Michelangelo e Dante : e altri brevi saggi : Michelangelo poeta, La ...

MICHELANGELO POETA 43vissuto di procella in procella,sempre anelando invanoalla quiete dello spirito, ignaro del bene che la granmadre natura largisce a chi l'interroga da saggio, saràdiscesa lamentevole una voce al cuore a ripetergli un(( troppo tardi )) . QuandoMichelangelo sta per ispegnersi,la vergine Natura lo bacia in fronte.La sua Musa è pur povera di accenti patriottici.Rare volte ha un accenno a Firenze, alla caduta libertà,alle speranze spente della patria, ai moti politicidel tempo; e quando gli occorre di farlo, involgel'idea nell'allegoria e nel simbolo. Non freme controi tiranni ; non indica a qual faro la nave battuta in grantempesta dovrebbe rivolgersi per ridursi in salvo.L'artee i cultori dell'arte, dell'amore e della bellezza l'assorbono.Il poeta, che canta i destini e le speranze dellapatria e accende a fatti eroici, ha da natura vocazionespeciale. Comunemente il poeta d'Italia non veste corazza,non afferra il brando, non assale il nemico difronte ; ad altro aspira, e per altro pugna. Michelangeloaveva pagato d'altronde, e ben lautamente, come ognunsa, il suo tributo alla patria nell'eroica e disperata difesa.Disfatta Firenze, che poteva egli fare per ridarlel'antico splendore ? Ribellarsi al tristo governo, a cheavrebbe condotto ? Miglior ventura era dormire nelletenebre della sua notte memoranda, non vedere, nonsentire, finché durava il danno e la vergogna. Le gonfieparole dei vuoti patrioti gli erano a noia; nelle suelettere sferza le cicalate del Fiorentini che a nulla approdavano;non appartenne mai ad alcun partito; nonera né ostile, né amico dei Medici; li tollerava; pie-