CLINICAL AUDIT REPORT 2009 - Centro Cardiologico Monzino
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B. ANALISI DELLE RESISTENZE AGLI ANTIBIOTICI<br />
La resistenza dei batteri agli antibiotici costituisce uno dei maggiori e più<br />
attuali problemi dell’infettivologia. Vengono di seguito riportati i dati relativi alla<br />
resistenza agli antibiotici da parte dei batteri Gram-positivi e Gram-negativi più<br />
frequentemente isolati da tutti i pazienti afferenti al CCM (e quindi non solo dai<br />
pazienti chirurgici) nel <strong>2009</strong>. Il calcolo è stato eseguito seguendo le indicazioni<br />
delle linee guida CLSI 2005. Viene inoltre riportato il consumo di antibiotici come<br />
numero di DDD (Defined Daily Dose, WHO Collaborating Centre for Drug<br />
Statistics Methodology 2010) consumate per ciascun antibiotico (tab. 67).<br />
Antibiotico<br />
% RESISTENZA<br />
Consumo<br />
antibiotici (DDD)<br />
S.aureus<br />
(n.o tot 48)<br />
CNS<br />
(n.o tot 74)<br />
Enterococcus<br />
(n.o tot 32)<br />
E. coli<br />
(n.o tot 124)<br />
P.aerug<br />
(n.o tot 24)<br />
Gruppo KES<br />
(n.o tot 46)<br />
Ampicillina 77 90 3 271<br />
amox/clav 31 73 31 22932<br />
oxacillina 31 73 33 795<br />
piperacillina 50 0 2 130<br />
piper/tazob 5 0 347<br />
ceftazidime 11 0 22 186<br />
imipenem 0 8 0 324<br />
ciprofloxacina 29 53 31 4 18 2137<br />
gentamicina 12 43 53 10 13 570<br />
amikacina 8 52<br />
cotrimossazolo 8 23 32 13 156<br />
clindamicina 19 34<br />
rifampicina 6 8 47 543<br />
glicopeptidi 0 0 0 669<br />
linezolid 0 0 0 190<br />
Tab. 67: resistenza agli antibiotici<br />
Di seguito (figg. 66-69) è rappresentato il trend di resistenza dimostrato dal<br />
2007 al <strong>2009</strong> da parte delle specie più frequentemente isolate. Il pallino rosso<br />
indica la percentuale di resistenza del <strong>2009</strong>. Non è stato valutato Pseudomonas<br />
aeruginosa a causa dell’eseguità del numero di ceppi isolati, non sufficienti per<br />
avere un dato significativo. Confrontando i dati con quelli dei due anni precedenti<br />
si nota che le varie specie, tranne gli stafilococchi coagulasi-negativi, dimostrano<br />
un generale incremento delle percentuali di resistenti.