CLINICAL AUDIT REPORT 2009 - Centro Cardiologico Monzino
CLINICAL AUDIT REPORT 2009 - Centro Cardiologico Monzino
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Interventi<br />
CENTRO CARDIOLOGICO MONZINO SURGICAL <strong>CLINICAL</strong> <strong>AUDIT</strong> <strong>REPORT</strong> <strong>2009</strong><br />
la difficoltà dei casi che un singolo chirurgo decide di affrontare e la sua “capacità”<br />
di condurre questi casi ad un esito positivo nella realtà in cui egli si trova ad<br />
operare. In un <strong>Centro</strong> come il nostro, nel quale si cerca di “graduare” la difficoltà<br />
dei casi in base all’esperienza del singolo operatore, una valutazione del genere<br />
offre un mezzo per accertarsi dell’adeguatezza di tale attribuzione. Il presente<br />
Report riporta per il quinto anno consecutivo un esempio di analisi, corretta<br />
per il rischio in base all’Euroscore Logistico, dell’attività chirurgica dei 7<br />
operatori che hanno eseguito nel nostro <strong>Centro</strong> nel corso del <strong>2009</strong> il maggior<br />
numero di interventi cardiochirurgici (range 84 – 151) e che, con 751 interventi<br />
complessivi, sono responsabili di circa l’80% dell’attività cardiochirurgica<br />
effettuata.<br />
80<br />
60<br />
Cross-tabulation Operatore/Intervento<br />
CABG<br />
Valvolare<br />
40<br />
CABG + Valvola<br />
Vascolare<br />
20<br />
Cardiaco + Vascolare<br />
0<br />
Chir 1 Chir 2 Chir 3 Chir 4 Chir 5 Chir 6 Chir 7<br />
Altro<br />
Fig. 36: Suddivisione per Operatore e classe di intervento – <strong>2009</strong>.<br />
La fig. 36 mostra innanzi tutto come differisca la suddivisione per tipo di<br />
intervento nel “casemix” dei diversi operatori: per alcuni (4,5,6) gli interventi di<br />
CABG isolato sono fortemente predominanti, mentre altri (2,3,7) eseguono<br />
prevalentemente interventi valvolari o interventi combinati CABG + valvolari. La<br />
fig. 37 mostra invece la suddivisione per classi di Euroscore relativa agli interventi<br />
eseguiti da ciascun chirurgo: è evidente come per alcuni operatori sia<br />
significativamente più alto il numero di pazienti a rischio medio ed alto, come<br />
mostrato anche dalla distribuzione relativa del rischio operatorio (fig. 38). Gli<br />
operatori 2 e 3, ad es. hanno avuto nel <strong>2009</strong>, sul totale della propria attività, oltre il<br />
20 % di pazienti ad alto rischio (ES logistico pari a 10 o più). Quanto detto è<br />
ovviamente confermato dai valori medi dell’Euroscore (fig. 39).<br />
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