CLINICAL AUDIT REPORT 2009 - Centro Cardiologico Monzino
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Diff. fra Mortalità<br />
Attesa ed Osservata<br />
CENTRO CARDIOLOGICO MONZINO SURGICAL <strong>CLINICAL</strong> <strong>AUDIT</strong> <strong>REPORT</strong> <strong>2009</strong><br />
previsto, la curva CRAM coinciderà praticamente con l’asse orizzontale. In tal<br />
modo è possibile tener conto dell’influenza del rischio operatorio sull’esito<br />
dell’attività chirurgica di un <strong>Centro</strong>, e del differente “casemix” (diversi tipi di<br />
procedure e differenti condizioni preoperatorie dei pazienti) quando si confrontano<br />
i risultati di diversi Centri e diversi chirurghi.<br />
Non si tratta di una procedura statistica “formale”, quanto piuttosto di una<br />
metodica che assiste nella valutazione di informazioni complesse riguardo<br />
all’andamento della mortalità perioperatoria. Peraltro, un processo di “auditing”<br />
clinico è differente da quello tipico della ricerca scientifica, e sarebbe<br />
inappropriato attendersi che le medesime metodiche statistiche “funzionassero” in<br />
entrambi i casi: in un audit, infatti, è opportuno “osservare” i dati senza alcun<br />
“assunto” a priori, piuttosto che testare la validità di una particolare ipotesi<br />
precedentemente formulata, approccio questo invece tipico della sperimentazione<br />
scientifica.<br />
Come sempre, peraltro, queste rappresentazioni grafiche della realtà osservata<br />
devono essere considerate con attenzione e prudenza, nonché con una notevole<br />
dose di “buon senso”, soprattutto quando si riferiscono ed un lasso di tempo (e ad<br />
un numero di pazienti) limitato: l’andamento delle curve dipenderà infatti, per<br />
definizione, dal momento di inizio e di fine della raccolta dei dati, e sporadici<br />
periodi di performance “al di sotto delle attese” rientrano nella normale variabilità<br />
e sono di comune riscontro. Inoltre, l’aspetto e l’andamento dei grafici<br />
dipenderanno ovviamente dal tipo di score utilizzato per la valutazione del rischio<br />
operatorio: scores diversi produrranno curve diverse. La fig. 31 mostra il “CRAM<br />
plot” relativo agli stessi pazienti delle due figure precedenti: anche in questo caso<br />
si può osservare come la differenza fra la mortalità attesa per il <strong>2009</strong> in base<br />
all’Euroscore e quella effettivamente osservata si aggiri intorno ai 38 casi.<br />
40<br />
Risk Adjusted (Log ES) Trends on 834 Patients (No TAVI)<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
0 100 200 300 400 500 600 700 800<br />
Sequenza Operatoria<br />
Fig. 31: Cumulative Risk-Adjusted Mortality plot (solo pazienti con Euroscore operati nel <strong>2009</strong>,<br />
TAVI escluse)<br />
34