coverstory - Aidp
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<strong>coverstory</strong> LINGUAGGIO IN UFFICIO<br />
La vita segreta<br />
delle parole al lavoro<br />
Manager e dirigenti parlano in codice. Parole talvolta<br />
poco intellegibili ai non addetti, spesso prestiti<br />
dall’inglese. Ma non si tratta di semplici convenzioni<br />
Francesco Varanini<br />
fvaranini@gmail.com<br />
consulente, formatore,<br />
docente universitario,<br />
giornalista e critico<br />
letterario esperto<br />
di letteratura<br />
ispanoamericana<br />
Viaggio intorno all’azienda<br />
La vita in azienda è fatta<br />
di comunicazione. La comunicazione<br />
è fatta di parole. Termini oramai codificati,<br />
entrati nel gergo e nel clima<br />
di ogni organizzazione. Conoscere<br />
il significato delle parole che usiamo<br />
quotidianamente vuol dire riappropriarsi<br />
delle proprie azioni. E scoprire che ogni<br />
parola non corrisponde a una semplice<br />
convenzione, perché ha una sua storia,<br />
spesso sorprendente. «Ogni voce – scrive<br />
Francesco Varanini in Nuove parole<br />
del manager (Guerini e associati, euro<br />
16,50) – è una narrazione con un suo<br />
ritmo, un suo sviluppo».<br />
G<br />
« iovanotto, posso chiedere informazioni<br />
su di lei a chi di dovere?»,<br />
chiede il libraio. «No, signore»,<br />
risponde il ragazzo in cerca di lavoro, Simon,<br />
un trasparente alter ego di Robert Walser,<br />
eccentrico narratore svizzero, autore dei<br />
Fratelli Tanner (1907).<br />
«Le informazioni di regola non valgono<br />
un soldo bucato», continua Simon. «Se lei<br />
pensa di impiegarmi, la prego di dimostrare<br />
un po’ più di coraggio della maggior parte<br />
degli altri padroni coi quali ho avuto a che<br />
fare, e di assumermi semplicemente in base<br />
all’impressione che le faccio». Il datore di<br />
lavoro è sorpreso. Ma riflette. La proposta<br />
è strana, ma vantaggiosa. «La sua sincerità<br />
mi piace, la farò lavorare otto giorni in prova.<br />
Se lei vale qualcosa, se le andrà di rimanere<br />
ancora da me, ne riparleremo insieme».<br />
Simon sceglie, non subisce scelte altrui.<br />
Dall’idea espressa dall’indeuropeo leg-:<br />
“cose raccolte per uno scopo”, discendono<br />
lexis: “discorso”, logos, “parola”. E lignum:<br />
“legna da ardere”, in origine “ciò che viene<br />
raccolto”. Di qui legere, “raccogliere le parole”.<br />
E quindi eligere (ex legere), “scegliere<br />
tra”. E ancora seligere (sed ligere), “scegliere<br />
“Con il tempo abbiamo<br />
capito che Darwin, più<br />
che di scelta, ci parlava<br />
di adattamento. Sopravvive<br />
chi trova l’ambiente adatto,<br />
chi si adatta all’ambiente’’<br />
allontanandosi da”: da un esempio, da un<br />
modello.<br />
Di qui il latino selectio. Che riappare nelle<br />
lingue moderne come termine scientifico.<br />
è Darwin a coniare nel 1857 l’espressione<br />
natural selection, originariamente in italiano<br />
selezione naturale. Con il tempo abbiamo<br />
capito che Darwin, più che di “scelta”, ci parlava<br />
di “adattamento”. Sopravvive chi trova<br />
l’ambiente adatto, chi si adatta all’ambiente,<br />
e anche - per i neo-darwinisti del ventesimo<br />
secolo - chi meglio adatta l’ambiente a se<br />
stesso.<br />
Qualcosa in più ci dice il reclutamento.<br />
Poco importa se abbiamo relegato la parola<br />
italiana nel vecchio lessico militare, e preferiamo<br />
recruitment. Inglese e italiano derivano<br />
dal francese recrue, “ricrescita”, “ricrescita<br />
delle forze armate”, prima in senso collettivo<br />
(1550), e poi rivolta alla scelta attenta della<br />
singola persona (1824). Il recruitment, in<br />
fondo, conferma la selection intesa come<br />
adattamento: ci parla di alimentazione di<br />
un sistema aperto.<br />
Far continuamente ricrescere il gruppo di<br />
persone che lavorano in una organizzazione.<br />
Arare e concimare per favorire lo sviluppo.<br />
E potare magari, come quando si devono<br />
“tagliare” risorse. Crescere, non a caso,<br />
discende dalla radice indeuropea kre-, da<br />
cui cereale, ma anche creazione.<br />
La “ricrescita” porterà alla fioritura, e darà<br />
frutti solo al termine di un ciclo che ha i suoi<br />
tempi e le sue intrinseche leggi. Un ciclo che<br />
non può essere ignorato o contraddetto. n<br />
Tratto da: Nuove parole del manager.<br />
113 voci per capire l’azienda<br />
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