08.01.2014 Views

“Lavorare con le emozioni” – Il volume raccoglie i contributi originali

“Lavorare con le emozioni” – Il volume raccoglie i contributi originali

“Lavorare con le emozioni” – Il volume raccoglie i contributi originali

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

(“emotional schemata”). In queste organizzazioni, gli schemi cognitivi sono<br />

indispensabili per produrre quel<strong>le</strong> attivazioni (come ad esempio l’orgoglio o la<br />

vergogna), che derivano da un esame del proprio comportamento.<br />

Emozioni inward <strong>con</strong>trollanti<br />

Provando a proporre una schematizzazione della comp<strong>le</strong>ssità e della variabilità<br />

del<strong>le</strong> situazioni cliniche, nel<strong>le</strong> organizzazioni inward <strong>con</strong>trollanti prevalgono<br />

emozioni quali tranquillità/paura (del pericolo) o benessere/ma<strong>le</strong>ssere fisico, in<br />

relazione a quanto il soggetto è in grado di gestire una situazione, a quanto si<br />

sente sicuro, su quali riferimenti affidabili sente di poter <strong>con</strong>tare.<br />

Le attivazioni emozionali vengono presentate come se fossero esterne ed<br />

oggettive, subite quindi dal soggetto, che cerca di spiegar<strong>le</strong>: ad esempio, “quando<br />

mi allontano da casa inizio a sentirmi ma<strong>le</strong>, mi gira la testa, si annebbia la vista e<br />

devo tornare indietro”.<br />

All’inizio della terapia il soggetto non è <strong>con</strong>sapevo<strong>le</strong> che il suo disagio è <strong>le</strong>gato al<br />

suo modo soggettivo di riferirsi l’esperienza e che è pertanto espressione del suo<br />

funzionamento interno.<br />

<strong>Il</strong> lavoro di riformulazione serve, appunto, a ri<strong>con</strong>durre <strong>le</strong> attivazioni emozionali<br />

che caratterizzano un prob<strong>le</strong>ma clinico dalla esternalità alla internalità, dalla<br />

oggettività descrittiva esterna alla soggettività dell’autoriferimento persona<strong>le</strong>,<br />

dal<strong>le</strong> spiegazioni <strong>con</strong> cui viene giustificato e interpretato ciò che è accaduto alla<br />

esperienza immediata che è diretta espressione di ciò che il soggetto ha<br />

effettivamente provato, anche senza esserne affatto o solo in parte <strong>con</strong>sapevo<strong>le</strong>: ad<br />

esempio “quando sono troppo lontano da un punto di riferimento mi sento in<br />

pericolo ed ho paura”.<br />

Emozioni inward distaccate<br />

Le emozioni principali dei soggetti distaccati sono serenità/tristezza o<br />

disperazione/rabbia; paura (<strong>con</strong> evitamento) della solitudine, per cui il soggetto<br />

persegue una autodeterminazione ed una autonomia precoci e opera investimenti<br />

costruttivi vivendoli come una propria responsabilità persona<strong>le</strong>.<br />

Anche in queste organizzazioni, ovviamente, all’inizio della terapia <strong>le</strong> emozioni<br />

vengono presentate come esterne, oggettive e vengono pertanto spiegate: ad<br />

esempio, “lo sapevo che non mi dovevo innamorare, sono stato uno stupido a<br />

caderci, mi sono arrabbiato troppo”; oppure, “non so perché mi succede, dopo<br />

un po’ capita che in<strong>con</strong>tro un’altra e cambio…”.<br />

35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!