“Lavorare con le emozioni” – Il volume raccoglie i contributi originali
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comportamenti del<strong>le</strong> figure accudenti generano e potenziano certe risposte nei<br />
bambini, così <strong>le</strong> <strong>con</strong>dotte di questi ultimi influiranno su quel<strong>le</strong> dei genitori,<br />
generando una nuova risposta che orienta la maturazione, l’espressione<br />
emoziona<strong>le</strong> e, in definitiva, l’apprendimento di quali siano i comportamenti e <strong>le</strong><br />
dimostrazioni più o meno espressive, in termini affettivi o cognitivi, che<br />
permettano la maggiore prossimità possibi<strong>le</strong>. Pertanto, tra accudente ed accudito,<br />
si genera una relazione di reciprocità, di influenza reciproca.<br />
In questo modo sarà possibi<strong>le</strong> in<strong>con</strong>trare soggetti nei quali <strong>le</strong> emozioni si<br />
stabilizzano più precocemente o più tardivamente. Nel primo caso, data la stabilità<br />
della figura accudente, non appare necessaria una grande attivazione cognitiva,<br />
che occorre invece nel se<strong>con</strong>do caso, dato che l’instabilità della reciprocità<br />
richiede una valutazione cognitiva sia del proprio comportamento, per anticipare il<br />
comportamento del<strong>le</strong> figure significative, sia dei segnali semantici di queste. Così,<br />
quei comportamenti che in origine sono stati prodotti sulla base di predisposizioni<br />
costituzionali, iniziano a modularsi in accordo <strong>con</strong> <strong>le</strong> risposte percepite<br />
nell’ambiente.<br />
Le esperienze emotive sono il risultato esplicito di esperienze soggettive tacite<br />
<strong>le</strong>gate all’attivazione di sistemi adattivi comportamentali, che si vanno<br />
sviluppando fin dalla vita intrauterina; così lungo il ciclo di vita si andranno<br />
differenziando, a partire dal<strong>le</strong> reazioni di attivazione generalizzata, dapprima<br />
del<strong>le</strong> emozioni di base o primarie e, successivamente, a partire da quel<strong>le</strong>, alcune<br />
emozioni più comp<strong>le</strong>sse (se<strong>con</strong>darie o sociali) <strong>con</strong> alcuni <strong>con</strong>tenuti cognitivi. In<br />
questo modo, si va articolando una gamma di tonalità soggettive, mediante cui<br />
l’individuo, in accordo <strong>con</strong> l’esperienza vissuta, va generando schemi emotivi<br />
ogni volta più comp<strong>le</strong>ssi e integrati, <strong>con</strong> scene nuc<strong>le</strong>ari e trame narrative, il che dà<br />
<strong>con</strong>tinuità all’esperienza, delinea uno sti<strong>le</strong> persona<strong>le</strong> e articola domini emozionali<br />
<strong>con</strong> un <strong>con</strong>tenuto specifico in relazione ad una specifica organizzazione di<br />
significato persona<strong>le</strong>.<br />
LA SESSUALITÀ<br />
“No hay que dar<strong>le</strong> más años a la vida<br />
si no más vida a los años”<br />
Anzitutto, dobbiamo tenere presente che per molte persone la sessualità e l’atto<br />
sessua<strong>le</strong> (coito) sono sinonimi, mentre in realtà non lo sono. Potremmo definire la<br />
sessualità come una sorta di energia vita<strong>le</strong> presente dalla nascita fino alla morte.<br />
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