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Arcipelago Itaca 8

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Su Bitume d’intornoi vecchi versi, né un discorso metrico né non metrico, materiale ma non materialista…In ultimo, il bitume non è poesia-poesia. È il teatro di un io che non si accontenta di poco, e che non ha il solito concetto limitatissimo di realtà:se ce l’avesse, parlerebbe della piccola famiglia e della piccola vita, e della piccola Vigevano e di quanta nebbia quanto umido e come mormorala gente e quanto mi piaci ragazza - non guarderebbe le trincee e gli “ariani” che Hitler macella. Non parlerebbe per bocca di altri, non siinvischierebbe nel Bitume, e non si libererebbe così SERENAMENTE da stile, scuola, canoni e maestri. Il ragazzo ha un cuore generoso di cane,come nella canzone di De Gregori.Massimo Sannelli, da Questo libro è un ragazzo. Luca Ariano, Bitume d’intorno,in “La poesia e lo spirito” (http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2007/07/13/questo-libro-e-un-ragazzo-luca-ariano-bitume-dintorno/)LucaAriano* * *[…] …rilettura piena dell’opera del primo poeta citato nel libro, cioè Vittorio Sereni. Un Sereni riletto, mediato, riempito della vita e degliavvenimenti di Ariano, ma pur sempre presente, pur sempre vivo e pulsante. E una costanza come questa di ritorni a Sereni non è davverosempre così usuale, nemmeno nelle nuove generazioni che spesso sono state associate a questo poeta, uno degli ultimi “catalogati” dallascuola dell’obbligo ma che spesso cede il proprio peso ad autori e dettami critici più volte vicini a quelli indicati ad esempio da un comunquesempre grande critico e poeta come Giovanni Raboni. Qui, invece, tra i bar della Lomellina e i vecchi nostalgici che frequentano ancora (omeglio «fanno parte dell’essenza del territorio») i bar emiliani, tra tortelli di zucca e Refosco, caffè, sigarette e Gazzetta, dvd di Blockbuster c’ètutta un’evoluzione, una crescita, un divenire che si respira all’interno di una vita. È la vita che va a braccetto con la poesia nel lavoro di Ariano,un affondo di realtà corale mediata dal protagonista, una foga di analisi che se a volte rischia di far fuoriuscire il personale giudizio in manieraprobabilmente eccessiva nel rispetto del lettore, dall’altro però consegna un reperto puro, una fotografia senza ombre, senza secondi piani.Questo appunto, ribadisco …, era anche in Sereni e la scommessa andrebbe premiata all’interno di un sistema che vede l’omologazione comerischio principale della Nuova e magari Nuovissima Poesia, le scelte compiute da Luca Ariano lo rendono certamente riconoscibile e questa ècosa importante. […]Matteo Fantuzzi, da La vita che va a braccetto con la poesia nella realtà corale di Luca Ariano, in “La voce di Romagna”, 9.2.2009106

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