08.11.2014 Views

Fotografare - Novembre 2014

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PELLICOLE FOTOGRAFICHE<br />

L ETÁ DEL<br />

BROMURO<br />

La domanda sorge spontanea:<br />

in piena era digitale, che spazio<br />

rimane per una vecchia<br />

fabbrica di pellicole? Ma c’è chi<br />

ha scommesso di nuovo sul<br />

glorioso marchio Ferrania.<br />

di Giovanni Di Miceli<br />

La fabbrica Ferrania era uno<br />

degli unici quattro posti al<br />

mondo, insieme a Kodak,<br />

Fuji e Agfa, in cui venivano<br />

prodotte pellicole a colori, nel<br />

particolare formato che le rendeva<br />

adatte sia alla fotografia che al<br />

cinema. Ferrania è una frazione del<br />

comune di Cairo Montenotte, in<br />

provincia di Savona. Ma le origini<br />

della fabbrica risalgono addirittura<br />

al 1882, quando in Liguria, sulle<br />

rive della Bormida, venne costruita<br />

una fabbrica di dinamite, la SIPE<br />

(Società Italiana Prodotti<br />

Esplodenti), che fabbricava tra<br />

l’altro le bombe a mano in<br />

dotazione all’esercito italiano, le<br />

famose, per l’appunto, “bombe<br />

sipe”. Infatti è proprio con<br />

l’ingresso dell’Italia nella prima<br />

guerra mondiale che l’impianto<br />

comincia a crescere a dismisura,<br />

producendo materiale bellico in<br />

quantità talmente elevate che<br />

perfino la Russia, a corto di<br />

esplosivi, si rivolse alla SIPE per<br />

rifornirsi di nitrocellulosa,<br />

necessaria per fabbricare la<br />

nitroglicerina ed altri analoghi<br />

prodotti chimici esplodenti. Negli<br />

impianti di Ferrania i tecnici dello<br />

Zar Nicola II preparavano polveri<br />

esplosive, fino a quando, con la<br />

Rivoluzione d’ottobre la Russia uscì<br />

dal conflitto. Le ingenti scorte<br />

lasciate dai russi diedero l’idea di<br />

riconvertire l’azienda e iniziare a<br />

produrre celluloide (nitrocellulosa<br />

e canfora), il materiale con cui è<br />

prodotta la pellicola<br />

cinematografica. E’ qui che<br />

interviene un’altra azienda:<br />

Cappelli. La storia di questo<br />

marchio ha inizio nel 1885 a<br />

Milano, quando Michele Cappelli<br />

apre un piccolo laboratorio per<br />

produrre lastre fotografiche al<br />

bromuro d’argento. Si tratta di un<br />

prodotto all’avanguardia nel<br />

settore dei supporti sensibili, un<br />

tipo di materiale che da pochi anni<br />

ha sostituito le lastre al collodio<br />

secco. Per parecchi anni la Cappelli<br />

rimane l’unica azienda italiana di<br />

medie dimensioni a realizzare<br />

questo genere di articolo e il<br />

successo delle vendite coincide, a<br />

cavallo del secolo, con un<br />

momento storico in cui la<br />

fotografia si va affermando come<br />

prodotto di largo consumo. La<br />

produzione riguarda naturalmente<br />

anche la carta fotografica da<br />

stampa e nel 1898 l’azienda riceve<br />

il Diploma d’Onore all’Esposizione<br />

Italiana di Torino per il settore<br />

“Lastre e carte sensibili”. La validità<br />

dei suoi materiali viene confermata<br />

in più occasioni anche negli anni<br />

successivi e sulle confezioni sono<br />

spesso indicati i riconoscimenti<br />

ottenuti in analoghe esposizioni,<br />

come a Milano nel 1906 e a Torino<br />

nel 1911. Nel 1932 l’azienda ligure<br />

FILM, che dopo un periodo di grave<br />

crisi si trova a sua volta in un<br />

momento di notevole sviluppo<br />

commerciale, assorbe la Cappelli<br />

S.A., per la quale già realizzava<br />

1<br />

2<br />

70 fotografare | novembre <strong>2014</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!