Fotografare - Novembre 2014
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lasciasse passare solo la luce infrarossa. Con il<br />
digitale le cose stanno diversamente. Il<br />
problema principale è rappresentato dal<br />
cosiddetto filtro “lowpass” che i produttori<br />
antepongono al sensore delle fotocamere<br />
reflex digitali. La sua funzione, oltre a quella di<br />
ridurre il moirè, consiste nell'impedire che al<br />
sensore arrivino le lunghezze d'onda della luce<br />
infrarossa. Questo perchè i moderni sensori<br />
sono particolarmente sensibili a queste<br />
radiazioni e la normale resa cromatica ne<br />
risulterebbe alterata. Esistono diversi metodi<br />
per fotografare all'infrarosso con una<br />
fotocamera digitale, alcuni molto semplici,<br />
altri più complicati. Proprio a causa della<br />
sensibilità dei sensori alla luce infrarossa,<br />
quest'ultima giunge comunque sul sensore in<br />
piccole quantità, nonostante il filtro lowpass.<br />
Per questa ragione, anteponendo un filtro IR<br />
all'obiettivo, che lasci passare quasi<br />
esclusivamente la luce infrarossa, sarà<br />
possibile registrarla in fotografia. Il rovescio<br />
della medaglia sarà il notevole allungamento<br />
del tempo di posa, dovuto alla scarsa<br />
intensità dei raggi infrarossi che arriveranno<br />
al sensore. In alternativa è possibile<br />
modificare la propria fotocamera<br />
rimuovendo il filtro lowpass, in modo che<br />
tutto l'infrarosso arrivi al sensore, ed<br />
utilizzando comunque il filtro innanzi<br />
all'obiettivo che, a questo punto, potrà<br />
essere di densità inferiore, consentendo<br />
tempi di esposizione più brevi. Ulteriore<br />
possibilità è quella di ricorrere alla modifica<br />
permanente, sostituendo il filtro lowpass<br />
con un filtro infrarosso, che sarà, dunque,<br />
collocato direttamente sul sensore. Queste<br />
ultime due soluzioni sono riservate ad utenti<br />
esperti e dotati di manualità: inutile dire che si<br />
rischiano danni incalcolabili! In queste pagine<br />
spiegheremo come fotografare all'infrarosso<br />
con il metodo più semplice, consistente<br />
nell'utilizzo di un semplice filtro dinanzi<br />
all'obiettivo e procedendo, poi, ad alcuni<br />
aggiustamenti del file in postproduzione. ■<br />
IL FILTRO<br />
Quale scegliere e come montarlo<br />
Innanzitutto è necessario dotarsi di un filtro IR (= Infra Red). In commercio se ne trovano<br />
molti, di vari prezzi. La caratteristica principale del filtro è la sua capacità di bloccare lo<br />
spettro visibile lasciando passare l'infrarosso, indicata in nm (nanometri). Per il tipo di<br />
fotografie realizzate in questo articolo è stato utilizzato un filtro Cokin P007,<br />
equivalente al Kodak 89B, che ha una densità di 720 nm. Con densità maggiori si<br />
perdono pressoché del tutto le informazioni sul colore, consentendo soltanto fotografia<br />
infrarossa in bianconero. Con filtri minori, senza modifica alla fotocamera, si riuscirà a<br />
raccogliere solo una piccola parte della radiazione infrarossa, insufficiente a risultati<br />
d'effetto. E' possibile usare sia un filtro a vite che a lastra. Quest'ultima, però, se usata<br />
con un normale holder ha l'inconveniente di non aderire perfettamente alla lente<br />
frontale, lasciando passare infiltrazioni luminose che rovineranno le nostre foto. Per<br />
questa ragione ho realizzato un rudimentale portafiltri che garantisce l'assenza di luce<br />
parassita. Il filtro è molto scuro, quindi per l'inquadratura e la messa a fuoco bisogna<br />
procedere come con un filtro NDx400 o NDx1000, cioè inquadrare e focheggiare prima<br />
di installare il filtro. L'esposizione sarà molto lunga anche in pieno giorno, non meno di<br />
610 secondi, a seconda della sensibilità e del diaframma scelto.<br />
66 fotografare | novembre <strong>2014</strong>