A livello territoriale, le assunzioni previste sembrano in maggioranza essere rivolte adentrambi i sessi nelle diverse macroripartizioni geografiche ad eccezione del Mezzogiornodove solo per il 37,3% delle nuove assunzioni non viene fatta distinzione fra uomini edonne: le <strong>cooperative</strong> meridionali accordano maggiore preferenza all a componentemaschile (40,6%) rispetto a quella femminile (22,1%).Tab. 16 ‐ Assunzioni previste dalle <strong>cooperative</strong> per il 2005 e segnalazioni del genere ritenuto più adatto allosvolgimento della professione, per ripartizione territoriale (Valori assoluti e percentuali)RIPARTIZIONE TERRITORIALETOTALEASSUNZIONI2005VA*(% SU TOTALE ASSUNZIONI):Uomini Donne Ugualmente adattiNord Ovest 31.610 17,6 28,6 53,8Nord Est 32.800 18,2 28,5 53,4Centro 21.010 19,3 29,0 51,7Mezzogiorno 17.880 40,6 22,1 37,3ITALIA 103.310 22,1 27,5 50,4*Valori assoluti arrotondati alle decineFonte: <strong>Unioncamere</strong> ‐ Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2005A livello dimensionale, si osserva che gli imprenditori delle piccole <strong>cooperative</strong> (da 1 finoa 49 dipendenti) prevedono di effettuare soprattutto assunzioni di uomini. Nelle mediograndi<strong>imprese</strong>, invece, c’è una maggiore indifferenza rispetto al sesso, tuttavia, se nelle<strong>cooperative</strong> di media dimensione (50‐249 dipendenti) vi è una parità quasi totale, nellegrandi (250 dipendenti e oltre) le assunzioni femminili risultano preponderanti (29,6%)rispetto a quelle maschili (8,3%).Tab. 17 ‐ Assunzioni previste dalle <strong>cooperative</strong> per il 2005 e segnalazioni del genere ritenuto più adatto allosvolgimento della professione, per classe dimensionale (Valori assoluti e percentuali)CLASSE DIMENSIONALETOTALEASSUNZIONI2005VA*(% SU TOTALE ASSUNZIONI):Uomini Donne Ugualmente adatti1‐9 dipendenti 14.390 48,8 28,2 23,010‐49 dipendenti 14.450 38,3 25,5 36,250‐249 dipendenti 24.880 24,8 24,1 51,1250 dipendenti e oltre 49.610 8,3 29,6 62,1TOTALE 103.310 22,1 27,5 50,4*Valori assoluti arrotondati alle decineFonte: <strong>Unioncamere</strong> ‐ Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2005L’ultimo aspetto analizzato riguarda il livello di istruzione e il livello formativoequivalente 7 segnalato dalle <strong>cooperative</strong>. Una questione di estrema importanza poiché7Il “livello formativo equivalente” è un indicatore che esprime sinteticamente il livello di competenzaconseguito attraverso percorsi scolastici ed esperienze professionali, al fine di considerare adeguatamente ilpeso ed il significato della “formazione integrata”. Il livello formativo equivalente tiene conto, pertanto,degli anni di istruzione per conseguire il livello di istruzione richiesto dalle <strong>imprese</strong> e degli anni di24
nell’attuale transizione dall’era industriale alla knowledge‐based economy,il capitalecognitivo è ormai universalmente riconosciuto quale nuovo fattore di vantaggiocompetitivo. Nonosta nte, però, l’a ccento posto <strong>sulle</strong> risorse umane di alto livello(formativo ed esperienziale) quale fattore imprescindibile per vincere la sfida dellacompetitività, la domanda attesa di laureati da parte delle <strong>imprese</strong> <strong>cooperative</strong> anche nel2005 non si presenta particolarmente favorevole. Come dimostrano i dati ivi riportati,infatti, la qualifica professionale rappresen ta il titol o di studiomaggiormente richiestodalle <strong>cooperative</strong>, seguito dal diploma di scuola media superior e e, in misuranotevolmente inferiore, da l diploma universitario. Le previsioni Excelsior mettono,dunque, in evidenza il forte mismatch esistente tra offerta di lavoro istruitae domanda dilavoro delle <strong>imprese</strong>.Uno squilibrio dovuto a diversi fattori, quali la mancata corrispondenza tra titoli posseduti(la forte prevalenza, ancora oggi, dei laureati “umanistici”) e titolo richiesto dalle <strong>imprese</strong>,sempre più alla ricerca di “sapere tecnico”; la diversa distribuzione territoriale didomanda (proveniente prevalentemente dal Centro‐Nord) ed offerta (proveniente per lopiù dal Sud); la debo lezza de l ciclo economi co e delle ristrettezze di bilan cio della PubblicaAmministr azione; la fase di transizione dell’ordinamento universitario, che ha favorito lac rescita dei laureati e diplomati universitari.Confrontando le previsi oni di assunzione rela tive ai differenti livelli di istruzio ne e diformazione equivalente ‐ che considera sia il sapere scolastico sia quello di tipoesperienziale, che con la riforma scolastica ed universitaria è diventato parte integrantedelpercorso formativo individuale ‐ per macrosettore, emergono alcune diff erenze: per ilivelli di istruzione segnalati, la domanda di profili con sola qualifica professionale maanche, all’estremo superiore, quella di laureati risultano superiori nelle <strong>cooperative</strong> deiservizi; la domanda di lavoratori in possess o di un diploma secondario o post secondariorisulta, invece, magg iore nell’ indus tria.Sono poc hi, invece, i comparti manifatturieri e industriali ove prevale la richiesta dipersonale in possesso di sola qualifica professionale e si tratta di quelli a più largo impiegodi manodopera, in cui maggiore è la necessita di personale non specializzato, come leindustrie dei minerali non metalliferi e dei metalli; in tutti gli altri il diploma di secondo gradoappare evidentemente come il titolo di istruzione minimo per lo svolgimento dellaprofessione ricercata dalle <strong>imprese</strong>; al di là di questa considerazione generale, risulta, poi,piuttosto significativo il dato previsionale della domanda di dipendenti laureati nel settoredella carta, editoria e stampa e nelle industrie elettriche, elettroniche, ottiche e medicali. Unadistinzione emerge, poi, nell’ambito delle costruzioni: mentre il livello di istruzioneprevalentemente segnalato dalle <strong>cooperative</strong> è quello secondario o post secondario, illivello formativo equivalente maggiormente richiesto è la qualifica professionale; ciòsignifica che le costruzioni manifestano una forte esigenza soprattutto di esperienza,esperienza richiesti dalle <strong>imprese</strong> (in aggiunta agli anni di formazione tradizionale) per la figuraprofessionale ricercata.25