorni per ottenere<br />

la parità retributiva: 2 morti e 50 feriti. Il 19 gennaio il Consiglio Nazionale elegge Piccoli<br />

segretario della Dc con 85 voti a favore, 87 bianche e 5 nulle. 19 “franchi tiratori” votano con la<br />

sinistra che annovera morotei, Forze Nuove e Base. Moro attacca duramente il suo partito. Il<br />

Secolo d’Italia scrive a commento: “Se un uomo della prudenza e dell’attendismo dell’ex<br />

Presidente del Consiglio si è deciso ad un passo che lo pone al di sopra di tutti, perché lo pone<br />

contro tutti, significa che veramente la casa democristiana brucia; significa, cioè che nella Dc la<br />

situazione è insostenibile anche per il più consumato e calcolatore dei suoi personaggi”. A fine<br />

febbraio la visita di Nixon e forse le richieste Usa si sommarono alle suggestioni del Presidente<br />

della Repubblica e di quello del Consiglio. Nixon è accompagnato a Roma dal generale Walker che<br />

incontra riservatamente i generali Aloja e De Lorenzo. Il Secolo d’Italia esce a tutta pagina con il<br />

titolo “Il governo commissiona al Pci le manifestazioni contro Nixon” criticando duramente la<br />

politica di “scivolamento” fuori dalla Nato attuata da Nenni alla Farnesina. Stefano Delle Chiaie e i<br />

suoi picchiatori partecipano alla manifestazione contro la visita di Nixon con dei braccialetti rossi e<br />

62 AaVv, Le bombe di Milano, Guanda Editore, Milano, 1970,p.77<br />

63 Tutte le citazioni sono tratte da, Mariano Rumor, op.cit.<br />

64 Ibidem<br />

65 Ibidem<br />

66 Ibidem<br />

67 Agnese Moro, op.cit.,p.51<br />

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