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CLINICAL AUDIT REPORT 2009 - Centro Cardiologico Monzino

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CENTRO CARDIOLOGICO MONZINO SURGICAL <strong>CLINICAL</strong> <strong>AUDIT</strong> <strong>REPORT</strong> <strong>2009</strong><br />

COMPLICANZE INFETTIVE PERIOPERATORIE<br />

Dr. Annalisa Cavallero<br />

Servizio di Medicina di Laboratorio<br />

Comitato Infezioni Ospedaliero<br />

A. SORVEGLIANZA DEI CASI CHIRURGICI<br />

Le ferite chirurgiche rappresentano la più comune sede di infezione<br />

nosocomiale fra i pazienti sottoposti ad intervento, e si collocano al 2°-3° posto<br />

nella globalità delle sedi di infezione intraospedaliera. Ciò è certamente valido<br />

anche per la chirurgia cardiaca e vascolare 26,27 . I fattori coinvolti nello sviluppo di<br />

un’infezione chirurgica sono di tre tipi:<br />

Creazione di una ferita chirurgica, la cui tipologia può appartenere a<br />

differenti classi, ciascuna con diverse caratteristiche di contaminazione e<br />

conseguente rischio infettivo (tab. 53)<br />

Classe di Altemeier Definizione Rischio di Infezione<br />

I<br />

Pulita<br />

II<br />

Pulita-contaminata<br />

III<br />

Contaminata<br />

IV<br />

Sporca o infetta<br />

Nessuna contaminazione presente:<br />

assenza di trauma e/o infiammazione<br />

tecniche chirurgiche non penetranti<br />

non apertura di apparato respiratorio, digerente,<br />

genitourinario<br />

Presenza di contaminazione non significativa:<br />

apertura di apparato respiratorio o gastroenterico<br />

senza perdite significative<br />

ingresso in orofaringe, vagina o tratto<br />

genitourinario non infetto<br />

tecnica chirurgica con penetrazione minore<br />

Presenza di infiammazione e/o importante<br />

contaminazione:<br />

tecnica chirurgica con penetrazione maggiore<br />

ferite da trauma<br />

importante perdita di materiale gastroenterico<br />

apertura di tratto genitourinario o biliare infetto<br />

Sicura presenza di infezione:<br />

Presenza di pus<br />

Viscere perforato con contaminazione fecale<br />

Ferite da trauma con materiale ischemico ritenuto<br />

Corpi estranei<br />

Trattamento chirurgico ritardato<br />

Tab. 53: Classificazione delle ferite chirurgiche<br />

1,5 – 4,2 %<br />

< 10 %<br />

10 – 20 %<br />

20 – 40 %<br />

Presenza di un agente infettante. Quando il numero dei batteri nella ferita e<br />

la loro virulenza è sufficientemente alta da superare i normali meccanismi<br />

difensivi si ha proliferazione. Tradizionalmente una carica batterica<br />

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