“Lavorare con le emozioni” – Il volume raccoglie i contributi originali
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apertura al futuro è inibita, in cui ogni sforzo per modificare la situazione appare<br />
vano e si entra in uno stato di impotenza e rassegnazione, che può manifestarsi<br />
come una sindrome depressiva. Possiamo ipotizzare una <strong>con</strong>dizione di lutto, che è<br />
la situazione più classica alla base della depressione, una perdita di una persona<br />
cara, ma anche una perdita “sine materia” - di una relazione sentimenta<strong>le</strong>, di un<br />
ruolo socia<strong>le</strong>, di una collocazione lavorativa - che non venga rif<strong>le</strong>ssivamente colta.<br />
Questo dolore della perdita viene percepito interiormente, attiva del<strong>le</strong> emozioni<br />
decisamente intense, ma non viene rif<strong>le</strong>ssivamente colto e gestito, rimane uno<br />
stato d’animo che sperimentiamo, ma del qua<strong>le</strong> non ci riusciamo ad appropriare<br />
<strong>con</strong>sapevolmente; non essendo ri<strong>con</strong>osciuto, viene vissuta questa attivazione<br />
emoziona<strong>le</strong> molto intensa, <strong>con</strong> carattere di estraneità, <strong>con</strong> una va<strong>le</strong>nza<br />
profondamente negativa che è fonte di un profondo disagio che può diventare un<br />
disturbo depressivo. Parliamo di lutto complicato, lutto patologico, non del lutto<br />
fisiologico, della natura<strong>le</strong> reazione di sofferenza ad una perdita. Parliamo,<br />
appunto, di una patologia, che può diventare una depressione. La patologia<br />
depressiva origina principalmente da questa incapacità di cogliere rif<strong>le</strong>ssivamente<br />
l’esperienza della perdita, spesso per quella natura<strong>le</strong>, abitua<strong>le</strong> tendenza umana ad<br />
escludere dalla coscienza <strong>le</strong> esperienze più dolorose, che porta a vivere una<br />
situazione emotiva non ri<strong>con</strong>oscibi<strong>le</strong>, non comprensibi<strong>le</strong>, <strong>con</strong>figurando una<br />
<strong>con</strong>dizione di vita che nella qua<strong>le</strong> si chiude ogni prospettiva per il futuro, ogni<br />
orizzonte esistenzia<strong>le</strong>.<br />
<strong>Il</strong> nostro lavorare <strong>con</strong> <strong>le</strong> emozioni nella depressione, come in altre <strong>con</strong>dizioni<br />
psicopatologiche, si basa sull’aiutare, <strong>con</strong>durre il paziente a mettere a fuoco<br />
queste esperienze non adeguatamente comprese per potersene appropriare e quindi<br />
poter<strong>le</strong> gestire.<br />
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