Fotografare - Novembre 2014
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LA OLYMPUS STYLUS 1 VISTA DA VICINO<br />
Ghiera attorno all’obiettivo<br />
La ghiera di regolazione attorno all’obiettivo<br />
scorre liscia anziché a scatti quando la si associa<br />
alla messa a fuoco azionando la levetta.<br />
Ai lati<br />
A sinistra le connessioni via USB/AV e HDMI.<br />
A destra il flash sollevato, il tasto per espellere<br />
il flash e la seconda levetta per lo zoom.<br />
Schermo inclinabile<br />
Lo schermo da 3” può essere inclinato di 90°<br />
verso l’alto e di 45° verso il basso per inquadrare<br />
da posizioni insolite.<br />
Batteria e scheda di memoria<br />
La batteria permette di fare circa 400 scatti con<br />
una carica. La scheda è una comune SD, il tipo<br />
di scheda più diffusa ed economica.<br />
Tappo a petalo<br />
Avvitando il tappo a petalo l’obiettivo potrà<br />
continuare a fuoriuscire tranquillamente, ma rimarrà<br />
protetto quando è retratto.<br />
Menu riepilogativo<br />
Premendo il tasto OK si accede a un menu riepilogativo<br />
dei parametri di scatto principali.<br />
Molto utile ed intuitivo.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
DIMENSIONI MM/PESO G: 116x87x57 / 402.<br />
SENSORE: BSI-CMOS da 1/1,7” da 12 Megapixel<br />
RISOLUZIONE MIN/MAX: 640x480/3968x2976<br />
FORMATI IMMAGINE: JPEG, RAW, RAW+JPEG.<br />
SENSIBILITÀ DI RIFERIMENTO: da 100 a 12800 ISO<br />
BILANCIAMENTO DEL BIANCO: automatico, manuale<br />
con 6 modalità più 2 impostazioni personalizzate<br />
SCHERMO LCD: inclinabile touch da 3” con 1.040.000<br />
pixel<br />
SUPPORTO DI MEMORIA: SD/SDHC/SDXC.<br />
INTERFACCIA: USB 2.0, AV, HDMI, Wi-Fi, slitta accessori<br />
OBIETTIVO: equivalente a 28-300mm f/2,8 (fisso)<br />
FATTORE DI ZOOM: 10,7x ottico<br />
MESSA A FUOCO: automatica e manuale<br />
AUTOFOCUS: autofocus a rilevamento del contrasto su<br />
35 punti<br />
MIRINO: elettronico con 1.440.000 pixel, copertura<br />
100%, ingrandimento 1,15x, regolazione diottrica<br />
MODALITÀ VIDEO: Full HD 1920x1080/30p<br />
STABILIZZATORE IMMAGINE: sì, di tipo ottico<br />
MODI ESPOSIZIONE: Programmata, priorità diaframma,<br />
priorità tempi, manuale, automatico, scene.<br />
BRACKETING: 2 o 3 fotogrammi a passi di +/- 1/3, 2/3,<br />
1 EV.<br />
CORREZIONE ESPOSIZIONE: +/-3 EV a passi di 1/3 stop.<br />
BLOCCO ESPOSIZIONE: sì.<br />
FLASH INCORPORATO: sì (N.G. non dichiarato).<br />
TEMPI: da 60 sec. a 1/2000 di sec.<br />
SINCRO-FLASH: su tutti i tempi.<br />
MODI SCATTO: singolo, a raffica 7fps.<br />
FILTRO ND INCORPORATO: sì.<br />
ALIMENTAZIONE: pila ricaricabile agli ioni di litio BLS‐5.<br />
innestato. La Stylus 1 invece, pur potendo<br />
contare su uno zoom con apertura fissa f/2.8, ha<br />
una profondità di soli 5,7cm con l'obiettivo<br />
retratto. È anche vero che la quasi totalità delle<br />
bridge ha zoom con escursione focale da far<br />
girare la testa: è diventato normale ormai sentir<br />
parlare di zoom 50x, che coprono focali<br />
equivalenti comprese tra 24 e 1200mm, ma che<br />
sono anche scuri come la notte e coprono<br />
sensori microscopici! La Stylus 1 invece ha uno<br />
zoom ottico da “soli” 10,7x equivalente, come<br />
abbiamo detto, a un 28300mm f/2.8 che a<br />
dispetto della sua buona luminosità rimane<br />
compatto per via delle modeste dimensioni del<br />
sensore che deve coprire. A ben vedere si tratta<br />
di un compromesso, ma è ben studiato. I sensori<br />
da 1/1,7” infatti, pur essendo solo leggermente<br />
più grandi di quelli da 1/2,3” tipici delle<br />
compatte amatoriali, consentono una qualità<br />
d'immagine visibilmente superiore a questi<br />
ultimi. A bassi ISO inoltre è difficile notare la<br />
differenza tra una foto scattata con un sensore<br />
da 1/1,7” e una scattata con un sensore da 1”, a<br />
meno che non si facciano ingrandimenti oltre il<br />
formato 20x30cm. Il sensore della Stylus 1 è<br />
un CMOS retroilluminato e conta 12<br />
Megapixel. Non è stabilizzato, come<br />
avviene nelle mirrorless della casa, ma<br />
solo perché in questo caso lo<br />
stabilizzatore d'immagine è di tipo<br />
ottico, dunque integrato<br />
nell'obiettivo. Scattare con i semiautomatismi o<br />
con l'esposizione manuale è agevole grazie ai<br />
doppi controlli per tempi e diaframmi. I tempi si<br />
regolano con una rotella che sporge dalla calotta<br />
superiore, comodamente raggiungibile dal<br />
pollice destro, mentre per i diaframmi c'è<br />
un'apposita ghiera alla base dell'obiettivo.<br />
Spendiamo due parole su questa ghiera, perché<br />
nasconde una particolarità molto gradita.<br />
Normalmente procede a scatti, con ogni scatto<br />
corrispondente a una variazione di un terzo di<br />
stop, così da rendere più immediato capire di<br />
quanto si sta aprendo o chiudendo il diaframma<br />
o di quanto si sta compensando l'esposizione,<br />
senza dover tenere sempre d'occhio il valore<br />
mostrato sul mirino, ma se si sposta la levetta<br />
frontale (quella coassiale al pulsante Fn2)<br />
procede in maniera liscia e cambia la sua<br />
funzione servendo alla regolazione della messa a<br />
42 fotografare | novembre <strong>2014</strong>