Su I resistenti (scritto insieme a Carmine De Falco)«Uno scambio continuo nel corso degli ultimi anni, sullo scenario di un paese in decadenza socio-culturale»: così Carmine e Luca nella nota inappendice al testo. E la raccolta scritta a quattro mani si presenta come un grido accorato che non solo fotografa il degrado ma lo analizza e cistimola all'impegno che deve essere l'azione sociale concreta, quella che dall'indignazione ci porta al fare, ad atti di solidarietà, al chiedere agliintellettuali, magari piuttosto inerti e atarassici del nostro bellissimo Paese (nonostante tutto), di darsi una mossa, visto che la classe politicasembra essere ancora più inerte e fagocitata da conventincole e relativi interessi, e assai poco sensibile alla ricerca di un bene comune.Il libro è diviso in due sezioni: Nessuna bufera e Italian War, quest'ultima molto più breve. Il tono a volte è un po' prosastico e “combattivo” (colrischio di cadere in qualche slogan e di allontanarsi da quella forza sintetica, immaginifica e simbolica che crediamo la poesia debba sempreesprimere), ma contiene tanti passaggi intensi, tanti squarci di realtà che i versi ci offrono con voce vibrante e cortocircuiti efficaci edestabilizzanti… […]. Questo è un libro di evidente carica morale, una sfida che tutte le persone di buona volontà ed oneste, a prescindere dalcredo politico o religioso (e dal fatto stesso che si riconoscono in un credo), possono utilmente leggere e condividere per coltivare ideali chemeritino di essere vissuti, e mettere a disposizione le proprie capacità per recuperare e ricostruire una cultura che sia più giusta e più autentica(dunque meno omologata e omologante) e in definitiva più bella.Alessandro Ramberti, in “Farapoesia” (http://farapoesia.blogspot.it/2012/08/su-i-resistenti-di-luca-ariano-e.html), 3 agosto 2012* * *I libri a quattro mani sono davvero pochi in Italia (almeno quelli dichiarati) e in poesia ,di casi ce ne sono davvero pochi; si potrebbe ricordare ilduo tutto marchigiano Stefano Sanchini e Loris Ferri e precedentemente un esperimento interessante (se non negli esiti, nello sviluppo dellacarriera di questi scrittori) come quel Covers uscito per Einaudi, scritto da Aldo Nove, Raul Montanari e il futuro premio Strega Tiziano Scarpa,tutti poeti in partenza che appunto le loro fortune le hanno fatte sulla narrativa. Ma non divaghiamo.Si diceva, di libri a quattro mani nell'Italia poetica ce ne sono davvero pochi e allora parliamo con piacere di questo piccolo poema volutodall'agguerrita e interessante casa editrice napoletana “D'if” che ci porta a fare conoscere il lavoro di due autori promettenti e certo nonsconosciuti, tra gli emergenti più dotati e più sicuri: il fortemente “padano” Luca Ariano (per territori, non per politica) (…)e Carmine De Falco,poeta napoletano dalla forte spinta civile. E questo dialogo è in fondo un lungo percorso appunto su e giù per lo Stivale di quella che come daltitolo si capisce è la resistenza contemporanea fatta non più di persone che lottano per un ideale politico, ma che in qualche modosopravvivono in una lotta che si sviluppa tutta nei confronti di una società che fagocita e annienta, che disumanizza creando in qualche modoproprio il processo che la poesia dovrebbe controvertire. Così questa denuncia viene fatta col racconto di disoccupati e precari, di disagiati efigure minime che riempiono le nostre periferie e le vicende di ogni paese di questa complicata e variegata nazione che si ritrova a un certopunto proprio all'interno del concetto di disfacimento umano, di scellerata incapacità di tenere sotto ogni punto di vista. Chi sono allora iresistenti ? Siamo noi queste figure così minime e al tempo stesso così nostre da sembrarci tutti fratelli e sorelle, parenti impresentabili, figurevicine e lontane a seconda delle modalità, delle storie e della geografia, ma sempre nostre, sempre quotidiane.Quello che fa più male di questo libro è forse la normalità di queste storie, anche il pedofilo che una volta scoperto dopo essere stato insultatodalla comunità si suicida ci sembra (incredibilmente, ma non troppo) qualcosa di già apparso nelle nostre cronache e cento altre volte in quelledi altre periferie, così le storie, così i pensieri, i gesti, anche quelli più folli in realtà sono nostri.Questo dialogo attraverso la poesia, così duro e spietato, così rigoroso, serve proprio a rimetterci bene in testa, davanti agli occhi tutti i nostriquotidiani drammi, serve a ricordarci che la società va cambiata (in meglio), che bisogna ripartire.Matteo Fantuzzi, in “La voce di Romagna”, 13.8.2012LucaAriano127
Inediti. Da MorbiLucaAriano“...La vita è agire, essere liberi, lottare e soffrire, per poi stringersi nelle spalle e slargarsi in una risata. Tanto più è consapevolel’uomo di questo, tanto più sarà fragorosa la risata alla fine. Lotta per lotta. Vita per vita. Morte per morte. Fare per fare. E latua libertà. Questi i segreti, e le risposte. Il tutto condito da forti ideali, tramite i quali venire a incontro o in scontro coi tuoisimili...”Gian Ruggero Manzoni* * **128*La sciúra Cesira con la bottegacreata dal padre di suo padre:panini con cotechino e trippa,sempre in fila studenti e operai.Coi primi acciacchi ha mollato,ora lì c’è un negozio di intimoe la fioeùla ha aperto una franchigia.Teresa guardando vecchi filmati e fotosi rivede in un altro tempo, illusionida pescare… come pesci ancorain movimento tra le reti delle barche all’alba.Il poeta è morto per un colpo al cuoresulla panchina impersonale d’un aeroporto:su un foglio appunti per una poesia,forse persi da un medico legale o in un cestinocon il primo turno delle pulizie.L’Enrico e i sò duu vègg rimbambiie gh’è da cúrrar come in quel tempoche a volte si sogna bambino,o il treno delle vacanze è giàin un'altra stazione.L’Andrea innamorato a trent’anni,per la prima volta, ciama la sò murusaper un basín, beve poco e non mescolapiù il fumo notturno con la nebbiaChe - raccontano - sale dalla terra.Domani morirà un altro soldato,bandiere a mezz’asta, funerali di stato,appalti mafiosi mentre in un cantierequalcuno morirà dimenticatotra retoriche celebrazioni.Teresa e un sospiro come nelle seresenza luna con il mare agitatoe Fiulin nell’abbraccio d’un vecchiopoeta… che non ricorda piùcome chi muore prima delle feste