Paolo Cucchiarelli - Misteri d'Italia
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distintivi comunisti. Alcune delle molotov lanciate contro uffici di società Usa a Roma sono<br />
scagliate dai gruppi infiltrati. Roma è tappezzata di manifesti che riportano questo slogan:<br />
“Attenzione Nixon! L’Italia si prepara a tradire gli impegni Atlantici sottoscritti con gli Stati Uniti e<br />
a portare i comunisti al potere”.<br />
Il Pci affronta il nodo dei rapporti con l’Urss dopo l’invasione della Cecoslovacchia al congresso di<br />
Bologna che nomina Berlinguer vicesegretario del partito. Una settimana dopo alla Direzione Dc<br />
Moro rilancia la sua “strategia dell’attenzione” verso i comunisti italiani.<br />
A marzo il dialogo avviato da Moro fa esplodere le contraddizioni nel Partito socialista unificato:<br />
“De Martino vanta la vittoria della sua politica che ha portato all’inserimento dei comunisti nella<br />
maggioranza e al superamento degli accordi programmatici”, scrive Il Secolo d’Italia. De Martino,<br />
vicepresidente del Consiglio, non aveva preso parte agli incontri con Nixon. Rumor attribuisce la<br />
causa ad un disguido del cerimoniale. Nenni, Ministro degli Esteri, sostiene l’oppositore del regime<br />
dei colonnelli, Papandreu, anche ‘operativamente’ attraverso la corrente che fa capo a Giacomo<br />
Mancini. Il Ministro degli Esteri lo incontra a Roma. Passo diplomatico di Atene e la destra parla<br />
subito di “sabotaggio alla Nato”. A Verona una bomba esplode il 22 aprile nell’atrio del palazzo<br />
della Coldiretti. L’inchiesta Salvini indica questo episodio come l’inizio della “strategia delle<br />
bombe” da parte del gruppo ordinovista veneto. Intanto cinque milioni di operai ed impiegati si<br />
preparano al rinnovo di 32 contratti di lavoro. Tra di loro 1 milione e 270 mila metalmeccanici,<br />
350.000 chimici, 800.000 edili, 1 milione e mezzo di braccianti. Confindustria e partiti moderati si<br />
chiedono se dopo il maggio francese ci sarà un ottobre italiano.<br />
“Come un arazzo – scrive Le Monde- gli episodi della vita italiana si sommano per dare<br />
l’impressione globale di una crisi profonda che potrebbe sboccare in una catastrofe”. Quasi con le<br />
stesse parole del quotidiano francese Nenni ha più volte, in quelle settimane, avvertito i suoi che il<br />
pericolo di un fallimento del centrosinistra non è l’apertura al comunismo, “la Repubblica<br />
conciliare”, ma una svolta se non proprio autoritaria, almeno di tipo moderato. Il 25 aprile bombe<br />
(fasciste) alla Fiera di Milano e al padiglione della Fiat. Due bombe anche alla Stazione centrale del<br />
capoluogo lombardo. L’indomani L’Unità scrive di “gravissime provocazioni”. “ Chi si trova dietro<br />
questi attentati. A chi servono? Le indagini della polizia non danno nessuna risposta, e intanto la<br />
stampa borghese mescola nel notiziario le esplosioni verificatesi in questi giorni alle provocazioni<br />
fasciste consumate nell’anniversario della Liberazione ad episodi di tipo completamente diverso,<br />
con lo scopo di alimentare la campagna di chi vuole accreditare la tesi dell’esistenza di una ‘spirale<br />
della violenza’ per imporre soluzioni scelbiane e autoritarie ai problemi dell’ordine pubblico” Ci<br />
sono degli arrestati ma sono anarchici e il 27 aprile sempre L’Unità esce con questo titolo: “Che<br />
cosa c’è dietro lo strano comportamento della polizia? Campagna eversiva e aperte provocazioni di<br />
destra. Il settimanale inglese The Economist denuncia il grave pericolo di un ‘regime autoritario’ in<br />
Italia”.<br />
Quindi gli inglesi seguivano attentamente la situazione già da allora ed erano ben informati sul<br />
significato reale di quello che accadeva in Italia, così come il Vaticano, che dopo la bomba del 2<br />
aprile al Palazzo di Giustizia aveva commentato attraverso le colonne del suo quotidiano,<br />
L’Osservatore romano: “ Il commercio degli esplosivi non è come il commercio degli ortaggi. E<br />
poiché la polizia non sta certo inattiva e non manca di collegamenti e controlli, si deve concludere<br />
che le iniziative sciagurate contano su una immancabile complicità o connivenza od omertà”. Il<br />
settimanale Tempo annuncia che il Viminale sta studiando i “colori politici” delle bombe. Non tutte<br />
sarebbero rosse, anzi le più pericolose “sarebbero fasciste”. “Le prove giudiziarie ci sarebbero: ora<br />
si tratta di compiere un’azione di setacciamento nelle sedi dei groupuscules d’estrema destra per<br />
ottenere le controprove e procedere. Potrebbe darsi che l’operazione abbia a scattare tra non molto,<br />
anche in virtù di specifiche richieste parlamentari”. A Giovanni Ventura arriva il rapporto dei<br />
servizi segreti, stilato da Giannettini, che parla di contatti “segreti tra Dc e Pci per un accordo di<br />
governo”. Nel rapporto si aggiunge che gli Usa, venuti a conoscenza di queste trattative, hanno<br />
posto il loro veto e contemporaneamente, per evitare sorprese, “hanno disposto un massiccio<br />
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