Le <strong>cooperative</strong> di servizio in agricoltura integrano l’attività agricola con l’offerta di serviziche, altrimenti, sarebbe impossibile o eccessivamente oneroso per i singoli soci realizzare.In particolare, si possono individuare due categorie: le <strong>cooperative</strong> che forniscono beni eservizi per la produzione o la gestione d’impresa (ad esempio, assistenza agro‐zootecnica,amministrativa, etc.) e le <strong>cooperative</strong> di trasformazione e commercializzazione delleproduzioni conferite dai soci (ad esempio, i frantoi sociali, le cantine sociali, etc.).Quest’ultima tipologia di cooperativa rappresenta la categoria, prima individuata, delle<strong>cooperative</strong> di conferimento di prodotti agricoli e di allevamento.Le <strong>cooperative</strong> di conferimento di prodotti agricoli e di allevamentoELEMENTIESSENZIALIATTIVITÀ PREVALENTICODICEATECODESCRIZIONERientrano nella categoria dellec ooperative di servizio inagricolturaA 01A 01.1 Coltivazioni agricole, orticolture, floricoltura 2°di cui:A 01.13.1 Colture viticoleA 01.2 Allevamento di animaliA 01.3Attività dei servizi connessi all’agricoltura e allaA 01.4 zootecnia, esclusi i servizi veterinari; creazione e 1°manutenzione di giardini, aiuole e spazi verdidi cui:Attività dei servizi connessi all’agricoltura;A 01.41 creazione e manutenzione di giardini, aiuole e spaziverdiDA 15 Industrie alimentari e delle bevandeDA 15.3 Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggiDA 15.4 Produzione di oli grassi vegetali e animaliDA 15.5 Industria lattiero-casearia e dei gelati 3°DA 15.9 Industria delle bevandeG 51.2Commercio all’ingrosso di materie prime agricole edi animali viviG 51.3Commercio all’ingrosso di prodotti alimentari,bevande e tabacchiG 52.2Commercio al dettaglio in esercizi specializzati diprodotti alimentari, bevande e tabaccoAttività legali, contabilità, consulenza fiscale eK 74.1 societaria; studi di mercato e sondaggi di opinione;consulenza commerciale e di gestioneAlla luce delle considerazioni appena fatte, si intuisce che le principali attività economichedelle <strong>cooperative</strong> di lavoro agricolo e di conferimento dei prodotti agricoli edell’allevamento siano strettamente legate all’agricoltura e all’allevamento del bestiame. Inparticolare le coltivazioni agricole, l’orticoltura e la floricoltura, da un lato, e le attività di48
servizi connessi all’agricoltura e alla zootecnia, dall’altro, rappresentano in entrambi i casile principali attività. In terza posizione, quale settore prevalente si individua l’allevamentodegli animali nelle <strong>cooperative</strong> di lavoro agricolo e l’industria lattiero‐casearia e dei gelatinelle <strong>cooperative</strong> di conferimento dei prodotti agricoli e di allevamento.Le <strong>cooperative</strong> sociali sono state introdotte con la legge 381/1991, che individua nellesocietà <strong>cooperative</strong> lo strumento idoneo per il perseguimento di finalità sociali e dellapromozione umana (art. 1), da realizzare attraverso la gestione di servizi socio‐sanitari,educativi e di attività produttive, nella quale permettere l’integrazione di personesocialmente svantaggiate.Tramite la citata legge, si è assistito ad una sorta di privatizzazione di pubblici servizi, chesi contrappone, in un certo qual modo, alla privatizzazione del pubblico impiego. Lacooperativa sociale si configura come l’unico tipo di società commerciale prevista dalCodice Civile che non si proponga lo scopo di lucro, avendo come finalità preminente lapromozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini. In tal senso, possiamo affermareche la cooperativa sociale si pone a metà strada tra una società commerciale, di cuicondivide la tipica struttura imprenditoriale, e le associazioni di volontariato, di cuicondivide la finalità sociale della promozione umana senza perseguire il profittoeconomico.Lo scopo particolare che tale categoria di cooperativa persegue deve essere segnalatoaddirittura nella ragione sociale della società e caratterizzare l’intera struttura sociale.Proprio al fine di evitare possibili confusioni, le <strong>cooperative</strong> sociali sono state suddivise indue grandi categorie:‣ le <strong>cooperative</strong> che svolgono attività di gestione di servizi socio‐sanitari ed educativinon finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate;‣ le <strong>cooperative</strong> che, attraverso lo svolgimento delle più disparate attività (agricole,industriali, commerciali o di servizi), mirano invece a tale inserimento.Il dibattito in merito alla necessità di specificare nello statuto della cooperativa in quale deidue ambiti operare (necessità legata alle diverse conseguenze che l’iscrizione separatanelle due sezioni ha soprattutto sul piano del trattamento contributivo previdenziale edassistenziale dei soci e delle relative agevolazioni), è stato definitivamente risolto concircolare del Ministero del Lavoro dell’8 novembre 1996, n. 153, che ha ammesso lapossibile coesistenza nello statuto e, quindi, il possibile contestuale svolgimento dientrambe le tipologie di attività sopra citate. Ciò, innanzitutto, per la constatazione dellatendenza manifestata dalle <strong>cooperative</strong> di formulare progetti complessi e finalizzati,contemporaneamente, al raggiungimento della promozione umana e all’integrazionesociale tramite l’inserimento lavorativo.Ulteriori motivazioni sono state, poi, ravvisate, ad esempio, nella necessità che molte areein stato di bisogno e di svantaggio hanno di individuare interventi funzionalmente49